La tecnologia è in costante evoluzione e l'era dell'Internet delle Cose (IoT) sta aprendo nuove porte all'innovazione. Ma cosa succede quando l'IoT incontra Intelligenza artificiale (IA), Computer Vision e 5G? Nasce l'Internet of Autonomous Things (IoAT), conosciuto anche come Autonomous Things (AuT), un concetto che sta rivoluzionando il modo in cui interagiamo con i dispositivi intelligenti.
Parliamo della nuova generazione di robot autonomi e veicoli senza pilota (Unmanned Aerial Vehicles, UAV), o più comunemente droni ma anche di auto a guida autonoma, dai più commercialirobo-taxi ai bot per il food delivery. Ma prima di passare alle applicazioni facciamo un passo indietro.
Cosa si intende per Internet of Autonomous Things
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L'IoAT è un'estensione dell'IoT in cui i dispositivi intelligenti, dotati di sensori avanzati, algoritmi di intelligenza artificiale e connessione al cloud, sono in grado di prendere decisioni e agire autonomamente senza un controllo fisico attivo o la supervisione di un essere umano.
Immagina una flotta di droni che si muovono autonomamente nel cielo per effettuare consegne, o veicoli a guida autonoma che navigano per le strade delle nostre città senza conducente. Questi sono solo alcuni esempi di come l'IoAT sta cambiando il nostro modo di vivere e lavorare.
L’IoAT riguarda il potenziamento delle macchine con sensori, intelligenza artificiale e capacità analitiche di modo che prendano decisioni basate sui dati e completino autonomamente le attività
Le tecnologie IoAT condividono molti tratti comuni, che giustificano la notazione comune. Sono tutti basati su recenti scoperte nei domini dell'apprendimento profondo (o deep learning) e dell'intelligenza artificiale, elementi indispensabili per creare sistemi decisionali, di percezione e di predizione autonomi.
Inoltre, per essere implementate, necessitano di regolamenti tempestivi e completi atti a specificarne i requisiti e a gestirne la distribuzione. Ancora, richiedono livelli di sicurezza senza precedenti, sia dei dispositivi che dei dati sensibili che raccolgono ed elaborano. La protezione e la crittografia dei dati devono essere considerate come priorità assolute per garantire affidabilità e privacy nell'era dell'IoAT.
Come funziona l’IoAT
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La chiave per il funzionamento dell'IoAT è la convergenza di diverse tecnologie. I dispositivi autonomi raccolgono enormi quantità di dati provenienti dall'ambiente circostante attraverso i loro sensori intelligenti. Questi dati, noti come Big data, vengono poi analizzati ed elaborati utilizzando algoritmi di intelligenza artificiale.
L'IA consente ai dispositivi di analizzare e interpretare i dati in tempo reale, identificando modelli e tendenze significative. In base a queste informazioni, i dispositivi autonomi prendono decisioni e agiscono di conseguenza, senza richiedere un intervento umano diretto.
L'apprendimento automatico consente ai dispositivi di migliorare continuamente le loro prestazioni, imparando dagli errori passati e adattandosi alle nuove situazioni. Questo porta a un sistema sempre più intelligente e capace di prendere decisioni più accurate nel tempo.
La convergenza dell'IoT, dell'IA e del cloud computing sta portando a un nuovo modo di interagire con i dispositivi intelligenti
Inoltre, l'IoAT sfrutta le potenzialità di cloud computing, edge computing e 5G. I dispositivi autonomi possono accedere a risorse di calcolo e memorizzazione estese nel cloud, così da elaborare grandi quantità di dati in modo rapido ed efficiente. Inoltre, la trasmissione dati ad alta velocità e bassa latenza consente ai dispositivi di condividere informazioni tra loro e con altre applicazioni, creando un ecosistema di dispositivi interconnessi che collaborano per raggiungere obiettivi comuni.
L'Internet of Autonomous Things sta rivoluzionando numerosi settori, dall'industria manifatturiera alla logistica, dall'agricoltura all'assistenza sanitaria. L'efficienza e l'autonomia offerte dall'IoAT promettono di migliorare la produttività, ridurre i costi e consentire nuove opportunità di innovazione.
L'IoAT gioca un ruolo cruciale in quella che è l’Industria 4.0, consentendo la creazione di fabbriche intelligenti in cui i dispositivi autonomi lavorano in sinergia per ottimizzare la produzione, ridurre gli errori e migliorare l'efficienza. Grazie all'IoAT, le macchine possono comunicare tra loro, scambiare informazioni sui processi di produzione e adattarsi autonomamente alle mutevoli condizioni di lavoro.
IoT e IoAT a confronto
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L'IoT si riferisce a una rete di dispositivi interconnessi (come sensori, dispositivi indossabili, elettrodomestici intelligenti, veicoli connessi) che comunicano tra loro attraverso Internet e consente di raccogliere dati e di utilizzarli per scopi diversi, come il monitoraggio remoto, l'automazione domestica e l'ottimizzazione dei processi aziendali.
Ma i device IoT tradizionali si basano su politiche e programmi fissi, limitando l'esperienza dell'utente che non può essere realizzata senza tenere conto dei cambiamenti negli stati d'animo, nelle reazioni e nelle aspettative.
Mentre l'IoT offre già numerosi vantaggi in termini di connettività e raccolta di dati, l'IoAT apre la strada a una maggiore automazione ed efficienza nei processi aziendali e nella vita quotidiana
D'altra parte, l'IoAT aggiunge un elemento di autonomia ai dispositivi connessi. Mentre nell'IoT i dispositivi sono in gran parte passivi e richiedono un intervento umano per prendere decisioni, nell'IoAT sonoin grado di agire autonomamente, prendendo decisioni basate su algoritmi di intelligenza artificiale e analisi dei dati in tempo reale.
L'IoAT consente ai device di adattarsi e interagire con l'ambiente circostante aprendo la strada a una maggiore efficienza, a una migliore gestione delle risorse e a una riduzione del bisogno di intervento umano diretto.
Per saperne di più: IoT, l'Internet delle Cose: una nuova frontiera