OpenAI è un’azienda che, come poche altre in questo momento storico, sta cavalcando l’innovazione tecnologica a 360°.
Buona parte di questo successo è ovviamente dovuto a ChatGPT ma non tutti sanno che l’azienda si occupa anche di tutto ciò che ruota attorno al chatbot AI, inclusi tutti quegli “addons” che permettono di sviluppare ulteriormente le potenzialità dell’intelligenza artificiale.
Tra questi, ChatGPT Store, un negozio virtuale riservato agli sviluppatori di funzioni che possono vendere agli utenti di tutto il mondo nuove impostazioni personalizzate dedicate alla celebre intelligenza artificiale generativa.
Come è fatto e come funziona ChatGPT Store
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L’idea di uno store per le app di OpenAI nasce nell’ottica di fornire un sistema di servizi connessi all’intelligenza artificiale dedicati sia agli sviluppatori di contenuti che, ovviamente, all’utenza che utilizza comunemente queste tecnologie e che potrebbe aver bisogno di funzionalità aggiuntive per migliorare la user experience.
Al momento ChatGPT Store può essere utilizzato solo da chi ha un abbonamento ChatGPT Plus (che ha un costo di venti dollari al mese) e, naturalmente, per chi ha sottoscritto uno dei piani aziendali di OpenAI, con Team ed Enterprise.
Il negozio, per ora è precluso al chi utilizza la versione free del software di OpenAI ma nulla esclude che in futuro l’azienda possa aprire le porte dello store virtuale a chiunque sia iscritto alla piattaforma, anzi probabilmente è solo questione di tempo prima che la cosa sia accessibile a tutti, anche perché il prezzo delle singole applicazioni permetterebbe comunque di mantenere gratuito l’utilizzo del chatbot.
Nel corso di questi mesi, i programmi disponibili si sono moltiplicati a vista d’occhio, aumentando la disponibilità del marketplace e, ovviamente, le potenzialità di ChatGPT che ha ottenuto moltissime nuove funzionalità inedite.
Al momento ChatGPT Store è riservato agli abbonati o agli iscritti ai pacchetti Team e Enterprise ma nulla esclude che in futuro OpenAI possa aprire la piattaforma a tutti
L’aspetto dell’app store è molto classico e oltre alla barra di ricerca per i diversi software, ci sono anche tutta una serie di “sponsorizzate” promosse direttamente da OpenAI che mette in evidenza tutte quelle applicazioni più interessanti, classificandole anche in base alla popolarità e alle preferenze degli utenti.
Ancora incerte le funzionalità per gli sviluppatori che, al momento, non hanno ancora un vero e proprio sistema di retribuzione per il loro lavoro. Probabilmente con il progredire dei caricamenti sullo store e con l’aumentare degli accessi da parte degli abbonati a ChatGPT l’azienda chiarirà la sua posizione al riguardo, magari elaborando un sistema di monetizzazione che davvero sappia valorizzare il lavoro dei programmatori.
Per adesso, stando alle dichiarazioni dell’azienda, la remunerazione dovrebbe avvenire in base al coinvolgimento degli utenti anche se il guadagno sarà sempre ripartito nello stesso modo con il 70% del compenso destinato a OpenAI e il restante 30% per gli sviluppatori.
Su questo inciderà anche il successo dell’applicazione, il numero di download e, probabilmente, la risposta del pubblico ai vari contenuti, anche se non ci sono ancora informazioni più dettagliate.
Come funzionano le app per ChatGPT
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Il funzionamento di questi “addons” per ChatGPT, da un lato mira a potenziare le funzionalità del chatbot, portando nuove e innovative caratteristiche pronte a soddisfare tutti gli utenti e, dall’altra, punta a dare agli abbonati al servizio un’esperienza d’uso dinamica, vicina alle loro esigenze e quanto più personale possibile.
In pratica, sull’app store trovano posto tutte caratteristiche correlate a ChatGPT che, facendo anche riferimento a programmi di terze parti, permetteranno di usare più servizi differenti in un unico ambiente.
L’idea dietro a ChatGPT Store è quella di migliorare l’esperienza del chatbot di OpenAI, rendendola più dinamica e più vicina alle esigenze personali dei singoli utenti
Questa idea, se da un lato va ad espandere ulteriormente l’ecosistema e le potenzialità di questo software, dall’altra mira anche a “tenere all’interno” del programma i vari utenti che, al giusto prezzo, potranno utilizzare altre funzionalità ma senza dover uscire dalla piattaforma.
Essenzialmente, è lo stesso ragionamento fatto da Facebook e da altre grandi big tech che, nel corso del tempo, hanno portato sulla “nave madre” tutta una serie di servizi aggiuntivi volti ad amplificare l’esperienza degli utenti e a rendere la permanenza sull’applicazione più gradevole e (soprattutto per l’azienda produttrice) più duratura, così da portare le persone ad utilizzare solo i servizi ad essa collegati, rinunciando a quelli gestiti da società esterne.
Le app sullo store di OpenAI
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Sono molte le applicazioni interessanti presenti sullo store e, alcune di queste, hanno già ricevuto il benestare di OpenAI che le ritiene valide, mettendole in evidenza rispetto alle altre.
Consensus, ad esempio, permette di utilizzare ChatGPT per approfondire le ricerche scientifiche presenti sul medesimo motore di ricerca, aiutando l’utente a “districarsi” nel mare di articoli, rivolgendosi al chatbot per trovare ciò di cui ha bisogno.
Oppure AllTrails che contiene informazioni specifiche di oltre 400.000 sentieri in tutto il mondo per aiutare le persone a scegliere quello più adatto alle proprie esigenze.
Molto interessante anche Math Mentor che ha il compito di aiutare i bambini con la matematica e la geometria, con suggerimenti, spiegazioni, esercizi e molto altro ancora.
Game Time, invece, spiega le regole dei giochi da tavolo più conosciuti a chiunque voglia impararle.
Le applicazioni all’interno di ChatGPT Store sono già tantissime e possono aiutare l’utente in qualsiasi attività, dalla scelta dei libri da leggere fino alla cura delle piante di casa
Planty, consente agli utenti di caricare foto di piante e arbusti per ricevere consigli su come prendersene cura al meglio.
Oltre a queste sono presenti anche molte applicazioni per le funzioni più comuni, dalla creazione di immagini tramite Canva, fino ad arrivare alla realizzazione di loghi, fumetti e foto (con relative funzioni di editor AI).
Non mancano naturalmente gli strumenti per la creazione di testi, dalle funzioni più generiche fino ad arrivare ai prodotti più mirati, dedicato cioè a specifici argomenti,
Infine c’è la sezione dedicata ai “consigli” con tantissimi chatbot che possono aiutare gli utenti nella scelta di un libro da leggere, di un film da vedere e molto altro ancora, inclusi i suggerimenti per il proprio look e addirittura per scegliere i tatuaggi.
Per saperne di più: ChatGPT, cos'è, come funziona, a cosa serve, come usarla gratis