In Breve (TL;DR)
- ChatGPT non può ricordare ogni conversazione precedente, controllare dispositivi smart o generare immagini di personaggi famosi a causa di restrizioni sui contenuti.
- Ha limiti nell’accesso a contenuti a pagamento, nell’accuratezza delle risposte e come assistente personale, non potendo ancora competere con sistemi come Siri o Alexa.
ChatGPT è diventato ormai uno degli strumenti più utilizzati in assoluto, con OpenAI che costantemente continua a implementare nuove funzioni per il suo chatbot per renderlo sempre più in linea con le esigenze degli utenti.
Nonostante questo grande lavoro di sviluppo, però, l’intelligenza artificiale è tutt’altro che perfetta e, oltre alle varie allucinazioni a cui è soggetta, ci sono diverse cose che, per il momento, non è ancora in grado di fare. Vediamo quali.
ChatGPT non può ricordare ogni conversazione precedente
Con gli ultimi aggiornamenti ChatGPT ha ottenuto una memoria che, tuttavia, è ancora piuttosto limitata.
Il chatbot ricorderà le cose che ritiene importanti, come i dettagli sull’utente e sulle sue preferenze e, se richiesto esplicitamente, anche delle risposte o delle specifiche sulla modalità risposta.
Chiaramente, l’AI non ricorderà tutto ciò che viene detto, così come non è in grado di ricordare cose dette in altre conversazioni. Oltretutto se vengono creati dei progetti, ognuno di essi avrà il suo set di istruzioni personalizzate che possono essere utilizzate per memorizzare informazioni importanti, ma se viene richiesto al chatbot di ricordare qualcosa salvato nella memoria generale anziché in quel progetto specifico, questo strumento non sarà in grado di farlo.
Interagire con altri dispositivi
Alcuni assistenti virtuali come Siri possono interagire e controllare altri dispositivi come un iPhone. Tuttavia, anche se l’ultima versione dell'assistente vocale è integrato con ChatGPT grazie ad Apple Intelligence, per adesso non c’è alcun modo di utilizzarlo per controllare le funzioni del device.
Generare delle immagini utilizzando prompt negativi
In generale tutti i chatbot AI tendono ad avere difficoltà con i prompt negativi è una specie di “allucinazione” che gli esperti hanno descritto come quando qualcuno dice di non pensare a un elefante e, naturalmente, l’elefante è la prima cosa che viene in mente.
Creare immagini protette da copyright o personaggi famosi
Un'altra cosa che ChatGPT non può fare è generare immagini che contengono personaggi famosi o personaggi protetti da copyright.
Se l’utente prova a fare al chatbot una richiesta del genere visualizzerà un messaggio di errore che rimanda a una restrizione sui contenuti.
Identificare una persona partendo da un'immagine
Un’altra cosa che ChatGPT non può fare è identificare una persona partendo da un’immagine.
Il chatbot è in grado di riconoscere ciò che vede nelle foto, se ad esempio viene caricata l’immagine di un uccello sarà in grado di dire di che specie si tratta, ma la cosa non funziona per le persone, nemmeno per i personaggi di fantasia come i protagonisti di film o cartoni animati.
I limiti di ChatGPT come assistente smart
Con la funzione Tasks ChatGPT è in grado di agire senza dover essere sollecitato direttamente, tuttavia il suo funzionamento è ancora molto limitato.
Per questo motivo, il chatbot di OpenAI non può ancora diventare un assistente personale basato sull'intelligenza artificiale, visto anche il limite di 10 attività pianificate. Oltretutto, queste attività non sempre funzionano come dovrebbero, cosa che invece non accade con un classico smart assistant, più semplice ma sicuramente più efficiente.
Accedere ai contenuti a pagamento
ChatGPT è stato addestrato su dati provenienti da Internet e, dunque, il chatbot non conosce tutto ciò che non è incluso in questo bagaglio conoscitivo, come articoli o siti a pagamento.
Trattandosi di contenuti “esclusivi”, dunque, sono ancora preclusi a questo tool, limitando non poco la sua conoscenza in alcuni settori molto specifici.
Avere un contenuto affidabile al 100%
ChatGPT in molti casi è un tool davvero utile; non bisogna però ricordare che imprecisioni, errori e allucinazioni sono ancora molto frequenti.
Per questo motivo è la stessa OpenAI a mettere in guardia gli utenti dall’utilizzare il chatbot, invitandoli a verificare sempre le risposte fornite.
Per saperne di più:ChatGPT, cos'è l'intelligenza artificiale generativa