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ChatGPT: come aggirare il limite di caratteri

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Alcune soluzioni pratiche e suggerimenti utili a superare il limite di caratteri per i prompt testuali e il limite di token per le conversazioni su ChatGPT

OpenAI daily_creativity / Shutterstock.com

A chi utilizza regolarmente ChatGPT sarà successo almeno una volta di vedere improvvisamente apparire nella chatbox un messaggio di errore a causa delle restrizioni che OpenAI ha imposto alla piattaforma, soprattutto nella versione gratuita. Magari dopo che si sono spesi 10 minuti per formulare un prompt di tutto rispetto e si decide finalmente di darlo in pasto all’intelligenza artificiale oppure nel bel mezzo di una conversazione che sta per prendere una piega davvero interessante.

Il motivo per cui succede è che OpenAI ha settato un limite di caratteri rispetto al testo che si può inserire nella casella di input e un limite di token per conversazione. La soglia è la stessa: 4096. Ma occorre sottolineare che un token su ChatGPT non corrisponde necessariamente ad un singolo carattere. Anzi i token vengono calcolati in modo diverso, ma generalmente si può prendere come per vera questa regola: quattro caratteri corrispondono all’incirca a un token.

Un tool per convertire i caratteri in token

Ma per evitare di perdere tempo a calcolare e scoprire precisamente quanti token utilizza una query che abbiamo strutturato per ChatGPT, uno strumento utile è il Tokenizer online di GPT, che consente di effettuare la conversione esatta da caratteri a token.

Per fare ciò, basta visitare la pagina web del Tokenizer e nella casella di testo, inserire la domanda completa. Appena sotto il riquadro, comparirà il numero di token che quella porzione di testo richiede e anche il numero totale di caratteri.

Il risultato che si ottiene è utile per farsi un’idea rispetto alla necessità o meno di accorciare la richiesta da sottoporre a ChatGPT. Tuttavia, se il prompt supera il limite consentito, ma si desidera comunque ottenere una risposta per quel quesito, bisogna comunque modificarla per rientrare nel limite. Ma come?

Come battere il limite di caratteri di ChatGPT

Una prima opzione è tentare di essere il più possibile specifici. Se, infatti, si pone una prompt generico a ChatGPT, l’AI restituirà una risposta altrettanto vaga, aumentando la possibilità di superare il limite di caratteri consentito. 

Per risolvere questo problema è importante cercare di definire con chiarezza il risultato che si vuole ottenere senza troppi fronzoli, ma con tutti i parametri del caso. Per fare un esempio, invece di chiedere a ChatGPT di scrivere un articolo sugli elefanti, possiamo chiedergli di scrivere un articolo di 500 parole sugli elefanti asiatici. La specificità del prompt indurrà ChatGPT a fornire un output molto più focalizzato sulla query.

Un altro modo per assicurarsi di rispettare il limite di caratteri di ChatGPT è suddividere un grande compito in task più piccoli. Anche se si riceve un errore in questo caso, si può sempre avviare una nuova conversazione e utilizzare le singole attività per ottenere risposte adeguate. 

Dunque, invece di chiedere a ChatGPT di scrivere un intero articolo, possiamo dargli l’ordine di scrivere l'introduzione per poi proseguire sezione per sezione. E se succederà di riscontrare qualche problema, si potrà sempre avviare una nuova chat e riprendere da dove si era rimasti, senza troppe ripercussioni.

Infine, se ChatGPT interrompe improvvisamente la risposta che stava elaborando per la domanda che gli abbiamo posto e compare un errore di limite di caratteri, si può chiedere di generarne una nuova selezionando il pulsante "Regenerate response". In questo modo, il chatbot sarà costretto a fornire nuovamente un output.

Per saperne di piùChatGPT, cos'è, come funziona, a cosa serve, come usarla gratis

A cura di Cultur-e
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