Il JEDEC, l’ente che si occupa di standardizzare i diversi componenti installati all’interno dei computer, dopo venticinque anni sta per dire ufficialmente addio alle “vecchie” memorie SO-DIMM.
Il futuro standard per i moduli della RAM dei laptop sarà il CAMM (acronimo di Compression Attached Memory Module), che sarebbe già in uso su alcuni dispositivi.
Il nuovo formato è stato creato da Tom Schnell, Senior Distinguished Engineer di Dell, e ha il compito di fornire ai moderni computer un maggior quantitativo di RAM cercando di ottimizzare lo spazio a disposizione all’interno delle loro scocche. Scopriamo di più al riguardo.
CAMM, il futuro delle schede RAM
Come appena detto i moduli CAMM sono già stati utilizzati su alcuni portatili realizzati proprio da Dell che ha voluto “provare sul campo” la nuova tecnologia.
I risultati sembrano piuttosto convincenti e, oltre a un maggior quantitativo di RAM in uno spazio più contenuto, il nuovo standard riuscirebbe anche a semplificare di molto la progettazione della componentistica del PC.
Ma questa soluzione, viste le sue dimensioni ridotte, potrebbe andare ben oltre l’utilizzo su computer e arrivare ad essere integrata anche all’interno dei router o in alcune stampanti smart.
Tra le aziende che compongono il JEDEC ci sono nomi come Apple, HP, Google, LG e, ovviamente, la stessa Dell. E dato che l’approvazione del formato CAMM sembra essere praticamente una certezza, con buone possibilità si arriverà a produrre un prodotto leggermente diverso da quello attualmente in uso nei portatili Dell, in modo da renderlo “un progetto comune” e pronto per essere inserito dentro i dispositivi di brand diversi.
Se tutto andrà secondo i piani, i primi computer portatili con i nuovi moduli CAMM dovrebbero arrivare sul mercato già nel corso del 2024.
Nuovi moduli CAMM, specifiche tecniche e prestazioni
Secondo quanto appreso dai test di Dell, sembra che questa nuova tecnologia abbia uno spessore inferiore del 57% rispetto ai classici moduli SO-DIMM, arrivando alla produzione di schede da ben 128 GB ciascuna.
Inoltre, il nuovo standard sarebbe anche più corto rispetto al vecchio design e questo dovrebbe portare a un consumo minore di energia pur garantendo un rendimento maggiore.
Al momento, i primi moduli realizzati con questa tecnologia potrebbero arrivare a un data rate di 6400 MT/s, toccando praticamente lo stesso livello raggiunto al momento dalle SO-DIMM.
Sempre secondo Dell, il progetto sarebbe anche più affidabile in quanto, con il design adottato, ci sarebbe una migliore protezione della scheda e una dissipazione di calore più efficiente, che migliorerebbe di molto il raffreddamento dei componenti.
Infine, questa tecnologia consentirebbe di utilizzare la memoria LPDDR, che avrebbe dei consumi estremamente ridotti e potrebbe essere inserita attraverso gli slot di espansione all’interno dei futuri laptop al posto delle attuali componenti saldate alla scheda madre.