Nelle scorse ore l’Italia è finita nel mirino di alcuni cyber criminali che hanno sferrato il loro attacco contro decine di sistemi nazionali.
La portata dell’aggressione sarebbe globale e, al momento, non sarebbe ancora possibile stimare l’entità dei danni e le conseguenze sulle infrastrutture e sui dati degli utenti.
Il 2023 si apre nel peggiore dei modi, confermando le paure degli esperti di Cyber Security che stanno lavorando ininterrottamente per rispondere in maniera efficace a questa nuova minaccia.
Attacco hacker ai sistemi nazionali, cosa sta succedendo
Al momento si sa ancora poco al riguardo e gli inquirenti stanno indagando nel tentativo di individuare i responsabili e capire quali saranno le conseguenze di questo attacco.
Poche ore prima in tutto il paese sono stati segnalati disservizi anche con la rete TIM, con connessioni e bancomat fuori uso per diverse ore. Gli esperti, però, ritengono improbabile che questo problema possa essere correlato all’attacco hacker, anche se per ora non si esclude nessuna ipotesi.
Nella giornata del 6 febbraio è previsto un vertice a Palazzo Chigi per fare il bilancio dei danni ed eventualmente attivare contromisure adeguate.
A lanciare l’allarme è stata l'Agenzia per la cybersicurezza nazionale: il Computer security incident response, che ha il compito di monitorare e rispondere prontamente a qualsiasi minaccia arrivi dalla rete.
Dai primi accertamenti sembra che gli hacker siano entrati nell’infrastruttura nazionale attraverso un ransomware già noto. Dopo aver dato l’allarme generale l’agenzia ha continuato il monitoraggio della rete per tenere sotto controllo l’evolversi della vicenda.
In una prima nota diramata dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, sarebbero decine le aziende sotto attacco. Si tratterebbe, però, di dati ancora parziali visto che molti sistemi di sicurezza non sarebbero ancora in grado di rilevare la minaccia.
Ci sarebbero poi molti altri soggetti potenzialmente a rischio, per tutti questi il suggerimento è quello di aggiornare immediatamente i protocolli di difesa e verificare eventuali intrusioni al sistema.
Per chi, invece, ancora non avesse implementato misure di cyber security adeguate, il parere degli esperti del settore è quello di provvedere quanto prima alla messa in sicurezza dell’infrastruttura.
Ransomware, la crescita delle minacce informatiche per il 2023
Lo scorso anno l’Italia è stata una delle nazioni europee più colpite da attacchi informatici che hanno saputo sfruttare le vulnerabilità dei diversi sistemi e causare disservizi ad aziende e Pubbliche Amministrazioni.
Come appena visto il 2023 si apre nel peggiore dei modi e, secondo gli esperti di cyber security, la situazione potrebbe peggiorare ulteriormente nei prossimi mesi.
Al momento, oltre agli attacchi ransomware starebbero crescendo molto anche le aggressioni ai danni alle reti domestiche, diventate grazie allo smart working uno degli ingressi privilegiati alle reti aziendali, e quelle alle auto elettriche, completamente connesse e naturalmente esposte a rischi decisamente importanti.
È difficile capire quali potrebbero essere i prossimi obiettivi degli attacchi dei cyber criminali e per questo l’unico modo per fronteggiare la minaccia è quello di installare sistemi di protezione adatti, provvedere costantemente a manutenzione e aggiornamento di tali infrastrutture difensive e, naturalmente, istruire le persone a un utilizzo virtuoso del web e degli strumenti che esso mette a disposizione per il lavoro e per la vita di tutti i giorni.