I primi computer Apple dotati del chip M2 saranno il nuovo MacBook Air e il nuovo MacBook Pro 13. Ad annunciarlo è stata la stessa corporation di Cupertino durante l’ultima WWDC (WorldWide Developers Conference): la conferenza annuale per sviluppatori, tornata a ospitare pubblico dal vivo per la prima volta dopo l’esplosione della pandemia.
Ad oggi né il MacBook Air M2, né il MacBook Pro 13 hanno una data di uscita ufficiale annunciata per l’Italia, anche se alcuni rivenditori iniziano a pubblicare informazioni relative ai primi giorni di settembre.
Secondo indiscrezioni, Apple dovrebbe presentare ufficialmente i modelli entro la fine dell’anno 2022. Ciononostante gli utenti possono già prenotare sia il nuovo MacBook Air M2, sia il nuovo MacBook Pro 13.
Da questo punto di vista soprattutto il mondo dei MacBook Air subisce alcune interessanti variazioni di prezzo. Il nuovo modello M2 viene venduto a partire da 1.529 Euro, mentre quello con chip M1 può essere acquistato a partire da 1.229 Euro.
Apple, dovendo descrivere il nuovo chip, parla addirittura di superpoteri. Al di là delle trovate di comunicazione, gli esperti del settore già parlano di alcune differenze significative tra M1 e M2: da quelle riguardanti l’architettura a quelle relative a potenza e core.
Differenze principali tra chip M1 e M2
La nuova generazione Apple Silicon M2 potrebbe non essere tanto potente quanto la precedente: quella dei processori M1 Max e M1 Pro. L’impressione condivisa è che M2 potrebbe presentare un layout a 8 core, sfruttando però un nuovo processo produttivo.
Se il nuovo MacBook Air M2 utilizzasse i 4 nm di TSMC o magari un nodo aggiornato a 5 nm, riuscirebbe a centrare un doppio risultato. Da una parte migliorerebbe le proprie prestazioni, dall’altra aumenterebbe la propria efficienza energetica.
Apple potrebbe basare il chip M2 sul chip A15 Bionic, lavorando in continuità rispetto a M1, che era a sua volta basato su A14 Bionic. Il risultato sarebbe una differenza notevole sul fronte della GPU.
Ma non solo. In questo caso M2 potrebbe garantire l’integrazione del Media Engine, che manca a M1. Inoltre potrebbe offrire delle nuove opzioni agli utenti: ad esempio la scelta tra variante con 9 core e variante con 10 core.
Tutte queste sono ovviamente soltanto ipotesi, che verranno confermate o smentite al momento della presentazione pubblica del chip. Le informazioni riportate sin qui sono comunque interessanti, perché ricavate direttamente da una versione beta macOS Monterey 12.3. Il sistema operativo infatti contiene al suo interno dati in merito proprio al chip M2, tuttora in via di sviluppo.
Caratteristiche dei nuovi MacBook Air M2
Al di là del chip M2, i nuovi MacBook Air presentano diverse caratteristiche molto interessanti, a partire dalle loro dimensioni. I portatili sono stati ridotti a uno spessore di appena 11,3 millimetri e pesano appena 1,2 chili.
Il volume complessivo del MacBook Air è stato ridotto di circa il 20%, senza però rinunciare al classico jack audio 3,5 millimetri, a due ingressi USB-C Thunderbolt e a un connettore MagSafe.
Anche il nuovo MacBook Pro 13 promette miglioramenti molto significativi, soprattutto dal punto di vista delle prestazioni. Si parla infatti di un modello fino a 1,4 volte più veloce rispetto a quelli con chip M1.
D'altronde il chip M2 ha ben 100 GBps di banda di memoria, andando a migliorare del 50% le capacità di M1. Questa banda, unita a una memoria unificata fino a 24 GB, permette al chip di lavorare senza fatica anche nel caso in cui si utilizzino più app contemporaneamente.