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Android 15, cosa sappiamo delle nuove funzioni per la privacy e il wallet

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Android 15, Google ha rilasciato la prima beta disponibile per tutti i tester pubblici. Tra le novità quella per il wallet digitale e le funzioni per la privacy

Android 15 Mojahid Mottakin/Shutterstock

Dopo l’esclusiva Developer Preview, Google ha reso ufficialmente disponibile a tutti i tester la prima beta di Android 15.

Una versione, ovviamente, ancora parziale che non mostra al 100% tutte le nuove funzionalità della prossima release del sistema operativo ma che, intanto, introduce due caratteristiche interessanti cambiando le modalità con cui il software gestisce le applicazioni di pagamento e il wallet predefiniti e alcune interessanti modifiche alle impostazioni per la privacy. Scopriamo di più al riguardo.

Android 15, le novità sui pagamenti

Dalle testimonianze dei tester che stanno provando Android 15, sembra che sarà disponibile una nuova modalità di gestione da utilizzare per l’app wallet che, ovviamente, si occupa dei pagamenti digitali, delle chiavi dell'auto, delle varie carte fedeltà e molto altro ancora.

Dalle prime indiscrezioni condivise da 9to5Google, sembra che questa novità riuscirà a semplificare notevolmente la vita dell’utente che potrà scegliere in totale libertà l’applicazione predefinita per gestire tutti i servizi di cui sopra.

Alla prima apertura, è possibile scegliere solo Google Wallet o l’impostazione Nessuna, ma sarà possibile aggiungere altre applicazioni (anche di terze parti) per gestire il proprio portafogli digitale.

Quando si sceglie un'app wallet predefinita, diventerà quella che gestisce tutte le attività del caso con la possibilità di essere cambiata, ovviamente, in qualsiasi momento andando nelle impostazioni del device.

Le funzionalità per la sicurezza

L’altra grande novità di Android 15 riguarda la gestione della privacy del WiFi, a cui si accede dalla scheda Dettagli rete.

Nelle precedenti versioni del software, toccando l’impostazione si apriva un popup che consentiva di scegliere se condividere o meno l'indirizzo MAC del device o uno generato casualmente.

Scegliendo la prima opzione, ad esempio, il proprietario di una rete WiFi aperta potrebbe utilizzare quelle informazioni per tracciare le varie attività sulla rete.

Con l’aggiornamento ora è possibile visualizzare il nome del dispositivo oppure decidere di nasconderlo e garantire il pieno anonimato al proprio device. Una caratteristica molto utile, soprattutto se si utilizzano reti aperte o pubbliche.

Oltre a questo, Google ha anche introdotto nuove impostazioni per protezione della privacy sulle reti cellulari.

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Qui ci sarà l’opzione Notifiche di sicurezza che permettere ad Android di avvisare l’utente ogni volta che ci si connette a una rete cellulare che non è crittografata o che potrebbe registrare i numeri IMEI e IMSI.

Andando avanti c’è l’opzione Richiedere crittografia, che se attivata permette di ricevere degli avvisi in caso ci si imbatta in una di quelle reti di cui sopra. Un sistema che garantisce maggiori sicurezze, naturalmente, ma bisogna sottolineare che in alcune aree la connessione potrebbe non funzionare a dovere, ma comunque il device dovrebbe restare sicuro e garantire anche l’accesso ai servizi di emergenza.

Al momento non è ancora chiaro se queste misure di protezione della privacy arriveranno su tutti gli smartphone o sui tablet compatibili con Android 15 o se, invece, resteranno esclusiva dei Pixel di Google, gli unici smartphone che al momento hanno accesso alla beta del nuovo sistema operativo.

Per saperne di più: Android, caratteristiche del sistema operativo

A cura di Cultur-e
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