Con l’arrivo di Android 14, Google ha portato a bordo degli smartphone diverse opzioni di personalizzazione della schermata di blocco.
Tali funzioni permettono agli utenti, ad esempio, di modificare lo stile dell'orologio e degli altri widget presenti, ma nonostante questo, la schermata di blocco dell'iPhone è molto più avanti, facendo apparire quella di Android ancora decisamente “limitata”.
Questo è dovuto principalmente alla mancanza di widget, un “problema” che Big G potrebbe voler risolvere con l’arrivo di Android 15 che dovrebbe introdurre delle modalità di personalizzazione molto simili a quelle viste su iOS. Scopriamo di più.
Android 15, come personalizzare la schermata di blocco
Secondo le prime informazioni condivise da Android Authority, sembra proprio che Google “si sia lasciato ispirare” da iOS, portando dei widget sulla schermata di blocco con un sistema simile alle Live Activities di Apple. Per farlo, però, dovrebbe utilizzare il widget At a Glance riadattato per l’occasione.
In poche parole, questo significa che, teoricamente, sarà possibile visualizzare sulla schermata di blocco diversi widget, anche di terze parti, che sarebbero in grado di aggiornarsi in totale autonomia in base alle informazioni che mostrano, come lo stato del traffico di Google Maps¸ per esempio.
Tuttavia At a Glance non avrebbe lo spazio per mostrare queste informazioni a grandezza naturale e il sistema operativo dovrà ridimensionare le schede dinamicamente per cercare di adattarle allo spazio disponibile.
Per utilizzare al meglio questa funzionalità, sembra anche che Google abbia intenzione di riposizionare At a Glance nella parte inferiore della schermata di blocco, mostrando ancora più affinità con le Live Activities di iOS.
Bisogna tenere presente, però, che ci sono dei “limiti tecnici”, perché il widget At a glance (e tutti gli altri widget supportati da Android) girano su API diverse; questo renderebbe necessario che, anzitutto, Google integri queste API nel widget di cui sopra, cercando anche di coordinarsi con tutti i vari sviluppatori per fare in modo che i loro prodotti sia compatibili con questo sistema e con il poco spazio a disposizione sullo schermo.
Cosa cambia per gli utenti
Allo stato attuale delle cose, questa nuova modalità di personalizzazione è ancora in fase di test e, quindi, potrebbe non arrivare mai su Android 15 e restare “segregata” nelle varie versioni beta.
Tuttavia, Google è al lavoro su funzioni del genere, e questo fa ben sperare per il futuro anche se difficilmente il colosso di Mountain View riuscirà ad implementare al 100% questa caratteristica prima dell’arrivo della nuova release di Android, prevista per la fine del 2024.
Ottimisticamente parlando, quindi, questa beta potrebbe rappresentare un terreno di prova per le versioni future del sistema operativo, arrivando ufficialmente forse su Android 16, con la possibilità di essere inserita anche sulle versioni precedenti.
Al momento non sappiamo altro al riguardo e, forse, sarà l’azienda stessa a parlare di questo argomento durante il Google I/O 2024 in programma a maggio.
Per saperne di più: Android, caratteristiche del sistema operativo