- Intelligenza artificiale generativa: primi passi
- DALL-E, lo strumento di OpenAI
- Midjourney, la rivoluzione in immagini
- Intelligenza artificiale e copyright
L’intelligenza artificiale generativa è ormai diffusa in qualsiasi ambito e permette agli utenti di creare contenuti unici a partire da un prompt, ovvero un preciso comando scritto che ha come conseguenza la produzione di immagini, video, testi, musica e così via.
L’AI generativa spalanca le porte a numerose opportunità, utili sia in ambito privato che professionale, ma allo stesso tempo chi utilizza questa tecnologia deve essere ben consapevole dei rischi. Uno di questi è legato alla tutela dei diritti d’autore. Molti contenuti, come per esempio le immagini nascono a partire da foto e opere che già esistono e hanno un autore ben definito. Spesso il contenuto generato da AI non tiene conto del copyright. Per questo motivo, gli autori rivendicano i propri diritti e molti di loro hanno intentato cause contro piattaforme e sistemi di intelligenza artificiale generativa.
Ma i rischi e pericoli dell’AI generativa non finiscono qui, così come i vantaggi. Vediamoli nel dettaglio, insieme a tutti gli strumenti e i tool messi a disposizione dalla rete per poter generare contenuti di alta qualità, di qualsiasi formato.
Intelligenza artificiale generativa: primi passi
Quando si parla di AI generativa non si può non fare riferimento a ChatGPT, il sistema di intelligenza artificiale che sta rivoluzionando il mondo della produzione scritta. Accanto a lui, esistono altri strumenti capaci di intervenire su immagini e video. DALL-E, per esempio, lavora in modo molto simile a ChatGPT ma, invece di produrre testi, crea immagini.
Ci sono altri strumenti che si occupano di migliorare le immagini, ma non sono in grado di produrre contenuti originali. Questo è il caso di Google MultiNeRF che riduce il rumore delle immagini e migliora, così, le fotografie soprattutto se prodotte di notte.
In questo contesto, l’arrivo di Leonardo AI ha provocato un ulteriore passo in avanti. Questo strumento permette di creare rapidamente illustrazioni uniche partendo da specifici comandi. Leonardo AI è uno dei software di AI generativa più interessanti, lavora in modo veloce ed è molto intuitivo.
Non solo immagini: l’intelligenza artificiale generativa permette anche di produrre video. E anche in questo caso, gli strumenti non si contano. Uno dei più diffusi è Runway.
DALL-E, lo strumento di OpenAI
DALL-E è uno dei programmi di intelligenza artificiale generativa più famosi. Sviluppato da OpenAI, la stessa casa fondata da Elon Musk che ha generato anche ChatGPT.
DALL-E riproduce qualsiasi tipo di immagine a partire da un input testuale, da un ritratto ad un panorama, fino a grafiche legate alla fantasia o ambientazioni di ogni tipo.
Midjourney, la rivoluzione in immagini
Dopo il successo di DALL-E, sono nati tanti modelli text-to-image in grado di creare immagini a partire da prompt di testo. Le immagini possono essere di ogni tipo, da realistiche ad astratte. Tra i generatori di immagini più famosi spicca Midjourney, fondato da David Holz, co-fondatore di Leap Motion. A differenza di precedenti modelli, ha uno stile più artistico. Ciò che nasce da questo software sembra derivare da un sogno.
Non si tratta di un modello perfetto, perché ha difficoltà a generare oggetti troppo complicati, tuttavia è uno dei più interessanti del panorama dell’AI generativa. Questo strumento funziona in modo leggermente diverso rispetto ai precedenti: per usarlo bisogna avere un account Discord, un’app di comunicazione vocale, chat e videoconferenze nata per i giocatori online ma poi diffusasi in ogni ambito. Discord permette di comunicare in tempora reale in modo fluido e consente anche di comunicare con il bot per creare immagini di ogni tipo.
Intelligenza artificiale e copyright
La diffusione dell’intelligenza artificiale generativa è fatta di luci e ombre. In particolare, ha causato critiche e polemiche da parte di artisti e creativi perché i modelli di AI generativa vengono addestrati a partire da milioni di opere d’arte trovate sul web e ciò avviene all’insaputa degli autori, a cui non viene riconosciuto il copyright.
La community di artisti si batte giorno dopo giorno per tutelare le proprie opere utilizzate senza alcun controllo per sfamare i sistemi di AI generativa. Tra le cause più famose spicca quella avviata da tre artisti Sarah Andersen, Kelly McKernan e Karla Ortiz contro Stability AI, Midjourney e DeviantArt, che ha portato, a sua volta, alla nascita di altre querele e cause simili. Il tema è piuttosto delicato e si evolverà nei prossimi anni quando gli strumenti di AI generativa saranno ancora più diffusi e sofisticati.
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