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A che punto siamo con le auto a guida autonoma

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Tesla è da sempre uno dei brand più all’avanguardia se si parla di guida autonoma. Oggi però l’azienda di Elon Musk ha preso una decisione potenzialmente rischiosa

Tesla

Il mondo dell’automotive punta a raggiungere la guida autonoma al 100% nel minor tempo possibile. Un traguardo considerato impossibile fino a qualche tempo fa che oggi appare molto più vicino.

Si consideri che un numero considerevole di smart car ha già centrato la guida autonoma di livello 2. Un livello che prevede interventi di automazione da parte dell’automobile, che, tra le altre cose, diventa in grado di prendere decisioni sulla frenata e sull’accelerazione.

Da questo punto di vista Tesla è una vera e propria eccellenza: un marchio automobilistico che da sempre scommette sulla tecnologia e che ha puntato su un’assistenza alla guida sempre più sviluppata.

Non a caso, in questo momento storico il mercato già dispone di diverse Tesla con guida autonoma più o meno sviluppata. Ma il brand sembra ormai pronto a un’altra rivoluzione.

Recentemente Tesla ha reso nota la propria intenzione di rinunciare a radar e sensori, per puntare sempre di più su telecamere a lungo raggio, integrate con sistemi di intelligenza artificiale. 

Tesla FSD beta 9.0 sviluppa il Full Self Driving

interni Tesla

Il mercato delle smart car è in continuo aggiornamento. Il "Full Self Driving" (FSD) di Tesla è un pacchetto di funzionalità avanzate di automazione che caratterizza le automobili del marchio.

Si tratta di un pacchetto aggiuntivo alle funzioni base, chiamate invece "Autopilot", che si paga a parte e che include anche un hardware specifico abilitante e nuove funzionalità. Tesla, in Italia, chiama il Full Self Driving "Guida Autonoma Completa".

Poiché il software delle auto elettriche Tesla si aggiorna "Over The Air" (OTA), come quello degli smartphone, non è necessario portare l'auto in officina ogni volta che la casa automobilistica pubblica un aggiornamento. 

Sul computer di bordo dell'auto compare direttamente una notifica che comunica al proprietario la disponibilità del nuovo aggiornamento. A questo punto sta al conducente se scegliere di installarlo o meno.

Esattamente come succede con gli smartphone se l'aggiornamento è in beta non viene inviato a tutti. Nel caso dell'FSD beta 9.0, ad esempio, Tesla ha scelto circa 2.000 vetture sulle quali è stato possibile installarlo.

Chi lo ha installato, ha però pubblicato in rete dei video grazie ai quali possiamo sapere come vanno le Tesla aggiornate e che differenza c'è rispetto al vecchio software.

Il Full Self Driving di Tesla è tecnologicamente all’avanguardia, ma, ad oggi, presenta ancora diversi problemi. 

Da questi video è possibile capire che il Full Self Driving di Tesla non è ancora affatto perfetto. Anzi: gli errori sono numerosi e il guidatore deve correggere spesso il computer agendo sullo sterzo.

Esistono video in cui modelli di Tesla guida autonoma, alla ripartenza da un semaforo rosso, girano a destra salvo poi fermarsi immediatamente.

Un comportamento davvero strano, specie se si considera che la strada mostrata nei video è palesemente interrotta, per via di un blocco provocato da grate metalliche. Perchémai la vettura si comporta così?

Probabilmente perché con la nuova versione del software il FSD ha cambiato completamente approccio alla guida autonoma facendo a meno di un componente specifico: il radar.

Tesla Vision: guidare grazie a un sistema di videocamere

interni Tesla

Come annunciato dalla stessa Tesla con alcuni mesi di anticipo, tutte le Model 3 e Model Y costruite dalla casa in Nord America a partire da maggio 2021 non sono più dotate di radar, ma solo di telecamere ad alta risoluzione

Si tratta del primo passo ufficiale verso il sistema "Tesla Vision", che fa a meno dei radar affidando la raccolta delle informazioni necessarie alla guida autonoma livello 2 alle sole videocamere.

La versione beta 9 del software Full Self Driving è stata la prima ad adottare questo approccio e l'errore appena descritto ne è la conseguenza. Un radar avrebbe immediatamente captato la presenza di un ostacolo fisico e impedito la svolta a destra. Al contrario, la telecamera è stata ingannata dalla rete metallica e il computer di bordo ha quindi scelto di sterzare a destra.

Con Tesla Vision l'azienda punta tutto su un set "leggero" ed economico di hardware per la guida autonoma. L’idea è di affidare la vettura alle sole videocamere e all’elevata capacità computazionale del sistema che elabora le immagini grazie a sofisticati algoritmi di intelligenza artificiale.

Il discorso presenta tutta una serie di vantaggi palesi: meno strumentazione a bordo, meno costi e maggiori possibilità di migliorare le funzioni lavorando sugli algoritmi.

Un ulteriore vantaggio indiretto di questo approccio è che si possono aggiornare più auto in fase post-vendita.

Al momento Tesla è l'unica casa automobilistica che ha scelto un approccio 100% visuale alla guida autonoma: tutte le altre integrano sulle proprie auto almeno un radar, alcune persino un Lidar.

Auto con guida autonoma: le novità per il 2022

automobile Tesla mentre ricarica

Durante la conferenza di presentazione dei risultati finanziari relativi alla scorsa annata, l’imprenditore Elon Musk, product architect di Tesla, è stato molto chiaro: durante il 2022 il marchio automobilistico non introdurrà nuovi modelli.

Ciò non vuol dire che Tesla resterà con le mani in mano. Come spiegato da Musk, l’azienda infatti investirà sullo sviluppo di vetture che verranno presentate in futuro. Parallelamente si sta anche lavorando agli aggiornamenti di vetture attualmente in vendita, come ad esempio Model 3 e Model Y. 

In tal senso, il mercato europeo dovrebbe accogliere una nuova batteriaagli ioni di litio, che passerà da 12 a 15,15 Volt. Model 3 potrebbe vedere debuttare un nuovo processore AMD Ryzen, in sostituzione del precedente Intel Atom. 

Non è previsto nessun intervento sostanziale sul fronte delle Tesla a guida autonoma, ma la casa produttrice ha comunque reso note alcune possibili novità legate alla performance su strada.

Ad esempio, la possibile introduzione di dischi freni specifici e l’installazione di un kit che permetta di montare il gancio da traino.

Per saperne di più: Cosa sono le smart car e come funzionano

A cura di Cultur-e
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