Con il lancio di ChatGPT di OpenAI, l'intelligenza artificiale generativa è salita alla ribalta. E ben presto dalle offerte di giganti come Microsoft e Google che hanno presentato le loro versioni di chatbot conversazionali, aziende di qualsiasi dimensione si sono lanciate nell’arena addestrando modelli linguistici che potessero assolvere ai compiti più disparati.
In questo frangente, neanche Apple è disposta a rimanere a guardare e sebbene in ritardo sulla tabella di marcia, sembra che stia manifestando l’interesse per questa tecnologia. Un indizio su tutti è la presenza di menzioni all’AI negli annunci di lavoro pubblicati sul sito Web negli ultimi mesi.
I rumors suggeriscono di un piano per implementare l’AI generativa in stile ChatGPT su iPhone e iPad, potenzialmente già alla fine del 2024. Uno sviluppo che è destinato a ridefinire il modo in cui gli utenti interagiscono con i dispositivi mobile del colosso di Cupertino.
Qualcosa di simile a ChatGPT arriverà su iOS e iPadOS 18
L’analista Jeff Pu sostiene che Apple si stia preparando ad introdurre funzionalità di intelligenza artificiale generativa nei suoi prodotti, con una tempistica provvisoria fissata per la fine del 2024. Queste funzionalità potrebbero debuttare con iOS 18 e iPadOS 18, se lo sviluppo e i test procederanno secondo i piani.
In programma, la costruzione di alcune centinaia di server AI, cifra che dovrebbe aumentare notevolmente nel 2024. Pu ha inoltre riferito che l’azienda combinerà l’intelligenza artificiale basata su cloud e la cosiddetta “edge AI”, che prevede una maggiore elaborazione dei dati sui dispositivi. Bisognerà avere pazienza però, poiché Apple sta considerando attentamente il modo in cui utilizzare ed elaborare i dati personali per rispettare il suo impegno per la privacy degli utenti.
Stando a quanto riferito da The Information, queste novità potrebbero estendersi anche a Siri con modelli linguistici di grandi dimensioni che consentirebbero agli utenti di automatizzare attività complesse attraverso una più profonda integrazione con l’app Comandi. Un miglioramento che probabilmente verrà introdotto nel prossimo aggiornamento del software iPhone, potenzialmente come parte di iOS 18.
L’approccio all’AI generativa di Cupertino influirà sulle tempistiche
È importante notare che l’incursione di Apple nell’intelligenza artificiale generativa non sarà priva di sfide. Ad agosto, l’analista della supply chain Ming-Chi Kuo ha espresso preoccupazione per il fatto che Apple sia in ritardo rispetto ai concorrenti in questo campo, il che potrebbe potenzialmente ritardare il lancio previsto. Non è chiaro se il periodo di fine 2024 sia realistico. È possibile che la tecnologia non sarà pronta fino al 2025 e oltre.
A luglio, Mark Gurman di Bloomberg ha affermato che Apple stava testando internamente un chatbot "simile a ChatGPT" soprannominato "Apple GPT", ma ha affermato che la società doveva ancora definire una strategia precisa per il rilascio al pubblico di strumenti di AI.
Il CEO di Apple Tim Cook è stato sincero riguardo all'approccio dell'azienda che, a quanto suggerito da Cook, ha voluto agire con cautela, “abbiamo svolto molte ricerche” e “affronteremo questo capitolo con molta ponderazione”. Così Cupertino riconosce le potenziali insidie della tecnologia, comprese le questioni legate ai pregiudizi e alle allucinazioni.
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