Spesso capita di avere fotografie in formato cartaceo che stanno perdendo il loro colore, o che semplicemente si vogliono utilizzare in un ambiente digitale.
Per salvare la foto dal suo destino, non resta altro da fare che digitalizzare le vecchie fotografie.
Per farlo si possono utilizzare scanner appositi o applicazioni dedicate, che permettono di trasportare sul computer o sullo smartphone foto che sembravano destinate a perdersi.
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1. Come fare per scannerizzare e acquisire in digitale vecchie foto stampate
Per sottrarre all’azione del tempo le foto dei propri album di famiglia, per esempio, si può ricorrere ad uno scanner collegato al proprio computer. Dopo essere state scannerizzate, infatti, le foto cartacee potranno essere acquisite in formato digitale. Diventeranno file che si potranno conservare su ogni chiavetta o memoria esterna.
Per ottenere una buona scansione con lo scanner, preparare la fotografia e il dispositivo. Posizionare la fotografia correttamente sul piano di scansione, facendo attenzione che risulti dritta. Configurare il software e impostare sul dispositivo i principali parametri, ossia il formato del file dell’immagine, la scala di colore, la risoluzione e la cartella di destinazione.
La scala di colore dipenderà dal colore d’origine della fotografia ed è espressa in bit. Le opzioni tra cui si può scegliere di solito sono grayscale, o scala di grigi, e truecolor, ossia milioni di colori. Se la foto sarà in bianco e nero si potrà utilizzare grayscale, in caso contrario truecolor.
Attenzione alla risoluzione: di solito la risoluzione degli scanner si misura in DPI, ossia dot per inch. Più alto sarà il valore dpi maggiore sarà la risoluzione in pixel. Si consiglia di non scendere mai sotto i 600 dpi per ottenere una buona scansione.
Oltre ad utilizzare un dispositivo come lo scanner, per digitalizzare le vecchie fotografie si può utilizzare anche lo smartphone. Per farlo occorre scaricare un’applicazione come Google FotoScan o Photomyne.
Per scaricare Google PhotoScan basta andare nell’Apple Store o nel Play Store di Android e digitare il nome dell’app nella barra di ricerca. Una volta completato il download sul proprio dispositivo, basterà collocare la foto nella cornice che apparirà nell’applicazione. Cliccare quindi su Avvia scansione.
Compariranno quattro punti bianchi: bisognerà stare attenti ad allineare lo smartphone in modo tale che cambino colore e diventino blu. Ogni punto corrisponde ad un quarto della fotografia: PhotoScan scatterà un’ulteriore immagine per ogni punto.
Lo scopo è quello di avere più dati possibili per creare un file digitale il più accurato e dettagliato possibile. Quando la scansione sarà finita, l’app eliminerà automaticamente riflessi e ombre aumentando la qualità della foto digitale.
Per ottenere degli ottimi risultati con Photo Scan, si consiglia di lavorare in un’area aperta e su una superficie piana. Bisogna regolare il posizionamento della foto da scannerizzare in modo tale da limitare le ombre e i riflessi.
Lo smartphone deve trovarsi in una posizione perfettamente parallela rispetto alla foto e alla superficie su cui si trova. Infine, se i riflessi dovessero continuare ad essere presenti, si potrebbe provare ad accendere il flash, sebbene non sia la scelta ideale.
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2. Come usare Photomyne
Photomyne, disponibile per Android e IOS, può essere una valida alternativa a PhotoScan. Photomyne si può scaricare gratuitamente, ma se si vuole ottenere un’esperienza a 360 gradi si dovranno acquistare alcune funzionalità all’interno dell’app.
Tuttavia, le principali funzioni sono disponibili anche nella versione gratuita. Se invece si volesse provare anche la versione Pro, si può usufruire di una prova gratuita di 7 giorni dal momento dell’iscrizione.
A differenza di PhotoScan, Photomyne permette di acquisire tramite scannerizzazione anche più foto contemporaneamente. Proprio per questa sua caratteristica è l’opzione migliore nel caso in cui si dovessero trasportare in un formato digitale foto di un album, che saranno incollate sulla stessa pagina.
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3. Gli accorgimenti per ottenere la massima definizione
Bisogna tenere a mente che la massima qualità di definizione si può ottenere solo se si è in possesso dei negativi delle foto. Se non si hanno i negativi, bisognerà impostare un valore di DPI tale da non perdere dettagli importanti durante il processo di digitalizzazione.
Il primo consiglio è quello di fare molta attenzione mentre si impostano i parametri di configurazione dello scanner.
Prendersi del tempo per pulire le fotografie e la superficie dello scanner. Si può utilizzare un batuffolo d’ovatta o un panno di tessuto che non lasci righe. Se la foto non viene pulita, lo scanner potrebbe riportare colori poco vivaci rispetto all’originale e una più bassa nitidezza.
Proprio come la foto, anche lo scanner potrebbe avere della polvere.
Se si è in possesso di uno scanner per diapositive, non dimenticarsi di utilizzare gli adattatori dati in dotazione. In questo modo si potranno scannerizzare anche quattro foto contemporaneamente.
Per quanto riguarda i DPI, il valore minimo da impostare deve essere di 300 DPI se si vuole ottenere lo stesso formato della foto originale. Se si desidera un effetto zoom, si dovrà impostare un valore pari ad almeno 600 DPI, arrivando fino a 1200 se la foto contiene molti dettagli.
Si consiglia anche di lavorare con un formato RAW, se è possibile. In questo modo tutte le caratteristiche dell’immagine verranno preservate nel processo di scansione.
Se per comodità si preferisce un formato finale in JPEG, salvare la foto in questo formato dopo aver effettuato la scansione e aver apportato le modifiche desiderate.