Il cielo ha sempre affascinato gli uomini ed attira ancora di più immortalarlo in una fotografia. Sia gli amateurs che gli esperti della fotografia tentano di fotografare la luna e le stelle, ma spesso si rivela essere una sfida da cui è difficile uscire vincitori.
Fotografare il cielo in notturna non è facile come potrebbe sembrare.
Le stelle spesso risultano sfocate, come delle piccole linee continue sulla foto, mentre la luna assomiglia più ad una grande palla bianca che ad un bellissimo astro. È quasi impossibile scattare una fotografia della luna mantenendo le impostazioni della fotocamera in automatico ed è ancora più difficile scattarla da uno smartphone.
Difficile però non vuol dire impossibile: esistono smartphone concepiti appositamente per poter sostituire in tutto e per tutto fotocamere professionali e, con piccoli accorgimenti e un’attrezzatura minima, sarà possibile scattare foto del cielo notturno anche con una semplice macchina fotografica base.
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1. Fotografare gli astri in notturna
Per fotografare la luna e le stelle servirà un’attrezzatura di base e bisognerà fare particolare attenzione ad alcune impostazioni della fotocamera come la messa a fuoco, gli ISO e il diaframma e ad alcune condizioni esterne come il meteo e la corretta esposizione. Esaminiamoli uno per uno.
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2. Gli strumenti necessari
Contrariamente a quanto si pensi, per scattare fotografie del cielo stellato non servono un numero enorme di strumenti né un’attrezzatura costosa. Si possono scattare ottime foto anche con una macchina fotografica di livello base, basta aggiungerci i giusti accessori. Il primo della lista sarà l’obiettivo.
Se si vuole ottenere una foto con un ingrandimento della luna molto forte si avrà bisogno di un teleobiettivo con una lunghezza focale di almeno 300mm. In questo modo ci si potrà avvicinare moltissimo alla luna senza dover tagliare l’immagine durante la fase di postproduzione.
In questo caso si potranno avere risultati migliori con una fotocamera con sensore APS-C piuttosto che con un sensore full frame perché la prima permette di ottenere ingrandimenti maggiori.
Il secondo strumento che non può mancare durante l’uscita fotografica notturna è il treppiede. Si può impiegare tutto il tempo che si vuole per scattare la propria foto: la Luna è infatti un soggetto fermo, ma l’ausilio del treppiede può aiutare nel momento in cui si rischia l’effetto del micromosso.
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3. La modalità di messa a fuoco
Usare la modalità di messa a fuoco automatica non è affatto sbagliato: la tecnologia di oggi si è spinta a livelli così alti che il margine di errore è quasi inesistente.
Nonostante questo, nel caso specifico della Luna è consigliabile utilizzare una messa a fuoco manuale, semplicemente per una questione pratica. Adoperando il treppiede, infatti, se si utilizza una messa a fuoco manuale, la si dovrà impostare una sola volta, mentre se si utilizza la messa a fuoco automatica bisognerà impostarla prima di ogni scatto.
Inoltre, se si scatta la fotografia nella modalità liveview, ossia inquadrando il soggetto dallo schermo e non dal mirino della fotocamera, si potrà aumentare lo zoom dell’immagine arrivando a toccare un alto livello di precisione.
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4. La corretta esposizione
Quando si parla di fotografie alla Luna bisogna tener conto di essere davanti ad una situazione fotografica diversa dal solito, dove si ha un oggetto molto luminoso completamente immerso in uno sfondo nero.
È una situazione abbastanza estrema e l’esposizione automatica non riesce a dare il suo meglio. Bisognerà quindi impostare i parametri della fotocamera in modo diverso. È importante tener conto che le macchine fotografiche digitali posseggono più modalità di lettura.
Le impostazioni sono principalmente di tre tipi, i cui nomi possono variare in base al marchio della fotocamera. I più comuni sono la modalità matrix o valutativa, media pesata al centro e spot. Le prime due modalità sono da evitare perché la Luna verrà immortalata come una palla molto bianca.
Questo succede perché in queste due modalità l’esposimetro cerca di bilanciare lo sfondo nero con qualcosa di luminoso, che risulterà quindi sovraesposto rispetto al resto.
La modalità spot permette invece di circoscrivere la lettura solo alla parte centrale dell’inquadratura. Se al centro ci sarà la Luna, si avrà un’esposizione molto precisa.
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5. Le condizioni meteo ideali
Bisogna evitare il clima umido perché le immagini risulterebbero offuscate a causa delle gocce sospese nell’aria che diminuiscono la nitidezza. Se il cielo dovesse essere nuvoloso si potrebbe provare a fare un’uscita, ma se il cielo è completamente coperto sarà bene rimandare.
Infine, se è presente vento, si potrebbero avere problemi con il micromosso, anche usando un treppiede.
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6. La composizione fotografica
Per scattare accattivanti foto della Luna si possono applicare alcune regole di composizione, tra cui la regola dei terzi, che permette di ottenere scatti molto dinamici.
Può risultare utile inserire un oggetto in contrapposizione o posizionare la Luna al centro dell’inquadratura.
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7. Come fotografare la Luna ed ottenere scatti di alto livello
Oltre agli accorgimenti elencati finora, si consiglia di abbassare i tempi di scatto. Per evitare il micromosso, il tempo di scatto dovrà essere almeno pari all’inverso della focale.
Se si utilizza un 300 mm, per esempio, sarà 1/300. Se si usa un treppiede, basterà impostarlo a 1/100. Se si fotografa solo la luna, il diaframma non è importante; se invece farà parte di un paesaggio, sarà meglio chiuderlo di più.
Mantenendo i tempi e il diaframma giusti, gli ISO non dovranno essere molto alti. Ma se si chiude il diaframma, per esempio per scattare una foto con vento, i tempi aumenteranno e si dovranno alzare gli ISO. Si consiglia lo scatto automatico o remoto per evitare ancora una volta il micromosso.
Se si vuole catturare la Luna con uno smartphone, l’impresa sarà sicuramente più difficile. Si deve cercare il punto migliore e attrezzarsi con uno smartphone adatto, come l’iPhone 7 Plus o il Pixel4 di Google che sono appositamente progettati per scattare foto professionali.
Scaricare un’app come Lightroom che permetta di avere la foto in formato RAW e provare a lavorare sulla messa a fuoco.