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Come fare un podcast: strumenti e tecnica base

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Tutti i programmi e gli strumenti necessari per realizzare un podcast: dal microfono al mixer; dal software per la registrazione audio alla piattaforma di hosting

podcast Shutterstock

Il podcast è una forma di comunicazione che sta vivendo un successo semplicemente straordinario. Basti pensare che nel 2021 circa un italiano su tre ne ha ascoltato almeno uno e, nella maggior parte dei casi, lo ha ascoltato per intero. 

Non sorprende dunque che tantissimi utenti si interroghino su come realizzare il proprio podcast. Per farlo serve innanzitutto un’idea editoriale, che deve essere affiancata da determinate capacità vocali e oratorie

Poi c’è tutto un discorso tecnico, che prevede l’utilizzo di hardware e software specifici. Il primo elemento da cui partire è probabilmente il microfono che verrà utilizzato per la registrazione audio. Dopodiché si passa alla scelta di una scheda audio o un mixer e, se necessario, una telecamera o una webcam

Lo step successivo riguarda la scelta del programma in grado di gestire e montare l’audio registrato. Infine si arriva alla scelta della piattaforma di hosting: da Spotify ad Amazon Audible, da Spreaker a Google Podcast. 

  • 1. Microfono
    Microfono

    Il microfono è uno strumento imprescindibile per la realizzazione di un podcast di qualità. Dal punto di vista tecnico, un microfono è un trasduttore che permette la conversione della voce in segnale elettrico

    In linea di principio, anche il microfono di uno smartphone garantisce una registrazione audio che potrebbe venire utilizzata per la realizzazione di un podcast. Per ottenere un risultato professionale è però consigliabile dotarsi di uno strumento ad hoc

    Esistono diverse tipologie di microfono: da quelli a nastro a quelli a carbone, fino ad arrivare a quelli piezoelettrici. Una differenza importante da tenere in considerazione prima di registrare la propria voce è quella tra microfono dinamico e microfono a condensatore.

    Il microfono a condensatore garantisce in media una qualità superiore: è più sensibile e restituisce un suono più preciso. Il microfono dinamico è mediamente più economico, ma anche molto più resistente: non a caso si tratta di uno strumento particolarmente apprezzato nell’ambito della musica dal vivo. 

  • 2. Computer, scheda audio e mixer
    Computer per podcast

    Shutterstock

    Fino a qualche anno fa il computer era semplicemente imprescindibile per sviluppare qualsiasi tipo di registrazione audio. Oggi invece è possibile realizzare un podcast di qualità anche utilizzando tablet o addirittura smartphone

    Diventa però fondamentale dotarsi dell’attrezzatura e dei cablaggi necessari per collegare il microfono al device utilizzato. Generalmente i microfoni prevedono l’uso di connettori XLR (anche noti come Cannon) o jack. Potrebbe dunque essere necessario ricorrere a degli adattatori con uscita jack 3.5, USB o USB-C.

    Nel caso in cui si abbia necessità di effettuare registrazioni audio in multitraccia, potrebbe essere utile ricorrere a una scheda audio esterna dedicata o a un mixer. La scheda audio elabora il flusso sonoro e, più in generale, svolge il ruolo di interfaccia tra i vari dispositivi collegati.


    Il mixer invece è un hardware (ma anche un software) che si occupa della miscela di diversi segnali audio. Certi modelli di mixer permettono anche di entrare anche nel merito della gestione delsuono, dell’effettistica e dell’equalizzazione.

  • 3. Webcam o telecamera
    Webcam per podcast

    Shutterstock

    Di base un podcast è un prodotto che veicola contenuti attraverso l’audio. Per tanti aspetti può essere considerato come una sorta di evoluzione digitale delle trasmissioni e dei format radiofonici. Con la differenza distintiva che il podcast viene distribuito principalmente tramite Internet

    Non è però inusuale che la registrazione audio alla base di un podcast venga integrata da riprese video. In questo caso non è sufficiente il microfono, ma bisogna giocoforza ricorrere a una webcam o una telecamera


    In questo caso diventa particolarmente utile dotarsi di una scheda audio o di un mixer. Specie nel caso in cui la telecamera sia dotata di un proprio microfono e si vogliano gestire i due ingressi.

  • 4. Programma di registrazione audio
    Computer e podcast

    Aitor Serra Martin / Shutterstock.com

    Una volta analizzati i dispositivi necessari alla registrazione del suono o delle immagini, è possibile passare ai software più adatti alla creazione di un podcast

    Da questo punto di vista l’utente ha davvero l’imbarazzo della scelta. È sufficiente individuare unprogramma multitraccia in grado di gestire audio e, se necessario, video. Anche se è comunque possibile generare il file audio definitivo e poi applicarlo alle riprese. 

    I titolari di device Apple possono realizzare un podcast e integrarlo con un video anche ricorrendo a software preinstallati gratuiti come Garage Band e iMovie. In alternativa è possibile optare per soluzioni a pagamento come Logic Pro (audio) o Final Cut Pro (video). 

    I PC con sistema operativo Windows non presentano software preinstallati dedicati alla registrazione audio o video in multitraccia. Esistono comunque soluzioni gratuite come Audacity (audio) e Avidemux (video). In alternativa è possibile optare per programmi a pagamento in grado di gestire sia l’audio che il video: ad esempio Pro Tools, o le applicazioni della Adobe Creative Suite

  • 5. Programma di gestione e hosting podcast
    Google Podcasts

     sdx15 / Shutterstock.com

    L’ultimo step che precede l’ascolto di un podcast è il suo caricamento all’interno di un hosting: un sito che fornisca lo spazio necessario a ospitare la sua pubblicazione. 

    In questo momento storico esistono tantissime piattaforme che si prestano ad ospitare una registrazione audio o video: tutto sta nell’individuare la realtà più adatta alle proprie esigenze

    Un utente può decidere di caricare il proprio podcast su una piattaforma streaming come Spotify, ma anche all’interno di portali più settoriali: si pensi in tal senso ad Amazon Audible, ma anche a Google Podcast. Ma anche a Spreaker, a Simplecast o a Transistor.fm


    I servizi di cui sopra possono essere utilizzati gratuitamente, così come possono richiedere un pagamento. Le prime variabili da tenere in considerazione per prendere una decisione consapevole sono la larghezza della banda e lo spazio di archiviazione disponibile.

    Per saperne di piùCos'è un podcast e come funziona

A cura di Cultur-e
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