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Accedere ai servizi online dell'INPS con la carta d'identità elettronica: come fare

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Con la nuova carta di identità è possibile accedere a MyINPS del sito web. Scopri come richiedere la CIE, come funziona e quanto costa

Accesso online con carta d'identità

Una delle principali novità legate alla realizzazione della cosiddetta Agenda Digitale Italiana è la realizzazione del portale INPS, un sito web che permette ai cittadini di accedere ai servizi dell'Istituto di previdenza senza che ci sia bisogno di recarsi presso uno degli sportelli territoriali. Dal portale INPS è possibile consultare il cedolino, calcolare la propria pensione, richiedere la NASPI (il sussidio di disoccupazione) e tanto altro. Grazie a questo strumento online è possibile risolvere ogni problema o dubbio senza doversi muovere da casa o rivolgersi a degli intermediari.

Da quest'anno, poi, è ancora più semplice accedere ai servizi online dell'INPS. Se fino al 2019 era necessario avere delle credenziali "accreditate" (come lo SPID, ad esempio), oggi è possibile effettuare il login al portale INPS tramite la carta di identità elettronica. La novità è stata annunciata il 24 gennaio 2020 dallo stesso Istituto di previdenza, dal Ministero dell'Interno e dai tecnici del Poligrafico e Zecca dello Stato, che si è occupato di realizzare il documento.

Come accedere ai servizi online INPS con la carta di identità elettronica

Come accennato, per accedere al proprio profilo INPS sarà possibile utilizzare la Carta di Identità Elettronica 3.0, che andrà così ad affiancarsi agli altri metodi già disponibili (il PIN INPS, la Carta Nazionale dei Servizi e lo SPID). Per accedere al sito INPS con la CIE è necessario utilizzare un dispositivo che integri la tecnologia NFC. Le carte abilitate potranno dunque accedere all'area MyINPS in due modi:

  • Tramite computer, utilizzando un lettore NFC e il software CIE scaricabile dal sito ufficiale
  • Tramite smartphone, scaricando l'app CIE ID disponibile, per il momento, solo su piattaforma Android

Per usare il servizio occorre poggiare la carta sul lettore oppure sullo smartphone con l'app attiva. A questo punto, si potrà accedere all'area personale e usare le funzioni normalmente.

Carta identità elettronica: cos'è, quanto costa, come richiederla

La Carta di Identità Elettronica è lo strumento innovativo che sostituirà gradualmente il documento cartaceo che abbiamo utilizzato fino a oggi. Attualmente, sono state emesse circa 13 milioni di carte elettroniche in tutta Italia, grazie anche a procedure di rilascio e gestione sempre più veloci.

La Carta d'identità elettronica ha un costo base di circa 17 euro, ossia la spesa sostenuta dal Poligrafico dello Stato per "creare" la tessera in plastica che va a sostituire il talloncino cartaceo. Il costo che il cittadino deve sostenere è però più elevato: si parte da 22,21 euro a salire, a seconda dei costi di segreteria ed emissione che l'amministrazione comunale intende far pagare.

Per ottenere la CIE si possono seguire due modalità: recarsi presso gli sportelli dell'ufficio anagrafe della propria città e chiederne il rilascio, oppure utilizzare il portale Agenda Online CIE realizzato dal Ministero dell'Interno. Grazie a questa piattaforma i cittadini potranno prenotare una data per il ritiro del documento, eseguendo parte della procedura burocratica online. Ad esempio, sarà possibile caricare la foto tessera direttamente dal sito (anche scattata dallo smartphone), senza che ci sia bisogno di stamparla e portarla fisicamente presso l'ufficio anagrafe comunale.

La procedura è piuttosto semplice e consente di prendere appuntamento presso un ufficio anagrafe differente da quello di residenza. In questo modo non si sarà costretti a prendere un giorno di permesso dal lavoro per rinnovare la carta di identità. Il pagamento, invece, dovrà essere necessariamente fatto presso gli sportelli dell'ufficio anagrafe selezionato, dal momento che non è ancora prevista l'integrazione con il sistema PagoPA.

Terminata la procedura, sarà sufficiente recarsi presso l'ufficio scelto nella data dell'appuntamento e ritirare così il documento già pronto per essere utilizzato.

 

24 febbraio 2020

A cura di Cultur-e
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