Le diverse funzionalità di parental control permettono di filtrare e limitare l’accesso a contenuti o software specifici di un dispositivo. E le ragioni che possono portare un genitore o, più in generale, un adulto a controllare l’utilizzo di device come PC o smartphone da parte di un bambino sono molteplici.
Moltissimi utenti sono interessati soprattutto a limitare l’accesso ai contenuti sul web, in modo da tutelare i più piccoli dalla visione di contenuti che potrebbero risultare nocivi o quanto meno inopportuni: si pensi in tal senso a ai contenuti violenti o a quelli pornografici.
Il parental control è pensato per proteggere la privacy online dei minori, ma anche per tutelare le informazioni e le applicazioni più importanti di un dispositivo in senso lato. Ad esempio, in caso di device condiviso, può essere settato per impedire ai più piccoli di entrare in una casella di posta elettronica, o di scaricare contenuti a pagamento da un negozio online come un app store.
Per fortuna impostare il parental control di un PC Windows, un Mac o uno smartphone (considerando i sistemi operativi mobile più diffusi) è davvero molto semplice: non bisogna fare altro che seguire alcune procedure guidate e scegliere con cura la quantità e la qualità delle limitazioni da applicare.
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1. Come impostare il parental control su PC Windows e Mac
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La procedura da seguire per impostare il parental control su PC Windows e Mac potrebbe variare in base all’aggiornamento del sistema operativo in uso, ma ci sono comunque delle linee guida utili da tenere a mente.
Per impostare il parental control su PC Windows ad esempio bisogna innanzitutto accedere al proprio account Microsoft, per entrare nella sezione delle Impostazioni dedicata alle Opzioni famiglia.
Da qui bisogna selezionare la voce di nome Aggiungi membro della famiglia e iniziare a impostare un account per bambini. Per farlo potrebbe essere necessario passare da un account utente ad amministratore.
Infine, una volta attivato l’account, è possibile entrare nel merito della Gestione delle impostazioni della famiglia online e, da qui, settare il parental control: a partire dalle limitazioni di utilizzo nel tempo fino al filtro per disabilitare l’accesso a funzionalità o software specifici.
Per impostare il parental control su Mac bisogna passare per le Preferenze di sistema, per poi cercare l’icona dedicata ai Controlli parentali o alla Condivisione familiare, in base alla versione di macOS in uso.
Da qui bisogna selezionare l’utenza su cui si vuole intervenire, quindi fare clic sulla voce di nome Opzioni e sulla voce di nome Attiva. A questo punto sarà possibile entrare nel merito delle impostazioni di controllo, che, anche in questo caso, passano dal monitoraggio del tempo di utilizzo all’applicazione di limitazioni o restrizioni specifiche.
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2. Come impostare il parental control su Android e iOS
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Creare profili su smartphone con sistema operativo Android con limiti nell’accedere a specifiche aree del tablet o ad alcune applicazioni è molto semplice. Basta andare nelle Impostazioni, scegliere la voce di nome Utenti e infine cliccare su Aggiungi utente o profilo.
Una volta creato il nuovo profilo, bisogna scegliere l’opzione di nome Profilo con limitazioni. Se si vuole modificare il nome dell’utente, bisogna invece cliccare su Nuovo Profilo e immettere il nome desiderato.
Dopo aver completato la creazione del profilo, si possono attivare o disattivare le applicazioni che il nuovo profilo può utilizzare: ad esempio bloccare l’accesso a WhatsApp per evitare che un bambino possa comunicare con sconosciuti, ma anche bloccare o l’accesso a Google Play Store, per non rischiare che un bambino incappi in acquisti inconsapevoli.
Una volta terminate le impostazioni di controllo parentale, è necessario premere il tasto di accensione e tornare così alla schermata di blocco, dove in basso apparirà l’icona del profilo appena impostato. Terminata la configurazione, la schermata Home appare vuota ed è necessario fare tap sull’icona di nome Tutte le applicazioni per sbloccare le diverse funzionalità.
Per attivare il parental control su Android bisogna creare un nuovo Profilo con limitazioni. Su iOS e iPadOS bisogna invece attivare le Restrizioni contenuti e privacy.
Per attivare e impostare il parental control per iPhone o iPad bisogna entrare nelle Impostazioni di sistema e cercare le Restrizioni contenuti e privacy: una sezione posizionata all’interno della voce di nome Generali o della voce di nome Tempo di utilizzo, in base alla versione di iOS o iPadOS in uso.
Da qui è possibile settare diverse tipologie di limitazione: accesso a determinate app, pause di utilizzo superato un limite temporale, ma anche blocco di alcuni contatti e attivazione delle funzionalità di sicurezza delle comunicazioni.
Una volta conclusa la procedura di abilitazione del parental control, l’utente adulto avrà a disposizione un codice che dovrà inserire ogni qualvolta voglia modificare, disattivare o riattivare le diverse impostazioni settate.
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3. Come tutelare privacy e sicurezza dei più piccoli sul web
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Il browser è uno degli strumenti più utilizzati in assoluto, sia da PC o Mac che da smartphone, tanto per gli adulti quanti per i ragazzi e i bambini. Non sorprende dunque che i principali software per la navigazione sul web siano dotati di ulteriori impostazioni dedicate al parental control.
Nel caso di Chrome, ad esempio, è possibile adottare una strategia non troppo diversa rispetto a quella già vista con Android, creando dei profili con funzioni limitate, grazie a cui i più piccoli possono accedere solamente a una selezione di siti o pagine web.
Per creare il nuovo profilo bisogna andare passare per le Impostazioni e poi per la sezione di nome Utenti. Da qui bisogna cliccare sulla voce di nome Aggiungi persona.
Dopo aver scelto il nome del nuovo utente, bisogna infine entrare nella sezione di nome Controlla e visualizza i siti web visitati da questa persona: l’area che permette di entrare nel merito del controllo parentale.
Infine non bisogna dimenticare che esistono diverse estensioni browser pensate proprio per il parental control e che è anche possibile filtrare direttamente le SERP dei motori di ricerca: si pensi in tal senso a funzionalità come la SafeSearch di Google.
Per saperne di più: Sicurezza informatica: guida alla navigazione sicura sul web