Il suo nome è e resterà per sempre indissolubilmente legato a quello di Bill Gates e di Microsoft. Insieme a Gates, infatti, Paul Allen è stato l'artefice di una vera e propria rivoluzione nel mondo dell'informatica, contribuendo in maniera decisiva a renderlo sempre più accessibile al grande pubblico e sempre più commerciale. E anche se per il grande pubblico è Bill Gates l'artefice di tutto, la storia della Microsoft racconta altro.
Paul Allen e Bill Gates si incontrano già in età preadolescenziale, tra i banchi della scuola privata Lakeside School, ma è negli anni universitari che i due iniziano a immaginare un futuro differente. Così, mentre Allen lavora come sviluppatore per Honeywell e Gates frequenta la Harvard University, i due (sotto la spinta decisiva di Paul Allen) decidono di mettersi in proprio e dare vita a Microsoft. Come detto, da allora in poi la storia dell'informatica non sarà più la stessa (ma, in fondo, anche lo sviluppo della nostra società sarebbe stato completamente differente senza PC).
Chi è Paul Allen
Nato nel 1953 a Seattle, Paul Allen è stato cofondatore di Microsoft. Con Bill Gates ha ideato e sviluppato prodotti come un interprete per il linguaggio BASIC, le primissime versioni di MS DOS e Windows e partecipato, ricoprendo diversi ruoli dirigenziali, alla trasformazione di Microsoft da piccola software house a colosso dell'informatica mondiale. Al momento della morte, avvenuta il 15 ottobre 2018 a causa di un linfoma non-Hodgkin, era la 46esima persona più ricca al mondo, con un capitale personale stimato di 20,3 miliardi di dollari. Merito anche dei numerosi investimenti compiuti al di fuori di Microsoft nel corso della sua vita: ha finanziato l'azienda spaziale SpaceShipOne, è tra gli angel investor di moltissime startup tecnologiche e non solo e proprietario di una delle maggiori società immobiliari degli Stati Uniti
L'informatica, però, non è stato l'unico interesse che Allen ha nutrito nel corso della sua vita. Grande filantropo, ha donato più di due miliardi di dollari a progetti di ricerca scientifica negli ambiti più vari (dalla ricerca sul funzionamento del cervello umano a quello della struttura cellulare, passando alla lotta all'ebola, sviluppo dell'intelligenza artificiale e conservazione dell'ambiente). Non solo: in diversi periodi è stato proprietario o coproprietario di tre società sportive professionistiche (Seattle Seahawks di football americano, Portland Trail Blazers di basket e Seattle Sounders di calcio).
Infanzia e incontro con Gates
Nato il 21 gennaio 1953 a Seattle (Stato di Washington, Stati Uniti), Allen frequenta sin dall'infanzia la Lakeside School, istituto d'istruzione privato nella periferia della metropoli statunitense. È qui che incontra, come detto, un giovanissimo Bill Gates, di due anni più giovane di lui. I due legano immediatamente, e non c'è da restare sorpresi: sia Allen sia Gates erano affascinati dai primi calcolatori elettronici che, a metà degli Anni '60, iniziavano a fare capolino. I due coltivano questa loro passino fino a farla diventare una professione o materia di studio. Nonostante i due scelgano strade differenti (Allen si iscrive alla Washington State University, Gates alla Harvard University), il loro rapporto non si interrompe mai. Così, quando Allen decide di licenziarsi dalla Honeywell, dove era stato assunto come programmatore, convince anche Gates a rinunciare agli studi universitari per fondare Microsoft.
Nascita e sviluppo di Microsoft
Nel 1975 Gates e Allen si mettono in proprio e danno vita alla Micro-soft (nome ideato proprio da Paul Allen), con la quale iniziano a commercializzare un interprete per il linguaggio BASIC, tra i più utilizzati in quegli anni. Il loro primo prodotto permette ai due giovani programmatori di far crescere la loro fama e i loro guadagni, ma la svolta arriva nel 1980. In questo anno, infatti, Allen e Gates chiudono un accordo con IBM per vendere in licenza un sistema operativo da far girare sulla nuova linea di personal computer di Big Blue. Un accordo perfetto, se non fosse che Microsoft non aveva ancora sviluppato il sistema operativo appena venduto a IBM. Per loro fortuna, Allen e Gates riescono a chiudere all'ultimo secondo un accordo con uno sviluppatore di Seattle, che cede loro QDOS, sistema operativo a dischetti che si adattava alla perfezione per i loro scopi. L'esito positivo della faccenda riempie le casse di Microsoft di denaro (e, di conseguenza, anche le tasche dei due cofondatori), con Allen e Gates che possono così dedicarsi anche ad altri progetti di sviluppo. Nel 1982 Allen è costretto ad abbandonare per la prima volta Microsoft: all'età di 26 anni gli viene diagnosticato un linfoma di Hodgkin e prende un periodo sabbatico per curarsi.
Al suo rientro, Allen continuerà a rivestire ruoli e incarichi di primissima rilevanza all'interno dell'organigramma Microsoft, avendo garantito anche un posto all'interno del consiglio di amministrazione della società. Ruolo che lascerà a metà 2000, quando si dimetterà da ogni incarico all'interno di Microsoft (restando, però, consigliere strategico della società).
Gli affari oltre Microsoft
Come detto, l'informatica non è stato l'unico interesse di Paul Allen. Nel corso della sua vita, il cofondatore di Microsoft ha investito anche in altri settori. In particolare, Allen è stato uno dei pionieri delle agenzie spaziali "private" e del settore aerospaziale in genere, avendo scommesso sul successo di SpaceShipOne, azienda che progetta e realizza sistemi di lancio in orbita di razzi e satelliti. In particolare, SpaceShipOne ha realizzato il sistema Stratolaunch, vettore spaziale capace di portare un razzo ai limiti dell'atmosfera terrestre e poi "lanciarlo" quando si trova già in aria.
Tramite il suo braccio finanziario Vulcan Inc. e Vulcan Capital, Paul Allen ha investito nel mondo delle startup (finanziando, ad esempio, diverse software house attive nel settore della telefonia mobile), in quello immobiliare e in quello sportivo, divenendo proprietario o coproprietario di tre team professionistici.
La filantropia
Attraverso la creazione di diverse fondazioni (come l'Allen Institute for Brain Science e l'Allen Institute for Cell Science), ma non solo, Paul Allen ha anche investito pesantemente (si calcola oltre 2 miliardi di dollari in donazioni) nella ricerca scientifica e sociale. Grazie a questi fondi sono state attivate ricerche sul funzionamento del cervello umano e la composizione delle cellule del nostro corpo, lo sviluppo dell'intelligenza artificiale, nella conservazione dell'ecosistema e lotta alla diffusione del virus dell'ebola.
16 ottobre 2018