Che cos'è Periscope
Come detto, Periscope è un'applicazione di live streaming lanciata nell'aprile 2015 da Twitter. Disponibile al momento per piattaforma iOS e Android, l'applicazione consente sia di effettuare dirette video da smartphone sia di accedere ai streaming live realizzati dagli altri utenti iscritti alla piattaforma. Ciò vuol dire che, a secondo degli utenti che si seguono e delle proprie preferenze, ci si potrà trovare a seguire le riprese in diretta provenienti dalle tranquille e sabbiose spiagge delle Hawaii per poi passare, nell'arco di pochi secondi, alle immagini provenienti da una protesta di piazza in Egitto.
Come funziona Periscope
Affinché sia possibile aprire un proprio canale di live streaming è necessario possedere un account Twitter grazie al quale effettuare il login all'interno della piattaforma di Periscope. Dopo aver scaricato l'applicazione dall'App Store ed aver effettuato l'accesso, si potranno scegliere gli utenti da seguire partendo dai follow che già si hanno sul proprio account Twitter: non appena qualche nostro contatto darà il via a una sessione in diretta di Periscope riceveremo una notifica, così da poter controllare e scegliere se seguire o meno lo streaming live.
Gli spettatori potranno accedere alle riprese da qualunque smartphone o computer connesso al web grazie a Twitter. Nel corso delle riprese, l'audience potrà esprimere i propri pensieri in due modi: scrivendo un commento visualizzabile da tutti gli altri spettatori oppure inviando un cuoricino di approvazione toccando su qualunque parte dello schermo del tablet o dello smartphone. Terminate le riprese, si potrà salvare il video e renderlo così disponibile per 24 ore: nel caso in cui si sia persa la diretta streaming del proprio amico, si avrà un'intera giornata per rivederla in differita.
Prima di iniziare le riprese si potrà scegliere se rendere pubblica o meno la propria diretta: il regista, infatti, potrà scegliere se pubblicare il link della diretta anche su Twitter, permettendo a tutti gli utenti della piattaforma social cinguettante di accedere allo streaming live. In caso contrario, solo le persone che già ci seguono su Periscope riceveranno una notifica di quanto sta accadendo.
Esplora il mondo
Con questa funzione si visualizzano le trasmissioni in diretta su una mappa interattiva e si può attivare la localizzazione. E' possibile vedere immediatamente anche i replay dello streaming e condividere il link di uno streaming cui stai assistendo su Twitter.
Privacy&spam
Al di là delle varie funzionalità, informazioni interessanti sui possibili utilizzi di Periscope possono essere ricavate anche leggendo le condizioni di utilizzo della piattaforma di live streaming. Le dirette, come detto, possono riguardare qualunque ambito, o quasi: è espressamente vietato utilizzare l'app per broadcast di natura erotica o pornografica, per molestare qualcuno, per diffondere informazioni di terzi (come indirizzi o numeri di carte di credito) oppure per spam. Nel caso di infrazione, il video sarà rimosso e l'account cancellato.
La privacy e la protezione dei dati personali degli utenti potrebbero invece essere due note dolenti della piattaforma. Nel corso della diretta streaming (e nel corso delle 24 ore durante le quali il video resterà disponibile in Rete) chiunque potrà visualizzare i nomi degli utenti che hanno inviato un cuoricino o commentato lo streaming (come già accade in Twitter e Facebook, solo per fare due esempi) e degli utenti che, anche se solo per un secondo, hanno visualizzato la diretta o le immagini in differita.
E i diritti?
Altra nota dolente è rappresentata dalle riprese di eventi protetti da diritto d'autore come concerti, film, piece teatrali, eventi sportivi e premiere televisive. Il caso più emblematico, al momento, è quello riguardante “Il trono di spade” (un utente ha trasmesso, in diretta sul web, l'anteprima della quinta stagione della serie TV di successo) ma non è da escludere che a breve possa accadere di nuovo. Twitter, con un atteggiamento molto pilatesco, preferisce non prendere alcuna posizione decisa (al di là della rimozione dello streaming e degli account) precisando che la responsabilità dei contenuti trasmessi è solo degli utenti e non della piattaforma.
10 maggio 2015 (aggiornato il 5 giugno)