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Imparare a programmare con i robot

L'arte della programmazione può essere insegnata fin dalla più tenera età grazie ai giocattoli e strumenti per bambini. Ecco i robot per imparare a programmare

robot insegnano a programmare

Il futuro della programmazione è nelle mani dei bambini. Quella che può sembrare una boutade, in realtà non lo è. Sono sempre di più le aziende che producono giochi e mini computer che permettono ai bambini di avere il loro primo approccio con il mondo della programmazione. Azioni piuttosto semplici ma che danno l'opportunità anche ai più piccoli di capire come funzionano i linguaggi infromatici. Riuscire a insegnare il coding fin dall'infanzia permette di ai bambini di essere pronti quando dovranno affrontare e risolvere problemi più complessi.

Oltre ai computer e ai giocattoli, nell'ultimo periodo diverse aziende hanno lanciato dei robot che insegnano ai bambini a programmare. In molti casi si tratta di robot di piccole dimensioni che possono essere controllati direttamente tramite lo smartphone o il tablet e che offrono la possibilità ai più piccoli di prendere dimestichezza con l'arte della programmazione. Uno dei più riusciti è sicuramente Toy block, un robot-programmatore realizzato dall'azienda cine se Xiaomi, realizzato con piccoli mattoncini in stile Lego. Non mancano altri esempi come Cubetto e Root, robot dedicato ai bambini di tre anni e che insegnano a programmare giocando.

Toy block

 

toyblock

 

Xiaomi, azienda cinese leader nel mondo degli smartphone e dell'elettronica, ha lanciato Toy block, un robot realizzato con piccoli mattoncini in stile Lego e che offre la possibilità ai bambini di interagire con il giocattolo direttamente tramite l'applicazione disponibile per smartphone e tablet. Il robot può essere smontato e possono essere aggiunti nuovi pezzi cambiando completamente la sua forma: il tutto viene gestito dal bambini tramite l'app. Il robot è dedicato ai più piccoli, ma può essere utilizzato anche da coloro che vogliono apprendere le basi della programmazione. Tramite l'applicazione è possibile programmare le varie azioni del giocattolo e decidere in che direzione farlo muovere. Toy block al momento è disponibile solamente in Cina e costa circa 70 euro, un prezzo molto conveniente rispetto ad altri robot-programmatori.

Cubetto

 

 

È importante che il primo approccio con il mondo della programmazione avvenga fin dalla più tenera età. Per questo motivo Primo Toys, azienda britannica del settore dei giochi per bambini, ha realizzato Cubetto, un piccolo robot in legno che insegna ai più piccoli le basi del coding. Cubetto può essere utilizzato fin dall'età di tre anni ed è l'ideale per qualsiasi bambino: non presenta nessun tipo di schermo ed è molto semplice da utilizzare. I bambini dovranno utilizzare i mattoncini (in stile Lego) di diverso colore che hanno a disposizione per creare delle sequenze logiche che permetteranno al robot di eseguire dei comandi. Inoltre, sono presenti anche della mappe e dei giochi supplementari che arricchiscono l'esperienza della programmazione.

Root

 

 

Solitamente i robot che insegnano a programmare sono dedicati ai bambini di una fascia di età ben precisa: 3-10 anni. Root, invece, è stato creato per insegnare le basi della programmazione a qualsiasi persona, senza nessuna distinzione di età. Il piccolo robot è stato lanciato su Kickstarter nella speranza di riuscire a raccogliere i fondi necessari per avviare la produzione: in poco tempo ha raccolto quasi 400.000 dollari, superando abbondantemente l'obiettivo minimo. Root è un dispositivo veramente molto piccolo, ma che riesce a comunicare con l'ambiente circostante grazie ai linguaggi informatici. Infatti, gli utenti attraverso l'applicazione per smartphone e tablet potranno programmare le azioni e i movimenti del robot: Root potrà muoversi da una parte all'altra dell'abitazione, riprodurre musica o interagire con i sensori presenti nello smartphone. L'interfaccia utente dell'applicazione è molto semplice e intuitiva e offre la possibilità anche ai bambini più piccoli di programmare il loro primo robot.

Bo

 

 

Il nome è piuttosto semplice, ma le potenzialità di Bo sono davvero infinite. Bo è un robot creato da Play-y, un'azienda specializzata nel creare dei giocattoli che permettono ai bambini di imparare a programmare. La società è stata creata da un ex-dipendete Google insieme ad alcuni colleghi di Apple: dopo aver lasciato il loro lavoro hanno dedicato anima e corpo alla loro nuova avventura e i risultati non si sono fatti attendere. Bo è un robot che può essere programmato direttamente tramite smartphone e riesce a consegnare i fiori, a suonare strumenti musicali e a compiere tante altre piccole azioni quotidiane.

Code-a-pillar

Anche un colosso dei giocattoli per bambini come Fisher-Price ha lanciato il proprio robot per insegnare ai bambini a programmare. Code-a-pillar ha la forma di un bruco ed è formato da tanti pezzi colorati che possono essere montati uno dopo l'altro: a seconda della disposizione dei colori, il giocattolo-robot compie una determinata azione. Code-a-pillar è dedicato ai bambini dai tre agli otto anni e ha un prezzo di circa cinquanta euro.

Kamibot

 

 

Kamibot è un robot-programmatore che arriva direttamente dalla Corea del Sud: lanciato su Kickstarter ha raggiunto ben presto l'obiettivo minimo fissato dall'azienda sudcoreana. Kamibot è dedicato ai bambini di una fascia d'età che va dagli otto ai diciassette anni e rispetto a Code-a-pillar, può essere gestito direttamente tramite l'applicazione sviluppata per Android e iOS. Tramite lo smartphone sarà possibile programmare le varie azioni che Kamibot dovrà effettuare. All'interno del robot sono presenti anche dei sensori che permettono di superare gli ostacoli che incontrerà lungo la strada. Il giocattolo utilizza il linguaggio di programmazione Scratch e permette di gestire il robot molto semplicemente.

Dash&Dot

 

 

Altro robot creato da Play-y, Dash&Dot sono due giocattoli che interagiscono tra di loro e che possono essere programmati direttamente dal bambino. Dedicati ai bambini dai cinque anni in su, Dash è un robot che si muove e che interagisce con l'ambiente circostante, mentre Dot è il controller con cui impartire gli ordini a Dash attraverso il Bluetooth. Tramite l'applicazione è possibile programmare ogni loro singola mossa, e sul sito ufficiale dell'azienda sono disponibili altre applicazioni che arricchiscono l'esperienza di gioco e di programmazione con Dash&Dot.

A cura di Cultur-e
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