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Facebook raccoglie i dati sulle chiamate e sugli SMS degli smartphone Android

Ars Technica ha scoperto grazie alla segnalazione di alcune persone che Facebook colleziona dati sulle chiamate e sugli SMS degli utenti tramite i loro smartphone Android

facebook

Nuovi problemi per Facebook: in un articolo pubblicato sul blog di tecnologia Ars Technica viene accusata di raccogliere da molti anni i dati sulle chiamate effettuate e gli SMS inviati dagli utenti tramite i loro smartphone Android. Dopo lo scandalo "Cambridge Analytica" che ha colpito il social network nelle settimane scorse, Facebook deve fronteggiare un nuovo problema legato al trattamento, alla raccolta e alla protezione dei dati degli utenti. Il social network ha  risposto all'articolo di Ars Technica pubblicando un post sul proprio blog ammettendo di raccogliere i dati delle chiamate e degli SMS degli utenti (d'altronde non poteva fare altro), ma che non si tratta di un'operazione tenuta segreta, essendo le stesse persone ad autorizzare Facebook a collezionare questo tipo di informazioni quando installano Messenger sullo smartphone, sia nella sua versione normale sia Lite. Ma per capire bene di cosa vine accusato Facebook e di tutto quello che è successo nelle ultime ore è necessario fare un passo indietro e tornare al caso "Cambridge Analytica".

La scorsa settimana un'inchiesta del Guardian e del New York Times porta a scoprire che un'azienda inglese (Cambridge Analytica) avrebbe ottenuto 50 milioni di dati sugli elettori statunitensi non rispettando le regole di Facebook sul trattamento dei dati. Infatti, questa montagna enorme di informazioni arrivava proprio dal social network ed erano state raccolte da uno psicologo e data scientist dell'Università di Cambridge utilizzando un'applicazione che richiedeva l'accesso tramite il login di Facebook. Thisisyourdigitallife, questo il nome dell'applicazione, richiedeva agli utenti l'autorizzazione a raccogliere i loro dati personali e quelli della loro rete di amici. A utilizzare l'applicazione sono stati circa 300.000 persone, ma grazie alle autorizzazioni concesse dagli utenti, lo psicologo di Cambridge è riuscito a profilare 50 milioni di persone. I dati ottenuti tramite applicazioni come thisisyourdigitallife non possono essere venduti o inviati ad aziende terze, ma devono restare in possesso della società che li ha raccolti. Il professore universitario contravvenendo alle regole di Facebook, ha dato i dati a Cambridge Analytica che li ha utilizzati per i propri scopi (gli esperti affermano che li abbai utilizzati per influenzare il voto sulla Brexit e sull'elezione del Presidente degli Stati Uniti, ma su questo non ci sono prove certe). In tutto ciò Facebook sarebbe  parte lesa, se non fosse che era al corrente del trasferimento illecito di dati dal 2015 e in tre anni ha fatto poco o nulla per bloccare il lavoro di Cambridge Analytica. Tutta questa storia ha convinto molti utenti a cancellare il proprio account Facebook e a richiedere al social network tutto l'archivio con i post pubblicati sulla piattaforma (è possibile farlo attraverso le impostazioni del proprio profilo). Ed è proprio dall'archivio ottenuto da Facebook che alcuni utenti hanno scoperto che il social network raccoglie informazioni anche sulle chiamate e sugli SMS degli utenti tramite lo smartphone Android.

Una pratica "legale"

 

autorizzazioni messenger

Alcuni utenti che avevano richiesto l'archivio del proprio account Facebook hanno iniziato a spulciare tra tutti i documenti presenti nel file inviato dall'azienda di Menlo Park e hanno scovato il registro delle chiamate effettuate negli anni passate. Dati che Facebook non dovrebbe avere e che invece raccoglie senza che gli utenti ne sappiano nulla. Gli utenti segnalano questa anomalia su Twitter e Ars Technica decide di pubblicare un articolo che dimostra che Facebook in questi anni ha raccolto dati sulle chiamate e sugli SMS degli utenti. Nel giro di qualche ora arriva la risposta dell'azienda di Menlo Park attraverso un post sul suo blog in cui spiega che la pratica è completamente legale, essendo gli utenti ad autorizzare Facebook a collezionare questo tipo di informazioni. Infatti, quando si installa Facebook Messenger sul proprio smartphone, l'applicazione richiede agli utenti se la vogliono utilizzare per inviare i messaggi e di sincronizzare la lista contatti in modo da poter restare in contatto con i propri amici. Queste autorizzazioni permettono a Facebook di raccogliere informazioni sul registro delle chiamate. Nel messaggio sul blog Facebook non ha voluto però dire a cosa servono questi dati e che uso ne fa.

 

chiamate utente

 

Il giornalista che ha scritto l'articolo su Ars Technica, dopo le precisazioni di Facebook, ha voluto approfondire la vicenda e ha scoperto che Facebook raccoglieva informazioni sulle  chiamate anche se non aveva Messenger installato sullo smartphone e sul tablet.

La colpa è anche di Android

Come avrete capito, la raccolta dei dati da parte di Facebook avviene solamente sugli smartphone Android. Apple su questo tipo di questioni utilizza delle regole molto più stringenti che non hanno permesso al social network di ottenere l'autorizzazione da parte degli utenti. Negli ultimi anni anche Android ha cercato di mettere un limite alle libertà offerte alle software house, ma fino al 2015-2016 era possibile ottenere autorizzazioni anche per funzionalità che avevano poco a che fare con l'applicazione. Ad esempio, era possibile raccogliere dati su chiamate e SMS anche se l'applicazione era dedicate all'editing fotografico. Scappatoia che è stata utilizzata anche da Facebook per ottenere lo stesso tipo di dati.

Come difendere la propria privacy su Facebook

Come spiega Facebook all'interno del proprio articolo sul blog, gli utenti possono bloccare in qualsiasi momento la raccolta dei dati da parte del social network ed eliminare tutte le informazioni presenti sulla piattaforma. Ecco come fare.

 

sincronizzazione contatti facebook

Per eliminare la sincronizzazione dei contatti tra lo smartphone e il profilo Facebook, si deve entrare all'interno di Facebook Messenger, premere sull'icona con la propria immagine in alto a destra e poi su Persone. Si aprirà una nuova finestra e premendo su Sincronizza contatti, apparirà un messaggio sullo schermo e si dovrà premere su Ok.

 

autorizzazioni facebook

Per controllare se abbiamo dato l'autorizzazione a Facebook a raccogliere dati sulle chiamate e sugli SMS bisogna entrare nelle Impostazioni, premere su App e poi sull'elenco delle applicazioni. Sullo schermo appariranno tute le app presenti nello smartphone e si dovrà scorrere la lista fino a quando non si incontrerà Facebook. Entrando all'interno della scheda del social network, si dovrà premere su Autorizzazioni e poi togliere la spunta di fianco a Chiamate e SMS.

26 marzo 2018

A cura di Cultur-e
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