Non solo cassa di risonanza per ogni tipo di teoria del complotto, da quelle riguardanti l’11 settembre 2001 a quelle sulla morte di Paul McCartney o fino sullo sbarco dell’uomo sulla Luna. Internet può anche diventare uno strumento utile per smascherare le tante bufale complottiste che circolano sia online che offline.
Di Paolo Attivissimo abbiamo già parlato: giornalista informatico e traduttore tecnico, da qualche anno ha creato un sito (www.attivissimo.net) specializzato nello smascherare presunti complotti. Veri e propri compendi sulla creduloneria nazional-popolare, a partire dalle tante ricostruzioni fantasiose che da sempre accompagnano lo sbarco statunitense sulla Luna (a cui Attivissimo ha dedicato un intero sito) sino ai complotti sionisti sull’11 settembre 2001 (anche questi trattati con dovizia di particolari dal divulgatore scientifico e informatico). Sul sito web ufficiale, poi, è possibile trovare un servizio anti-bufala che analizza e, solitamente, smonta pezzo dopo pezzo tutte le catene di Sant’Antonio che viaggiano online.
Paolo Attivissimo, comunque, non è l’unico che tratta di teorie del complotto e che tenta di smascherarle utilizzando i potenti mezzi della Rete. Su Facebook, ad esempio, è nata la pagina degli Anticomplottisti Organizzati contro la Disinformazione (AOCD), che si occupa di diffondere, attraverso il social network più famoso al mondo, spunti di informazione anticomplottista. Gli amministratori della pagina si limitano, comunque, a pubblicare link riguardanti le varie teorie del complotto: la loro è una certosina opera di ricerca e selezione tra tutte le risorse che il web mette a disposizione.
Sullo stile di Attivissimo, invece, troviamo il blog Perle Complottiste. Una raccolta delle teorie del complotto più diffuse, dalle scie chimiche al sistema HAARP, passando per i tumori curabili con il bicarbonato ai chip sottocutanei. Gli amministratori del sito, nato ormai 6 anni fa e con una lunga lista di post realizzati, analizzano in profondità ogni singolo complotto e lo smontano pezzo per pezzo. Il punto di forza risiede nelle argomentazioni che vengono utilizzate per smontare questa o quella teoria complottista. Sempre precise e puntuali, lasciano nel lettore la sensazione che ogni post sia stato ragionato e ritoccato per lungo tempo. E probabilmente è proprio così.
Il web, però, offre moltissime altre risorse contro le teorie complottiste. Medbunker, mette a disposizione chiare e precise indicazioni contro complotti di natura medica, mentre Scie comiche tenta, con una vena di sottile (me nemmeno troppo) ironia, di smontare le teorie complottiste sui voli aerei volti a spandere nell’area strane sostanze chimiche con l’obiettivo di controllare e influenzare le condizioni metereologiche.
15 maggio 2013