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Storia di Verizon

Salita alla ribalta delle cronache tecnologiche con le acquisizioni di Aol e Yahoo!, vanta una lunga tradizione nel campo della telefonia mobile

Verizon

Verizon Communication, più semplicemente conosciuta con il nome di Verizon, è una società statunitense attiva nel campo delle telecomunicazioni a banda larga e primo operatore mobile degli USA con oltre 140 milioni di utenti. Nata nel 1984 come Bell Atlantic, assume l'attuale denominazione nel 2000, a seguito della fusione con la compagnia telefonica GTE. Da allora la scalata verso la vetta delle tele comunicazioni statunitensi non si è mai arrestata.

 

Sede di AOL

 

Tra 2015 e 2016 la strategia di espansione targata Verizon subisce un'improvvisa accelerazione. Con le acquisizioni di America OnLine (AOL, datata 2015) e l'acquisizione di Yahoo! (datata 2016), la compagnia telefonica statunitense prova a inserirsi in un mercato – quello del web e dei servizi online – potenzialmente più remunerativo. In particolare, potendo "controllare" il flusso dati e potendo determinare i contenuti da caricare e visualizzare nel web, Verizon si candida a insidiare i big del settore come Facebook e Google.

Perché Verizon

Come detto, la società attuale nasce nel 2000 dalla fusione tra Bell Atlantic e l'altra compagnia telefonica statunitense GTE. L'azienda risultante assume il nome di Verizon, neologismo frutto della crasi tra la parola latina veritas (verità) e horizon (orizzonte).

 

Negozio Verizon

 

L'era Bell Atlantic

Bell Atlantic nasce il 1 gennaio 1984 in seguito alla causa antitrust intentata dal Dipartimento di Giustizia degli USA contro l'American Telephone and Telegraph Company, sino a quel momento monopolista del mercato telefonico (e precedentemente telegrafico) degli Stati Uniti. L'AT&T è dunque costretta a cedere il controllo di Bell System, società operativa che fornisce il servizio telefonico nell'America del Nord per conto dell'ex monopolista.

Dalla cessione nascono sette compagnie telefoniche regionali, chiamate Regional Bell Operating Company (dette anche Baby Bell). Tra queste, Bell Atlantic è quella designata a controllare il traffico telefonico nella zona della costa Atlantica (negli Stati del New Jersey, Pennsylvania, Delaware, Maryland, West Virginia, Virginia e nella Capitale Washington, DC).

 

Verizon nasce dalla fusione tra GTE e Bell Atlantic

 

Nei primi anni di vita della nuova società, la dirigenza di Bell Atlantic è impegnata nella fase di ristrutturazione e di consolidamento del mercato. È tra il 1994 e il 1996 che l'azienda inizia a "guardarsi intorno" alla ricerca di alleanze commerciali e strategiche che consentano di allargare ulteriormente la "sfera di influenza". Nel 1996 il CEO Raymond Smith porta a conclusione la fusione con la compagnia telefonica NYNEX, riuscendo così ad entrare nel mercato telefonico di New York (inteso sia come stato sia come città). Nel luglio 1998, invece, arriva la proposta di fusione con GTE, che permetterebbe a Bell Atlantic di espandere il proprio raggio operativo in tutti gli Stati Uniti. Le trattative, sia tra le società sia con le autorità antitrust statunitensi, vanno avanti per due anni e si concludono solo nel primo semestre del 2000.

La nascita di Verizon

Verizon Communication dà avvio alle sue operazioni nel giugno 2000, dopo che la Commissione Federale per le Comunicazioni dà il benestare alla fusione da circa 65 miliardi di dollari tra GTE e Bell Atlantic. La fusione, una volta operativa, porta alla nascita del più grande operatore telefonico statunitense: operante inizialmente in 40 Stati, può contare su 63 milioni di linee telefoniche e oltre 20 milioni di utenti di telefonia mobile.

 

Negozio Verizon Wireless

 

Nell'aprile 2000 Vodafone e Bell Atlantic danno vita a Verizon Wireless, una joint venture nella quale confluiscono le attività di Bell Atlantic, Vodafone, PrimeCo e GTE. L'accordo, dal valore di circa 70 miliardi di dollari, consente di creare una compagnia telefonica mobile con oltre 23 milioni di utenti. Tra il 2000 e il 2002 la dirigenza di Verizon è anche impegnata nello sviluppo e nel consolidamento delle proprie attività nel settore della connettività a Internet. Nel 2001 la società lancia Mobile Web, tariffa che consente agli utenti di connettersi a portali partner come ABC News, ESPN, Amazon.com, Ticketmaster e MSN. Nell'agosto 2002 Verizon completa la sua offerta commerciale, offrendo ai propri utenti pacchetti comprensivi di chiamate statali, interstatali e internazionali, connettività a Internet e telefonia mobile.

Il consolidamento

Tra il 2003 e il 2006 Verizon pensa a consolidare la sua posizione sia sul mercato consumer sia sul mercato dei professionisti e delle aziende. Nella seconda parte del 2003 guadagna 1,5 milioni di nuovi utenti mobili in seguito alla decisione della Commissione Federale delle Comunicazioni di consentire agli utenti di poter conservare il loro numero di telefono anche cambiando operatore telefonico (la cosiddetta portabilità). Tra 2004 e 2005 lancia il servizio FiOS, che consente agli utenti di accedere al web e ai canali della TV via cavo sfruttando la banda larga e ultralarga della fibra ottica. Il servizio è inizialmente offerto, in via sperimentale, nella cittadina di Keller (Texas), per poi espandersi nel 2006 in altri 8 Stati.

Nel 2005, invece, Verizon prova ad acquisire MCI e, dopo una lunga serie di trattative durata circa un anno, riesce a concludere l'accordo pagando oltre 7 miliardi di dollari. Ciò consente a Verizon di "conquistare" un milione di nuovi abbonati e rafforzare la propria posizione nel mercato aziendale e internazionale.

 

Furgoncino Verizon

 

Differenziazione aziendale

Tra 2005 e 2010 Verizon dà il là a una serie di operazioni che le consentono di tagliare alcuni "rami secchi" e concentrarsi su attività più remunerative. Ad avere la peggio sono le vecchie linee telefoniche su doppino, messe definitivamente da parte o vendute – per qualche miliardo di dollari – ad altre compagnie telefoniche regionali. Un processo di dismissione andato avanti sino al 2015, mentre contemporaneamente Verizon acquista l'operatore mobile Alltel per quasi 30 miliardi di dollari.

Campagna web

Dopo aver "sistemato" il proprio core business, dismettendo tutte (o quasi) le vecchie linee telefoniche in rame e investendo sull'espansione della fibra ottica e della connettività wireless LTE, Verizon passa all'attacco sul mercato del web. Il 5 gennaio 2015 emergono le prime indiscrezioni su un possibile acquisto di AOL, tra le prime società ad approfittare del boom della Rete nei primi anni 2000. La trattativa entra nel vivo nel corso della primavera, per concludersi nel maggio 2015 a fronte di un esborso di poco superiore ai 4 miliardi di dollari.

 

Sede Yahoo!

 

Passano pochi mesi e Verizon intavola un'altra trattativa in ambito web. Dopo un lungo tira e molla, il gigante delle telecomunicazioni chiude un accordo per l'acquisto di Yahoo! (altra società ad aver recitato un ruolo di primaria importanza nella primissima fase di diffusione del web) staccando un assegno di poco inferiore ai 5 miliardi di dollari. Secondo alcuni analisti l'obiettivo è chiaro: Verizon, da operatore telefonico, vorrebbe diventare un produttore di contenuti per il web, concentrandosi in particolare su video e filmati, andando a sfidare direttamente Facebook e Google.

A cura di Cultur-e
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