In questo momento storico le reali potenzialità della realtà aumentata sono ancora tutte da scoprire, anche perché molti utenti privi di competenze informatiche, non hanno ancora ben chiaro il significato più profondo dell’acronimo AR.
Basti pensare a tutti coloro che fanno confusione tra realtà virtuale e realtà aumentata. Per non parlare poi degli ulteriori elementi di complessità portati dalla realtà estesa, la realtà mista o realtà aumentata pervasiva.
Ciononostante la realtà aumentata fa parte della vita quotidiana delle persone da ormai molto tempo, basti pensare ai navigatori e la loro capacità di unire immagini relative a uno spazio reale a informazioni altre: a partire dagli itinerari, fino ad arrivare a dati extra su punti di interesse specifici.
Non sorprende dunque che i grandi player internazionali della tecnologia continuino a lavorare sull’AR, sviluppando tool e strumenti con funzionalità ogni giorno più avanzate.
L’aspetto più interessante in tal senso è che Meta, Apple e Google non stanno lavorando da sole allo sviluppo di esperienze di realtà aumentata, al contrario mettono le loro piattaforme a disposizione della comunità.
La realtà aumentata secondo Meta
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L'ultima in ordine di tempo a puntare sulla realtà aumentata è Facebook. L'azienda di Mark Zuckerberg ha presentato ad aprile 2017, durante l'F8, l'evento organizzato per gli sviluppatori, la nuova piattaforma Camera Effect Platform, dedicata esclusivamente alla realtà aumentata.
Nei suoi primi anni di vita, Camera Effect ha messo a punto due strumenti che offrono funzionalità specifiche: da una parte Frame Studio, dall’altra AR Studio.
Frame Studio è il tool dedicato agli utenti che vogliono realizzare elementi AR come ad esempio le cornici, a ciò si aggiunge la possibilità di firmare gli elementi creati, in modo da testimoniarne la paternità ogni qual volta verranno condivisi.
AR Studio porta le possibilità di creazione di cui sopra a un livello superiore e, infatti, è pensato per artisti e utenti esperti interessati a realizzare esperienze di realtà aumentata più complesse.
Frame Studio e AR Studio sono gli strumenti perfetti per creare scene AR su Facebook e sfruttare al meglio le potenzialità di questa tecnologia
A partire dalle maschere, fino ad arrivare ai fotogrammi animati o agli effetti interattivi, anche in questo caso gli effetti creati vengono messi a disposizione della community; a patto che rispettino gli standard e le linee guida di Meta.
Meta ha già implementato all'interno delle proprie applicazioni social alcune funzionalità legate alla realtà aumentata. Si tratta dei filtri che si applicano ogni giorno alle foto che scattiamo e che pubblichiamo su Instagram e Facebook: i capelli, le ciglia finte, le orecchie da cane, non si tratta altro che di elementi sviluppati grazie alla realtà aumentata.
Ma il progetto portato avanti dall'azienda è solamente all'inizio e Mark Zuckerberg ha promesso che in breve tempo la piattaforma metterà a disposizione nuove applicazioni e funzionalità.
In futuro, la realtà aumentata verrà sempre più implementata direttamente all'interno dei vari dispositivi. Ad esempio, basterà guardare un monumento con i propri Meta Connect, per vedere tutte le informazioni necessarie per capire che cosa si sta guardando.
La realtà aumentata secondo Apple
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Anche Apple è impegnata in prima linea nello sviluppare una piattaforma dedicata alla realtà aumentata. Il framework più importante in tal senso è RealityKit, che poi si suddivide in molteplici strumenti creativi.
RealityKit è il tool Apple pensato per la personalizzazione delle esperienze AR, a partire dai rendering fotorealistici, fino ad arrivare agli effetti e le animazioni.
Con RealityKit gli utenti hanno la possibilità di trasformare i fotogrammi in modelli tridimensionali che poi verranno reinseriti nel mondo reale attraverso shader che tengono conto di tantissimi elementi diversi. Dalle ombre ai riflessi, dal rumore della fotocamera al motion blur.
L’utente ha dunque la possibilità di organizzare oggetti e informazioni all’interno di una scena di realtà aumentata a proprio piacimento, integrando le funzionalità del framework RealityKit a quelle di altri strumenti, come ad esempio il LiDAR.
RealityKit è uno degli strumenti più interessanti offerti Apple per la personalizzazione delle esperienze di realtà aumentata
RealityKit permette inoltre di aggiungere texture video a tutti i contenuti di una scena e di modificare il livello di codice di ogni fotogramma; così come permette di sviluppare personaggi con cui esplorare il mondo AR creato e di condividere il tutto con il proprio network.
Ma gli strumenti Apple per la creazione di esperienze interattive di realtà aumentata non finiscono qui e l’azienda fondata da Steve Jobs propone ai suoi utenti più esperti diversi tool che assolvono a funzionalità specifiche.
È il caso ad esempio di Reality Composer e Reality Composer Pro, che semplificano la creazione di contenuti tridimensionali. Ma anche di Reality Converter, un’app che permette di visualizzare e personalizzare su Mac i diversi oggetti 3D realizzati.
La realtà aumentata secondo Google
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Una delle prime aziende a scendere in campo con una propria piattaforma per la realtà aumentata è stata Google. Nel 2014 l'azienda di Mountain View ha creato Project Tango: una piattaforma AR dedicata a smartphone con sensori speciali.
Nel 2018 Project Tango ha chiuso i battenti, soprattutto per via dei pochi dispositivi sul mercato in grado di sfruttare le sue potenzialità, ma Google non ha comunque smesso di sperimentare nel campo della realtà aumentata.
Il nuovo programma ARCore tiene infatti conto di tutta l’esperienza fatta nei quattro anni di Project Tango, ma libera gli utenti dalla necessità di utilizzare hardware specifici.
L’esperienza fatta con Project Tango ha permesso a Google di sviluppare il nuovo Software Development Kit ARCore
ARCore è un Software Development Kit con API multipiattaforma, che permette all’utente di creare esperienze AR in ambienti e sistemi operativi diversi: da Android a iOS, passando per Unity e Web.
ARCore mette a disposizione diversi strumenti, come ad esempio il monitoraggio del movimento e gli ancoraggi con cui posizionare oggetti nel tempo.
Ma anche sistemi di comprensione ambientale, misurazione della distanza, della profondità e la stima della luce, con la possibilità di inserire facilmente tutti i contenuti creati all’interno di un qualsiasi punto dello spazio che sia stato analizzato da Google Street View.
ARCore vuole essere una piattaforma collaborativa e non a caso vanta partner da tutto il mondo: sviluppatori, team, brand e singoli utenti. Una vera e propria community di creator, unita dal desiderio di sviluppare esperienze AR sempre più profonde e personalizzate.
Realtà aumentata pervasiva, è solo un sogno?
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Capire come evolverà in futuro la realtà aumentata non è semplice, ma è sicuro che l'AR avrà un ruolo da protagonista nella vita delle persone e si integrerà con altre tecnologie per offrire agli utenti degli strumenti che fino a oggi potevano essere visti solamente nei film di fantascienza.
Ad esempio, l'AR potrà interagire con i chatbotper realizzare degli assistenti che appariranno davanti agli occhi delle persone quando ne avranno bisogno. Ma non solo. L'AR può essere applicata veramente a qualsiasi oggetto tecnologico: basterà aspettare ancora qualche anno e la realtà aumentata diventerà pervasiva.
Per saperne di più: Realtà Virtuale e Realtà Aumentata: cosa sono e come possono cambiare la nostra vita