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Quando la tecnologia fa male, la corretta postura quando si lavora al computer

Passare troppo tempo davanti al computer può portare a diversi problemi di natura fisica. Ecco come prevenirli

Corretta postura per polsi e braccia

Il modo in cui molte persone utilizzano i gadget tecnologici e, in particolare, i computer (sia desktop, sia laptop) è errato e potenzialmente causa di problemi di salute di vari natura. Nel caso non si assuma una postura corretta, ad esempio, si può incorrere in problemi di natura articolare e fastidi muscolo-scheletrici di vario tipo: dal tunnel carpale a problemi di cervicale, passando per problemi agli occhi e alla vista e indolenzimenti delle gambe.

 

Corretta postura davanti a un computer

 

L'ergonomia (ovvero la scienza che studia l'interazione tra gli elementi di un sistema e lo scopo per cui questi sono progettati e utilizzati) ha fatto e sta facendo notevoli passi in avanti in questo particolare settore operativo. Anche l'Italia ha il suo pacchetto di norme e prescrizioni di legge per i lavoratori che “utilizzano un'attrezzatura munita di videoterminali”: nel 2000 il legislatore inizia a interessarsi della materia, approvando il Decreto Interministeriale (lavoro-sanità) del 2 ottobre 2000 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 244 del 18 ottobre 2000) riportante in allegato le “Linee Guida d’uso dei videoterminali”. Le prescrizioni contenute nel documento – tutt'oggi valide – sono pensate per prevenire l'insorgere di problemi di salute legati a una cattiva postura e all'utilizzo prolungato di computer e altri dispositivi tecnologici sul posto di lavoro.

Disturbi della vista

Tra i problemi accusati più di frequente da chi utilizza un videoterminale come strumento di lavoro abituale (secondo la legge, questa definizione può essere attribuita a tutti quei lavoratori che utilizzano un computer per almeno quattro ore consecutive al giorno, per tutta la settimana lavorativa) troviamo la cosiddetta “Sindrome da discomfort oculare”. Nonostante il nome possa suonare poco familiare, si tratta di un problema alla vista piuttosto noto per chi spende gran parte della propria giornata di fronte al monitor o al display di un computer.

 

Trascorrere troppo tempo davanti al monitor provoca un affaticamento della vista

 

La concentrazione legata all'attività lavorativa porta a fissare lo schermo per diverse ore consecutivamente, riducendo sensibilmente gli “ammiccamenti” al minuto (ovvero il numero di volte in cui si sbattono le palpebre) e portando a una maggiore evaporazione del film lacrimale e, di conseguenza, una maggior esposizione degli occhi a problemi di varia natura. In casi come questi può verificarsi una iperlacrimazione, una sorta di meccanismo di autodifesa per “rimpiazzare” il film lacrimale evaporato e proteggere gli occhi. Come spiegano molti specialisti di medicina del lavoro, però, si tratta di lacrime costituite solo di acqua, senza lipidi e muco che servono invece a proteggere effettivamente la superficie del bulbo oculare.

Per evitare l'insorgere di disturbi alla vista legati all'utilizzo eccessivo del videoterminale, ci sono indicazioni ben precise da rispettare. Prima di tutto è necessario effettuare pause di 15 minuti ogni 2 ore: l'utente dovrà allontanare lo sguardo dal computer, permettendo all'occhio di recuperare “tonicità” ed evitare che il film lacrimale evapori troppo in fretta.

Per evitare affaticamenti della vista, inoltre, è necessario che l'ambiente di lavoro sia ben illuminato, con una fonte di luce (quando possibile) naturale. La parte superiore del monitor deve essere posizionata a livello degli occhi e in posizione centrale rispetto a se stessi. Il monitor, inoltre, non deve essere illuminato in maniera diretta, così da non provocare riflessi sulla superficie dello stesso che rendano difficoltosa la lettura.

Disturbi fisici e muscolo-scheletrici

A causa dello scarso movimento associato al lavoro al videoterminale, è possibile che gli utenti riportino problematiche muscolo-scheletriche di varia natura ed entità. È importante, quindi, assumere una postura corretta che, oltre a migliorare la produttività, riduca al minimo le possibilità di incorrere in danni fisici.

 

Una postura non corretta può portare problemi alla schiena

 

  • Schiena. Utilizzare una sedia che permetta di sostenere adeguatamente la parte inferiore della schiena e assumere una posizione il più naturale possibile. Affinché ciò sia possibile, si dovrà regolare l'altezza della sedia e della scrivania (se possibile) sino a trovare la giusta disposizione di tutto l'ambiente di lavoro

  • Gambe. La parte inferiore della scrivania dovrà essere priva di qualunque ostacolo, così da poter sistemare le gambe in maniera comoda, favorendo il movimento e la corretta circolazione sanguigna. Nel caso in cui i piedi non poggino correttamente sulla superficie del pavimento, sarà necessario utilizzare un supporto adeguato

 

Corretta postura e movimenti delle braccia e delle mani

 

  • Spalle e braccia. Gli avambracci devono essere poggiati comodamente ai lati del corpo, mentre tastiera e mouse (o trackball) devono poggiare sullo stesso piano. Nel corso della digitazione la tastiera deve essere posizionata in posizione centrale rispetto al corpo, con il mouse subito a fianco. Tutti gli oggetti utilizzati più di frequente (dal telefono al portadocumenti) devono essere raggiungibili senza allungare in maniera innaturale le estremità superiori del corpo

  • Polsi e dita. Per evitare di sottoporre a forte stress i polsi (aumentando così il rischio del tunnel carpale) è fondamentale che durante la digitazione e l'utilizzo del mouse si tengano i polsi dritti, evitando piegamenti in alto, in basso o lateralmente. Nel caso in cui la tastiera disponga di piedini, utilizzarli e sistemarli in modo da mantenere una postura il più possibile corretta delle mani

  • Collo. Oltre che a evitare problemi alla vista, la corretta sistemazione del monitor aiuta a evitare problemi di cervicale ed evitare al minimo le torsioni e gli allungamenti del collo. Sistemando lo schermo in posizione centrale, con la parte superiore dello stesso deve essere sistemata al livello degli occhi

A cura di Cultur-e
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