Da soli contano per il 96,5% dell'intero mercato degli smartphone. Un predominio assoluto che va rafforzandosi trimestre dopo trimestre, a discapito di concorrenti sempre più boccheggianti. L'unico che sembra avere una minima possibilità di sopravvivenza è Windows Phone, mentre BlackBerry è ormai ridotto a percentuali da prefisso telefonico (0,5% a voler essere pignoli). Per il resto, gli smartphone sono “cosa loro”: il duopolio Android-iOS ha contraddistinto il mercato dei dispositivi mobili dell'ultimo lustro e, a meno di scossoni al momento imprevedibili, continuerà a dettare legge anche in futuro.
Esattamente come accadeva tra gli anni '80 e gli anni '90 tra Apple e Microsoft, anche in questo caso si sono create tifoserie contrapposte pronte a difendere a spada tratta la propria “fazione”. Nonostante l'ambiente da stadio, però, ci sono delle buone ragioni per far pendere la bilancia dall'una o dall'altra parte. Ecco le 10 per scegliere iOS anziché Android.
Aggiornamenti di sistema
Citati da più parti come il vero punto di forza di iOS rispetto ad Android, gli aggiornamenti del sistema operativo rappresentano uno degli aspetti più importanti all'interno del panorama della telefonia mobile odierna. Mentre gli sviluppatori di Android – e di conseguenza Google – sono soliti rilasciare aggiornamenti senza rispettare particolari scadenze, gli aggiornamenti principali di iOS sono presentati e distribuiti a distanza di un anno l'uno dall'altro (iOS 7, ad esempio, è stato rilasciato il 18 settembre dello scorso anno, tra un mesetto circa dovrebbe essere disponibile per il download anche iOS 8).
Gli aggiornamenti, inoltre, riguarderanno tutti i possessori dei dispositivi supportati (solitamente ben oltre il 60% di tutti gli utenti), mentre gli aggiornamenti Android sono rilasciati “a scaglioni”, a secondo del tipo di utenza, del produttore del dispositivo e del modello posseduto.
Compatibilità
La frammentazione conosciuta dall'universo Android è praticamente sconosciuta al mondo iOS. Secondo una ricerca piuttosto recente, sul mercato esistono diverse decine di versioni di Android e decine di migliaia di modelli tra cui scegliere, costringendo gli sviluppatori a fare i conti con un problema latente di compatibilità. L'applicazione sviluppata per un modello o una piattaforma, ad esempio, potrebbe non essere compatibile con altri modelli o piattaforme presenti sul mercato. L'univocità che ha da sempre contraddistinto Apple (un nuovo dispositivo ogni anno e un'unica versione del sistema operativo) ha favorito la compatibilità (e la retrocompatibilità) dei dispositivi, delle varie release del sistema operativo e delle applicazioni.
Ottimizzazione hardware-software
L'esistenza di una versione unica del sistema operativo, inoltre, favorisce l'ottimizzazione tra la parte software e il “sostrato” hardware. È Apple a progettare e sviluppare entrambe le parti, potendo così creare un sistema operativo capace di sfruttare al massimo l'hardware a disposizione.
Tutte le funzionalità presenti in iOS sono state pensate e sviluppate per sfruttare al meglio tutti i sensori e tutti i componenti hardware presenti: questa ottimizzazione si traduce in una maggior fluidità di esecuzione e, a parità di caratteristiche, in una maggior capacità di calcolo.
Miglior gestione della batteria
Ciò si traduce, ad esempio, in una miglior gestione del consumo energetico da parte dei componenti e, di conseguenza, di una miglior gestione della batteria. A voler leggere acriticamente le specifiche tecniche dei dispositivi, infatti, si potrebbe pensare che il melafonino abbia una durata media inferiore rispetto ai modelli top di fascia Android. Invece, non è affatto così: l'ottimizzazione hardware-software (vedi sopra) garantisce al dispositivo Apple un consumo “intelligente” e un maggior risparmio energetico. Così, nonostante la batteria sia meno “capiente” sotto il punto di vista dei milliampere, garantisce ugualmente una giornata nell'ordine delle 24-36 ore di utilizzo intensivo.
Facilità di utilizzo
Sin dal rilascio della prima versione di iOS, Apple ha puntato tutto sulla facilità di utilizzo del proprio sistema operativo mobile. Nonostante passino gli anni e aumentino le funzionalità offerte agli utenti (e quindi la complessità del sistema operativo stesso), il focus primario resta comunque quello dell'usabilità e della user experience.
I menu e i sottomenu, le icone e tutti i percorsi sono studiati e realizzati per facilitare l'utilizzo del dispositivo da parte dell'utente: tutto dovrà essere a “portata di dito” e facilmente rintracciabile.
Applicazioni e App Store
Anche se il numero di applicazioni disponibili sul Google Play Store ha superato (magari di poco) il numero di applicazioni a disposizione degli utenti iOS, sul versante della qualità gli applicativi sviluppati per il melafonino possono vantare ancora un certo vantaggio rispetto ai loro omologhi del robottino verde. Merito della maggior compatibilità offerta iOS e dalla minor frammentazione del panorama mobile Apple: gli sviluppatori non sono costretti a grossi compromessi per far sì che un'applicazione funzioni su decine di piattaforme, garantendo un prodotto rifinito sin nei minimi dettagli.
Sicurezza
Nel 2013 sono state scoperte 803 nuove famiglie o varianti di malware per dispositivi mobili. Di queste, ben il 97% è stato sviluppato per infettare dispositivi Android, mentre il restante 3% era pensato per i dispositivi Symbian.
Di malware per iOS, così come accaduto anche negli anni passati, nemmeno l'ombra: il sistema operativo mobile di Apple, insomma, sembra garantire una maggior sicurezza e affidabilità. Merito dello stringente processo cui sono sottoposte tutte le applicazioni sviluppate per iOS, che permette di evitare che applicazioni di dubbia utilità e provenienza possano essere scaricate dagli utenti.
Design
Se l'usabilità è il focus primario, il design è il focus secondario di tutti i prodotti Apple. Non solo iOS. Da quando Steve Jobs salì nuovamente sul ponte di comando della sua creatura, i prodotti della casa di Cupertino iniziarono a distinguersi dalla concorrenza per il loro design e il loro stile. Non fa eccezione iOS che, sotto la sapiente guida di Jonathan Ive, ha dettato e continua a dettare legge in termini di stile, eleganza e raffinatezza. Nonostante i cambiamenti e le novità grafiche introdotte con iOS 7, lo stile è comes sempre contraddistinto da un approccio minimalista: le icone (quadrate con gli angoli arrotondati) sono tornate ad essere bi-dimensionali, mentre gli sfondi “semplificati” facilitano la leggibilità del testo e l'usabilità da parte degli utenti. I tentativi di imitazione, naturalmente, non si contano.
Bloatware, no grazie
Tra gli “effetti collaterali” della frammentazione di Android troviamo la comparsa del cosiddetto bloatware, ovvero quelle applicazioni e utilità sviluppate direttamente dal produttore del dispositivo (e Samsung in questo è regina) ma mai troppo apprezzate dagli utenti. L'ambiente chiuso che contraddistingue il mondo iOS (a differenza dall'ambiente aperto e open source di Android) offre una garanzia tanto alla casamadre, quanto agli utenti: la loro memoria non sarà invasa da applicazioni la cui utilità è difficile da capire e che, probabilmente, non utilizzeranno mai.