C'è un unico filo conduttore che lega la stampa alle prime videocamere Super8 sino ad arrivare alla realtà virtuale. Ad alcuni potrà sembrare anche strano, ma dietro ad alcune delle più grandi innovazioni e invenzioni della specie umana troviamo il porno: i contenuti per adulti hanno permesso e incentivato lo sviluppo di invenzioni di ogni genere, diventando i veri protagonisti dell'evoluzione tecnologica degli ultimi cinquanta anni.
La pornografia, così come la concepiamo oggi, affonda le sue radici nel tardo Medioevo e riceve una forte spinta (vicendevole, potremmo dire) dall'invenzione della stampa. Grazie all'invenzione di Johannes Gutenberg, le immagini pornografiche hanno iniziato a viaggiare per tutta Europa (e successivamente in tutto il mondo) molto più velocemente, favorendo anche l'accettazione sociale e culturale dei contenuti a luci rosse.
Si tratta, però, solo di uno dei molteplici casi e intrecci avvenuti nel corso della storia tra tecnologia e pornografia. I contenuti hard hanno favorito lo sviluppo di una tecnologia piuttosto che un'altra; fatto pendere il piatto della bilancia verso uno standard anziché il concorrente; fatto sì che i big dell'alta tecnologia (sia presente, sia del passato) investissero in maniera pesante su dispositivi di ogni tipo, dalle telecamere "portatili" ai visori per la realtà virtuale.
Super 8 e videocamere
Tra la fine degli Anni '50 e l'inizio degli Anni '60 il mondo dell'industria cinematografica si preparava a una vera e propria rivoluzione: l'abbassamento dei costi di produzione di telecamere e cineprese, infatti, permetteva a tutti (o quasi) di acquistarne una e trasformarsi in un cineasta. Nel giro di pochi mesi il mercato venne invaso da diversi modelli, ognuno caratterizzato da funzionalità, caratteristiche e standard propri.
Nemmeno a dirlo, l'industria della pornografia giocò un ruolo di primaria importanza nello "scegliere" il formato che, poi, si sarebbe affermato come standard de facto del mercato. In questa "corsa" ad avere la meglio è stato il formato Super 8: economico e caratterizzato da videocamere di dimensioni ridotte e compatte, diventa il preferito di alcuni dei primi registi porno della storia. In particolare, telecamere Super8 sono utilizzate nel 1958 da Harrison Marks per registrare dei corti nei quali giovani donne si denudano e restano in topless. Nel mondo dei contenuti per adulti si tratta dei primi glamour home movies della storia.
Tra VHS, DVD e BluRay
Se tra la fine degli Anni '80 e l'inizio degli Anni '90 si sono utilizzate le VHS, mentre qualche decennio dopo i DVD diventarono il supporto standard per la diffusione di film e video in alta definizione è tutto merito della pornografia. Nella "guerra dei formati" multimediali, infatti, alla fine ebbero la meglio quelli scelti dall'industria a luci rosse: potendo contare su un bacino di utenti molto "fedele" e pronto a scucire decine di dollari per portare a casa le ultime novità del mercato, le VHS resero praticamente inutilizzate le "rivali" Betamax di Sony. Discorso analogo per i dischi BluRay: nella contrapposizione agli HD-DVD, il formato proposto da Sony (questa volta dalla parte giusta della barricata) riceve il supporto fondamentale dei produttori di film a luci rosse.
Internet ad alta velocità
Il primo servizio di streaming video? A servizio del porno, nemmeno a dirlo. Siamo nel 1994 e l'olandese Red District Lights (casa di produzione a luci rosse, come dice lo stesso nome) lancia sul web il primo portale dedicato alla riproduzione di filmati e altri contenuti multimediali. Il genere dei video trasmessi lo lasciamo immaginare ai lettori.
Il rapporto tra Internet e pornografia, però, è più stretto di quanto si possa pensare. L'incremento di traffico generato dalla diffusione dei primi siti porno ha "costretto" gli Internet Service Provider a intervenire sulle loro infrastrutture, aumentando sia la banda di trasmissione sia la velocità di connessione degli utenti. Per favorire la diffusione dei contenuti per adulti online, alcuni operatori del settore regalarono modem ad alta velocità (2400 baud) per invogliare i loro lettori ad accedere alle newsletter e altri contenuti in Rete.
Interazioni online
La pornografia ha finito con l'influenzare anche la diffusione delle chat e degli applicativi di messaggistica istantanea e conversazioni video. Al crescere della velocità connessione e della larghezza di banda, infatti, iniziarono a comparire i primi servizi di chat che permettevano agli utenti non solo di scambiare qualche chiacchiera virtuale, ma anche foto e brevi filmati realizzati con le prime webcam della storia.
L'evoluzione di questa forma di comunicazione "alternativa" ha portato alla nascita delle cosiddette cam girl, ragazze disposte a spogliarsi di fronte una webcam e atteggiarsi in maniera provocante in cambio, ovviamente, di una somma di denaro.
La realtà virtuale a luci rosse
Dulcis in fundo si arriva al fenomeno multimediale di questa seconda parte degli Anni '10: la realtà virtuale. Rimasta per anni confinata in una piccola nicchia, ha iniziato a godere di una certa visibilità quando i primi registi porno iniziano a registrare video 360 per godere dei contenuti per adulti da un punto di vista "immersivo".