Un Paese per "disconnessi". Stando al Report Akamai sullo Stato della Rete IV trimestre 2015 l'Italia continua a perdere indirizzi IP e, di conseguenza, utenti connessi alla Rete. Al netto di questo dato, però, la situazione delle connessioni Internet nel nostro Paese migliora trimestre dopo trimestre: cresce la velocità connessione media per merito di una maggiore diffusione (e adozione) della banda larga sia per linee cablate sia per connessioni mobili.
Indirizzi IP e velocità di connessione, rapporto "inverso"
Visto il trend degli ultimi tre trimestri, sembra quasi che in Italia sussista una sorta di rapporto di proporzionalità inversa tra il numero di IP e la velocità connessione. Per il terzo trimestre consecutivo calano gli utenti italiani connessi alla Rete: pur mantenendo l'11esimo posto nella graduatoria globale, il numero di IP italiani scende sotto la soglia dei 17 milioni, attestandosi a 16 milioni e 720 mila IP unici.
Allo stesso tempo, la velocità connessione media fa registrare tassi di crescita in doppia cifra sia rispetto al terzo trimestre 2015 (+14%) sia rispetto al quarto trimestre del 2014 (+33%) e si attesta a 7,4 megabit al secondo. Come si suol dire, però, non è tutto oro ciò che luccica: il nostro Paese guadagna appena una posizione sia nella graduatoria mondiale sia in quella dei Paesi area EMEA (ovvero Europa, Medio Oriente e Africa), restando nei bassifondi della classifica (rispettivamente al 51esimo posto e al 22esimo posto).
Crescita costante anche per la velocità connessione di picco: l'asticella si alza fino ai 32 megabit, aumentando del 6,3% rispetto Q3 2015 e del 19% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (Q4 2014). Anche in questo caso, i miglioramenti della velocità connessione non corrispondono a grandi cambiamenti nella graduatoria EMEA o globale: nel primo caso l'Italia occupa ancora la penultima posizione, mentre a livello mondiale scende al 78esimo posto (nel Q3 2015 occupava la 74esima posizione).
Diffusione della banda larga (velocità connessione superiore a 4 megabit al secondo)
Come detto inizialmente, i progressi registrati sul fronte della velocità connessione sono il frutto di una maggiore diffusione della broadband. Nel quarto trimestre 2015 il 78% delle connessioni Internet italiane ha una velocità di almeno 4 mbps: rispetto al trimestre precedente si registra una crescita del 10% trimestre su trimestre (l'aumento più significativo in tutta Europa) e del 29% rispetto al IV trimestre 2014.
Diffusione banda ultralarga (velocità connessione superiore a 10 mbps)
Se si sposta l'obiettivo verso la cosiddetta high boradband (velocità di connessione uguale o superiore ai 10 megabit al secondo) la situazione è addirittura migliore. Rispetto al terzo trimestre 2015 si registra un tasso di crescita del 50%, mentre rispetto a un anno prima le connessioni superiori ai 10 mbps sono più che raddoppiate (+142% rispetto al Q4 2014). Alla luce di questi dati, le connessioni italiane con una velocità di almeno 10 megabit sono il 14% del totale.
Diffusione banda 4K (velocità connessione superiore a 15 megabit al secondo)
Gli stessi tassi di crescita visti per l'high broadband si ripetono per le cosiddette connessioni 4K (per lo streaming in diretta di contenuti in ultra alta definizione è necessaria una velocità connessione di almeno 15 megabit al secondo). La crescita della diffusione della broaband 4K in Italia è del 56% rispetto al III trimestre 2015 e del 141% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (Q4 2014). In questo modo, le connessioni con velocità superiore ai 15 mbps sono il 5,2% del totale.
Connessioni mobili
Se si sposta il focus sulle connessioni mobili, si scopre che la situazione italiana è migliore rispetto a quella delle connessioni cablate. La velocità connessione media tocca i 9,3 megabit al secondo, mentre i picchi raggiungono la media di 67,7 mbps. Risultati frutto di una maggiore diffusione della broadband per connessioni mobili: l'88% degli internauti mobili italiani può sfruttare connessioni con una velocità media superiore ai 4 megabit al secondo.