A volte bastano due, tre tweet ben “assestati”. Altre volte non bastano centinaia o migliaia di cinguettii ragionati e preparati. Diventare una twitterstar (quei personaggi la cui fama è nata o è cresciuta a dismisura grazie ad un messaggio postato su Twitter) può essere un compito piuttosto complesso: serve costanza ma non metodicità; bisogna dire cose interessanti e, magari, irriverenti senza mai cadere nella volgarità; si deve, soprattutto, essere fortunati. Bisogna riuscire a indovinare l'argomento giusto nel momento giusto, scrivendo qualcosa che faccia risaltare il nostro account tra centinaia di migliaia. Basta chiedere, ad esempio, a mlupoi e Fran altomare per conferma.
Insopportabile
Inizia a scrivere della sua terra – la Sardegna – quasi per caso. Oggi è una delle twitterstar italiane più seguite e apprezzate, soprattutto in tema di turismo, promozione turistica e marketing territoriale tramite i social media. Nella vita reale si chiama Gianluigi, fa l'ingegnere e vive a Cagliari. Come detto, insopportabile di nome ma non di fatto) ama la sua terra ma proprio non ce la fa a non commentare quello che accade sul “continente”.
Selvaggia Lucarelli
Inizia come attrice teatrale. Poi conosce Internet ed è subito colpo di fulmine. Apre un blog ad inizio 2000 e, nel giro di pochi mesi, riesce ad ottenere fama e visibilità. Poi arriva Twitter e Selvaggia Lucarelli diventa una vera e propria star dell'Internetsfera italiano. È una delle opinioniste televisive più ascoltate e, tramite il suo account Twitter, non risparmia stoccate a niente e nessuno.
Riccardo Luna
Tra i guru dell'hi-tech italiano, Riccardo Luna è stato l'uomo che ha traghettato Wired in Italia. Oggi è direttore di Chefuturo!, il “lunario” dell'innovazione italiana. Collabora con Repubblica, Next, SrtaupItalia e 2next. La sua timeline è seguitissima da tutti coloro che, in un modo o nell'altro, si occupano di tecnologia: da un suo tweet o da una sua analisi possono sempre arrivare nuovi spunti e idee da cogliere al momento e sfruttare.
Chedisagio
Tra le firme più prestigiose del quotidiano La Stampa e della stampa italiana in generale. “Mi occupo di politica italiana. Da qui il nome” ci tiene a sottolineare nel suo angolo biografico Marco Castelnuovo. In arte Chedisagio. I suoi tweet, nonostante la forzata (e naturale) brevità, offrono sempre spunti di riflessione piuttosto interessanti e convincenti. Un must have nella propria lista degli account seguiti, se ci si interessa di politica italiana.
mlupoi
Ha la maturità classica, ma la sua grande passione non sono Platone, Virgilio o Seneca. Provate a chiedergli qualcosa su chine, pennini e retini e scoprirete che la sua vera passione sono le nuvolette e le strisce dei fumetti. Radical geek, hippy inside e borderline hipster, Marco Lupoi è l'uomo che ha trasportato la Marvel e tutti i suoi eroi in Italia. E con questo biglietto da visita – niente male – sta conquistando il portale di microblogging più celebre al mondo.
Domitilla Ferrari
Dice di essere la guru dell'ovvio, ma è vero l'esatto contrario. Domitilla Ferrari si occupa di economia, di social network e di quanto di buono possa portare l'interazione tra questi due “corpi” troppo spesso tenuti separati. Recentemente ha dato alle stampe un libro sull'argomento, ma chiunque voglia conoscerla e leggere le sue teorie, basta sintonizzarsi sul suo “canale” Twitter e seguire quanto “mandato in onda”.
Microsatira
Scrive di cose poco serie, ed è lui stesso a dirlo. Basta leggere la brevissima biografia di Microsatira per capire quale sia il tenore dei cinguettii postati. Nonostante tutto, resta uno degli account italiani più interessanti e più seguiti: le sue freddure dissacranti e brevissime colpiscono tutti, senza differenza alcuna.
Fran Altomare
Si iscrive a Twitter nel gennaio 2007. Tra i primi in Italia, probabilmente. Da allora Fran Altomare intrattiene la sua sempre più folta platea di follower (siamo arrivati a 40.000 circa) con battute satiriche su televisione, attualità e gossip. E fate bene attenzione, perché non risparmia davvero nessuno.
lddio
Se credete che la prima lettera sia una I maiuscola, vi sbagliate. Si tratta di una l minuscola. Il succo della questione, però, non cambia: lui è lddio, “Signore Iddio Onnipotente, fondatore e CEO dell'Universo”. Un profilo sarcastico e dissacrante, dove non si parla solo di religione. Anzi, non se ne parla quasi per nulla. Dalla politica alla società civile, dalla televisione alla cultura tout court passando per lo spettacolo, ogni argomento è buono per lddio per dire la sua.