Fanno parte del mondo dell'informatica da sempre (o quasi), ma è stato Steve Jobs a "istituzionalizzarle" con il suo ritorno in Apple datato 1996. Dai primi anni 2000 i keynote Apple sono diventati uno degli appuntamenti imperdibili per tutti i fan della mela morsicata: sul palco di vari auditorium di San Francisco, Steve Jobs – con quel suo inimitabile "One more thing" – prima e Tim Cook poi hanno passato in rassegna tutte le novità della casa di Cupertino.
Le presentazioni Apple sono presto divenute iconiche e hanno "prodotto" decine e decine di "tentativi di imitazione". Tutti i big del mondo dell'alta tecnologia utilizzano lo stesso format ideato da Steve Jobs, presentando in grande stile i dispositivi e le tecnologie in rampa di lancio.
Non tutte le presentazioni, però, riescono alla perfezione: per quanto le si prepari e per quanto si prendano tutti gli accorgimenti possibili, l'imprevisto è sempre dietro l'angolo. Lo sa bene Bill Gates, "costretto" a subire l'onta della schermata blue della morte nel corso della presentazione di Windows 98. L'uomo più ricco al mondo, però, non è l'unico ad aver sudato freddo sul palco a causa di un imprevisto o per un evento mal organizzato: nelle sue stesse condizioni, solo per fare alcuni nomi, si sono ritrovati Steve Jobs, Tim Cook e Satya Nadella. Il gotha dell'hi-tech, insomma.
Schermata blu
Si tratta di una delle presentazioni più celebri della storia. E, purtroppo per Bill Gates, non per il grande successo che riscosse. Poco prima del lancio di Windows '98, l'allora CEO di Microsoft sale sul palco con un suo collaboratore per mostrare al mondo le "meraviglie" del sistema operativo che avrebbe dovuto traghettare il mondo dell'informatica nel nuovo millennio. Tutto fila alla perfezione sino al momento in cui decidono di utilizzare una chiavetta USB: nel corso dell'installazione dei driver il computer smette di funzionare e compare la famigerata schermata blu della morte. Bill Gates abbozza un sorriso, mentre l'ingegnere che è con lui sul palco abbassa lo schermo del portatile e passa a parlare di altro. "Deve essere per questo motivo – ha affermato Bill Gates sul palco – per il quale Windows 98 non è ancora in vendita".
Attenzione agli scalini
Da sempre Honda è affascinata dal mondo dell'intelligenza artificiale e della robotica. La casa automobilistica giapponese possiede alcune delle tecnologie più avanzate in questi due settori ed è capace di sfornare robottini che sanno interagire con persone e muoversi liberamente negli spazi aperti. Non sempre, però, le cose vanno come dovrebbero: lo dimostra questo filmato in cui Asimo tenta di salire alcuni scalini ma?
Problemi di ricezione
Bill Gates non è l'unico ad aver avuto problemi sul palco. Anche Steve Jobs, in più di qualche occasione, ha dovuto dar fondo alla propria eloquenza per passare indenne alcuni imprevisti capitati nel corso delle presentazioni. Emblematico ciò che è accaduto nel 2010, mentre il guru Apple tentava di mostrare la velocità del nuovo chip Wi-Fi dell'iPhone 4. Nonostante i numerosi tentativi, la pagina del New York Times non si carica e Steve Jobs prova a mantenere la calma. Dopo 20 minuti viene svelato l'arcano: i giornalisti, collegati in massa al Wi-Fi della sala, hanno saturato la rete e il "povero" iPhone 4 non aveva banda a sufficienza per scaricare i contenuti della pagina.
Siri non risponde
Anche Siri, uno dei prodotti di punta di Apple, ha dato qualche grattacapo di troppo agli ingegneri della mela morsicata nel corso dei keynote. Eddy Cue, Senior vice president Apple, prova a interagire con l'assistente personale di iOS nel corso della presentazione di Apple Music, ma la risposta ottenuta non è quella sperata. Vedere il video per credere.
Cortana nicchia
Se Atene piange, Sparta non ride. Così, se Siri accusa qualche passaggio a vuoto, Cortana (assistente vocale di Microsoft) non è esente da imperfezioni. Lo sa bene Satya Nadella, costretto a ripetere la stessa domanda per diverse volte prima di riuscire a ottenere il risultato sperato. La scena, comunque, è piuttosto comica e lo stesso CEO Microsoft si lascia scappare più di qualche sorriso.