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Le dieci tendenze tecnologiche per il 2016

Dall'evoluzione delle reti neurali alla salute a portata di wearable, ecco cosa bisogna aspettarsi nei prossimi 12 mesi

Le dieci tendenze del 2016

Se il 2015 ha regalato molte soddisfazioni agli amanti della tecnologia,  il 2016 non dovrebbe essere da meno. Tra nuovi prodotti in rampa di lancio e tecnologie sperimentali ormai sufficientemente "mature" per approdare sul mercato, i 12 mesi che ci attendono dovrebbero portare con loro novità interessanti su più fronti. Ecco alcune delle tendenze della tecnologia che dovrebbero segnare l'intero 2016.

La realtà virtuale diventa finalmente realtà

Tra i settori a più rapida espansione già nel 2015, la realtà virtuale promette grandi cose anche per il 2016. Da tecnologia "di nicchia", la realtà virtuale dovrebbe diventare un settore economico e commerciale sempre più importante. Merito, in gran parte, di visori VR sempre più economici e alla portata di tutti, che faranno da traino per l'intero settore. Sempre più sviluppatori saranno interessati a rilasciare app per la realtà virtuale, moltiplicando così i mondi virtuali nei quali ci si potrà immergere.

 

 

La comparsa delle ultra app

L'evoluzione della tecnologia è così veloce che ciò che oggi ci appare come certo e immutabile è destinato a cambiare in maniera profonda e, in alcuni casi, scomparire del tutto. Le app per dispositivi mobili ne sono un esempio: fino a non molto tempo fa funzionanti solo se attivate dagli utenti, oggi riescono ad attivarsi anche in maniera autonoma rivestendo un ruolo fondamentale nella vita degli utenti. E non è da escludere che nel 2016 le app, sempre più autonome e "libere di muoversi", rompano i confini dei dispositivi mobili per andare a "contaminare" anche altri settori. Non è da escludere, infatti, che da qui a qualche mese le automobili, grazie ad app sviluppate per l'ecosistema automotive, paghino il conto del distributore o del takeaway senza che ci sia bisogno di contanti o carte di credito varie. I primi esperimenti, in questo senso, hanno dato risultati più che incoraggianti.

User experience "ambientale"

La combinazione di questi due elementi porta alla creazione di un nuovo ambiente operativo all'interno dei quali gli utenti potranno "muoversi" e interagire con app, programmi e dispositivi. La user experience diventa ambientale: i confini tra dispositivi differenti e tecnologie differenti si assottiglia sempre di più e, grazie anche allo sviluppo della tecnologia legata all'Internet of everything, l'interazione non sarà limitata solamente al display dello smartphone o allo schermo del computer ma finirà con "l'invadere" la realtà. 

Salute a portata di wearable

 

wearable

 

Grazie ad app e dispositivi indossabili sempre più affidabili ed economici, tutti (o quasi) hanno la possibilità di tenere sotto controllo il loro stato di salute. Ma non siamo che all'inizio di una rivoluzione copernicana della tecnologia legata al mondo della salute: entro il 2019 il settore della cura hi-tech dovrebbe crescere del 600% grazie all'approdo sul mercato di nuovi tracker e wearable invisibili (o quasi) e capaci di tenere sotto controllo ogni aspetto del nostro corpo. Un significativo passo in avanti sia per la tecnologia, ma anche per il sistema sanitario nazionale: i wearable, infatti, permetteranno di monitorare lo stato di salute dei pazienti in tempo reale, permettendo così di intervenire solo in caso di effettivo bisogno.

L'anno dei bot

Ciò sarà possibile grazie anche allo sviluppo atteso nel campo dei bot. Nel 2016, infatti, si prevede che la tecnologia legata all'automazione software faccia passi da gigante, permettendoci di aumentare notevolmente i livelli di produttività sul lavoro, ma non solo. I bot rivestiranno un compito sempre più importante nella nostra quotidianità: analizzando le nostre scelte, i nostri gusti e le nostre preferenze ci aiuteranno nel processo di scelta in qualunque settore, dalle notizie giornaliere al menu della cena.

Informatica quantistica alla riscossa

 

computer quantistico

 

Come ci insegna Google, il futuro dell'informatica passa dalla quantistica. E se nel 2015 è stato abbattuto il muro dei 1.000 qubit, è probabile che il 2016 riservi sorprese ancora più interessanti in questo settore. D'altronde, tutti i big del mondo dell'alta tecnologia stanno investendo pesantemente nell'informatica quantistica: non solo Google, ma anche IBM lavora sodo per realizzare computer quantistici sempre più potenti e affidabili.

Machine learning 2.0

Reti neurali sempre più avanzate e sviluppate permetteranno di andare ben oltre i limiti odierni dell'intelligenza artificiale. Grazie anche al supporto di sistemi informatici sempre più potenti e raffinati, ci si troverà di fronte a macchine in grado di analizzare autonomamente il mondo che le circonda e apprendere così nuove informazioni e nozioni. Grazie alle deep neural nets ci si troverà di fronte a un nuovo tipo di machine learning, capaci di analizzare database e dataset sempre più ampi (bigger data) e sembrare, a loro modo, intelligenti.

L'era degli oggetti autonomi

L'automazione software avrà, inevitabilmente, grosse ricadute anche a livello di automazione degli oggetti e mezzi. Nel prossimo futuro veicoli autonomi e intelligenti e assistenti digitali personali saranno all'ordine del giorno: ne sono un esempio l'auto che si guida da sola di Google e assistenti vocali come Siri, Google Now, Cortana e Amazon Echo. Potendo contare su infrastruttura hardware sempre più potenti e su una maggiore quantità di dati su cui basare scelte e risposte, questi agenti diventeranno sempre più autonomi, arrivando a interagire naturalmente (o quasi) con i loro proprietari.

 

realtà virtuale

 

Conoscenza aumentata

Anche se non ce ne si rende completamente conto, si vive ormai nell'era della telepatia digitale. Grazie alla nostra attività sul web – qualunque essa sia – si è in grado di influenzare il pensiero e le scelte di persone distanti migliaia di chilometri dalla nostra postazione informatica. Siamo dunque in grado di inviare informazioni da cervello a cervello senza contatto fisico, diretto o indiretto che sia. E grazie agli sviluppi che si registreranno in settori come la realtà virtuale e la realtà aumentata si potrà presto "aumentare" le proprie capacità neurali grazie a microcomputer impiantati sotto-pelle. Degli scienziati dell'Università della California del Sud, tanto per fare un esempio, hanno sviluppato delle protesi mnemoniche che permetterebbero a chiunque di recuperare a pieno la memoria anche subendo gravi danni al cervello. In caso di ictus, ad esempio, basterà caricare nuovamente ricordi e capacità per tornare a vivere in maniera "normale".

L'Internet delle piattaforme

 

 

Nell'evoluzione tecnologica prospettata rivestiranno un ruolo fondamentale nuove piattaforme dell'Internet delle cose in fase di sviluppo. Saranno queste piattaforme a garantire a oggetti di natura eterogenea la possibilità di interagire in maniera libera e senza confini di sorta. Non ci saranno più distinzioni tra app, dispositivi e interfacce, ma tutto si svolgerà all'interno di un mondo interattivo e collegato.

 

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