Utilissimi, ormai onnipresenti. Gli smartphone fanno parte della nostra quotidianità, aiutandoci nel lavoro, nello studio o, più semplicemente, a passare un quarto d'ora o più giocando senza troppi pensieri. Ma - perché un ma c'è sempre - sempre più esigenti dal punto di vista energetico. I continui miglioramenti e progressi a livello hardware - SoC e altri componenti sempre più potenti ed esosi - e applicazioni dotate di funzionalità sempre più avanzate hanno un influsso devastante per la vita della batteria. Ormai, se si riesce ad arrivare a fine giornata senza essere costretti a ricaricare il dispositivo ci si può ritenere più che soddisfatti.
Le peggiori della classe
Ci sono alcune categorie di applicazioni, però, che si comportano peggio, molto peggio, rispetto alle altre. Un'app, ad esempio, che richiederà di attivare il modulo GPS per la geolocalizzazione richiederà un grande sforzo - in termini di consumo - alla batteria.
Allo stesso modo applicazioni - come i social network o i giochi - che inviano molte notifiche push chiederanno allo smartphone e alla batteria sforzi supplementari: sarà necessario attivare la connessione al web, scaricare i dati e inviare, appunto, una notifica all'utente. Non son da meno, infine, quelle applicazioni che, per il loro funzionamento, richiedono una connessione dati - sia Wi-Fi sia 4G/5G - sempre attiva. Si tratta, come si può vedere, di app ampiamente - giochi, social network, videochiamate, messagistica istantanea, mappe, navigatori, ecc. - che mettono a dura prova la vita della batteria.
Oltre ad essere una delle più scaricate e utilizzate, Facebook rientra nel novero di quelle app mortifere per la batteria del proprio smartphone. Anche in background, l'applicazione continua ad utilizzare la connettività dati per tenere aggiornata la bacheca, scaricando periodicamente tutti gli aggiornamenti. A ciò va poi aggiunto il normale utilizzo che se ne fa: tra scatti fotografici caricati negli album, geotagging e videochiamate, il consumo di energia può toccare vette altissime.
Mappe e navigatori
I servizi di cartografia digitale e i navigatori - diventati spesso e volentieri un'unica app - sono a dir poco deleteri per la vita della batteria. Tra modulo GPS, necessario per determinare la posizione dell'utente, e connettività wireless, necessaria per il download della mappe, la durata della carica è messa costantemente a dura prova. Tanto che, in poche decine di minuti, lo smartphone potrebbe scaricarsi completamente e spegnersi senza il benché minimo preavviso.
Camera
Non una semplice macchinetta fotografica. Le applicazioni fotografiche sono come dei piccoli Dracula per la batteria dello smartphone: tra servizi di geolocalizzazione, flash, filtri fotografici e modifiche varie, possono ridurre allo stremo la carica dello smartphone.
Meteo
Bello sapere, praticamente in diretta, come cambia il meteo sulla propria città o seguire le evoluzioni delle previsioni nella città in cui si passeranno le vacanze. Peccato che ad ogni aggiornamento, ad ogni cambio di località, una piccola percentuale della carica scompaia. Per restare aggiornate, infatti, le applicazioni meteo devono costantemente accedere alla connessione dati e al modulo GPS, così da poter dare informazioni precise e dettagliate all'utente. A discapito, purtroppo, della batteria.
Skype
Connessione dati, microfono, altoparlante e fotocamera. Un poker niente male quello messo a segno da Skype e dalle altre applicazioni per il VoIP. Come se non bastasse, Skype “succhia” energia anche quando non è in funzione: nel caso si lasciasse l'applicazione in funzione in background, questa continuerà a scaricare e inviare dati, non permettendo alla connessione dati di disattivarsi.
Il pedaggio in termini di energia richiesto da Twitter non è inferiore a quello degli altri social network. Anche la piattaforma cinguettante, infatti, mette a dura prova la durata della batteria, continuando a scaricare dati e aggiornare il feed dei tweet anche quando non è in funzione. In realtà si tratta di una funzionalità molto utile, permettendo di caricare più in fretta gli ultimi aggiornamenti postati dagli utenti che si seguono. Ciò, però, non potrà non avere ripercussioni sulla batteria.
Filotto, esattamente come Facebook. Chi è solito scattare foto con Instagram sa quanto questa applicazione fotografica sia esigente sotto il punto di vista energetico. Non solo la batteria viene messa a dura prova quando si scatta - cosa, come abbiamo visto, valida anche per le altre applicazioni del genere -, ma richiede un ulteriore sforzo per l'editing fotografico - l'applicazione dei vari filtri - e per caricare i propri scatti online. Ma non è finita qui: nel caso si decidesse di geotaggare le proprie fatiche fotografiche, il consumo di batteria è destinato a salire vertiginosamente.
Angry Birds e Candy Crush
I giochi gratuiti - come appunto Angry Birds o Candy Crush Saga - sono delle vere e proprie mine vaganti per la vita della batteria. E non tanto per particolari richieste dal punto di vista dell'hardware - raramente si tratta di applicazioni molto esigenti per l'accelerazione tridimensionale - ma a causa delle frequenti pubblicità pop-up che permettono di mantenere il gioco in versione gratuita. Affinché possano essere visualizzate, infatti, richiedono un costante accesso alla connessione dati, consumando più o meno lentamente la carica residua della batteria.
App di streaming
Tra quelle che pesano maggiormente sullo stato della batteria, le app dedicate allo streaming sono le più aggressive. Questo accade perché oltre a utilizzare in maniera costante internet e i servizi di rete, sfruttano massicciamente gli amplificatori o l'audio in generale in contemporanea, se si tratta di flussi video, anche lo schermo. Tra queste vi sono Spotify, Netflix o l’ormai immancabile YouTube.
Usandole in modo indiretto, al pari di un tramite per inviare suoni e immagini a device tra cui smart tv o schermi esterni, il consumo non è poi così limitato. Infatti, l’utilizzo ininterrotto del bluetooth o della connessione wi-fi non fanno altro che intaccare la percentuale dell’accumulatore a disposizione per compiere ogni tipo di operazione. A ciò, poi, si aggiungono le notifiche dei vari aggiornamenti del catalogo o altre informazioni che avvengono quando l’app è chiusa o in background.
Incontri e ricerca dell’anima gemella
Come le app meteo e i navigatori, una buona fetta di app che utilizzano la geolocalizzazione per offrire risultati più accurati gravano nettamente sulla durata dello smartphone. Le piattaforme di incontri che visualizzano profili mirati relativamente alla posizione dell’utilizzatore sono costantemente operative sull sfondo, a meno di non aver impostato sul proprio telefonino l'attività del GPS esclusivamente se l’app è in uso.
Al contrario, se si sceglie di tenere tali programmi sempre attivi, è possibile vedere diminuire la quantità di carica senza alcun motivo, nonostante una gestione parsimoniosa del dispositivo. Tali feature sono molto comuni, offerte da siti tra cui Tinder, Badoo o Bumble che mostrano probabili “anime gemelle” nell’area in cui ci si trova; se poi ci aggiungiamo la messaggistica che necessita di un dialogo fisso tra il terminale e il server per intercettare nuove comunicazioni verso e da parte degli altri utilizzatori, meglio tenere a portata di mano il caricabatterie.
Trasporti privati
Bastano pochi dati: dove ci troviamo, luogo da raggiungere e, in una manciata di tap, una macchina è pronta a prenderci per trasportarci in qualsiasi zona della città laddove dobbiamo andare. Questa immediatezza, però, si paga, soprattutto in termini di batteria. Ecco perché le applicazioni per il trasporto privato, se non gestite con cura, possono lasciarci a piedi dal punto di vista del consumo energetico.
Diventa fondamentale limitare l'uso al momento del bisogno, ricordandoci di eliminarle se attive in background una volta assolta la loro funzione. Con una combinazione di dispendio dovuto al display e ai servizi di localizzazione geografica, potrebbero rivelarsi una vera e propria arma a doppio taglio, in particolare nei momenti in cui il telefono non è al massimo della potenza.