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La storia di LG

Dalla chimica a smartphone e smart TV passando per la plastica. In questi tre passaggi è racchiusa per intero la storia di LG

LG

Rispetto a molte altre aziende del sud-est asiatico, ha una storia che affonda le proprie radici negli anni immediatamente successivi alla seconda guerra mondiale. Una storia fatta di successi e record, di innovazioni e grandi prodotti (Smart TV e smartphone su tutti). Oggi LG è una delle più grandi aziende al mondo con un fatturato che nel 2020 ha registrato oltre 56 miliardi di dollari di ricavi dal solo comparto elettronica

Gli inizi

storia lgLG nasce nel 1947 in Corea del Sud ad opera di Koo In-Hwoi con il nome di Lak-Hui (pronunciato come la parola inglese lucky, fortuna) Chemical Industrial Corporation. Ben presto la creatura di Koo si affermò come la prima società del settore chimico sudcoreano e, a inizio anni '50, divenne la prima azienda coreana ad entrare nel nascente settore della plastica. Da qui alla produzione di dispositivi elettronici il passo fu veramente breve. A metà anni '50 la Lak-Hui introdusse sul mercato sudcoreano la prima radio prodotta interamente sul territorio nazionale e nel 1958 venne fondato il marchio GoldStar, antenato di quella che oggi si chiama LG Electronics.

Gli anni della stella d'oro

storia di lgIl campo d'azione della neonata GoldStar era piuttosto ampio: mentre la compagnia madre continuava a investire nel settore chimico, la consociata si occupava della produzione di radio, televisori, frigoriferi, condizionatori e lavatrici.

La produzione e la commercializzazione di questi prodotti, però, rimase limitata la mercato coreano e del sud-est asiatico, sino a metà anni '90, quando dalla fusione della Lak-Hui e della GoldStar nacque la LG.

Dalla riorganizzazione societaria nacquero cinque comparti produttivi: la LG Chemical, la LG Electronics, la LG Display, la LG Telecom e Zenith.

La storia di LG Electronics

storia lg electronicsNel 1997 la neonata LG Electronics muove i primi passi nei mercati occidentali, ottenendo diverse certificazioni di operatività negli Stati Uniti e Europa. Nel 1998 presenta il primo televisore al plasma da 60 pollici del mondo, mentre negli anni successivi inizia ad esportare notevoli quantitativi di telefonini oltreoceano.

Nel 2001 arriva il momento dello sbarco in Europa: LG inizia ad esportare i primi dispositivi GSM in Italia e Russia (oltre ad espandersi sul mercato asiatico, iniziando le esportazioni anche in Indonesia), che fungeranno da vero e proprio banco di prova per l'intero mercato del Vecchio Continente. 

Le vendite sono così soddisfacenti che nel 2003 è il turno del Regno Unito e altre nazioni europee. I prodotti del marchio coreano conquistano sempre più consumatori e nel 2005 LG balza direttamente al quarto posto della classifica dei maggiori produttori mondiali di telefonini e smartphone. In questo stesso anno, LG entra a far parte della prestigiosa graduatoria Top 100 global brand.

La rapida ascesa

storia di lgCon l'inizio del nuovo millennio, LG inizia a scalare le posizioni delle graduatorie mondiali tra i produttori di smartphone e di televisori (sia smart TV sia televisori "non intelligenti). Tra il 2010 e il 2013 la società coreana vive il suo momento d'oro: in questo periodo risulta essere il terzo produttore mondiale di smartphone (alle spalle di Samsung e Apple) e il secondo nel campo dei televisori. Un'ascesa molto rapida, insomma, che ha fatto pensare più di qualche analista che LG potesse in qualche modo impensierire Apple e Samsung e arrivare a insidiare le posizioni di testa tra i produttori di smartphone. 

Le cose, però, sono andate diversamente: alcune scelte commerciali non esattamente azzeccate, il mancato successo di modelli top di gamma (come lo LG G5, ad esempio) e l'arrivo sul mercato di produttori cinesi (vedi Huawei) ha fatto sì che l'azienda sudcoreana perdesse il suo hype. Da aggiungere: LG, l’addio agli smartphone Dopo aver subito gravi perdite nel segmento di settore dedicato alla telefonica, ad aprile 2021 LG ha deciso di chiudere definitivamente i battenti del settore dedicato agli smartphone. Con oltre 3,7 miliardi di euro di perdite operative, accumulate nei sei anni precedenti, l’azienda ha deciso di interrompere la discesa tirando definitivamente i remi in barca per dedicarsi alle operazioni negli altri settori in cui è stata finora vista tra i protagonisti.

Nonostante fossero diversi i progetti in cantiere per l’azienda, la decisione finale è stata quella di mettere un punto per evitare eventuali ripercussioni sull’intero brand dedicato ai prodotti elettronici di consumo. A gravare ancora di più su una situazione già difficile a causa del rosso, è stata anche la carenza di processori che non ha consentito di spingere in maniera decisa sull’acceleratore in un momento così difficile come quello scatenato dalla pandemia che, a partire dai primi mesi del 2020, ha colpito l’intero pianeta.

Difficoltà nel reperire la componentistica e, di conseguenza, impossibilità di lanciare sul mercato nuovi modelli, ha definitivamente dato il colpo di grazia alla divisione più in difficoltà dell’azienda.

Come i propri competitor, anche la casa di produzione sudcoreana ha dovuto rivedere i propri piani di business, ripensando completamente le tabelle di marcia per i lanci dei dispositivi in progetto. A nulla è però valso il periodo di pausa, in cui la presentazione al CES 2021 del primo pieghevole dell’azienda aveva fatto ben sperare in una ripresa con un modello dal ridimensionamento dello schermo completamente unico: un dispositivo dal display arrotolabile, primo del suo genere.

I piani sono andati inevitabilmente in maniera differente. Con una presenza sul mercato pari a uno striminzito 2% - anche davanti i risultati portati a casa in passato - e perdite di miliardi, LG ha preferito abbandonare la produzione dei telefonini. Come spiegato però dalla stessa azienda, lo stretto rapporto con il mondo del mobile non viene del tutto abbandonato. Infatti, tecnologie fondanti del settore (come il 5G, una su tutte, e il suo futuro) che potrebbero essere applicate ad altre aree di interesse, continueranno a essere sviluppate.

L'idea di base in casa LG è quello di trovare nuove applicazioni in altrettanti settori.

Tra questi, come citati da LG stessa, l’azienda punterà alla produzione di componenti per i veicoli elettrici, sistemi connessi e smart home, robotica e intelligenza artificiale, così come piattaforme e servizi che, nel tempo, continueranno a tenere alto il marchio LG.

A cura di Cultur-e
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