Ogni 4-5 anni siamo oramai abituati a vedere sul mercato una nuova generazione di console. Il mercato è oramai dominato da tre grandi aziende: Sony con la PlayStation, Microsoft con la Xbox e Nintendo con la Switch e le varie versioni del Nintendo DS. Ma non è sempre stato così. La storia della console affonda le sue radici addirittura nel 1968 quando Ralph Baer realizzò Brown Box, il primo prototipo di console. Dopo quattro anni di sviluppo la Brown Box prese il nome di Magnavox Odyssey, considerata da tutti la prima vera e propria console lanciata sul mercato.
Con il passare degli anni, grazie all'evoluzione tecnologica, le console hanno cambiato forma e offerto uno spettacolo sempre più "reale". Lo sviluppo dei videogame per PlayStation 4 Pro e Xbox One X (le due console più recenti) tiene occupate le software house per diversi anni: ogni minimo dettaglio deve essere realizzato al meglio. Ma non è sempre stato così. I videogiochi delle console degli anni '90 presentavano una grafica che potremo definire quasi preistorica in confronto a quella attuale. Ma erano differenti anche le tecnologie a disposizione. Il salto di qualità è stato effettuato alla metà degli anni '90 quando Sony lanciò sul mercato il primo modello di PlayStation.
Il mondo delle console è stato quasi sempre ad appannaggio degli Stati Uniti e del Giappone. Sono loro due le nazioni con la maggior tradizione nel settore. Negli Stati Uniti è stato realizzato il primo esemplare di console, mentre dal Giappone sono arrivate le novità più interessanti. Sega e Nintendo condividono le stesse basi culturali che hanno permesso alle due aziende di affermarsi su base internazionale. Ecco la storia delle console, dalla generazione zero fino alle ultime console lanciate sul mercato.
Generazione 0
Il punto di partenza della storia delle console è una scatolina marrone. Esattamente come accadde per il primo computer Apple, realizzato nel garage di casa dai giovanissimi Steve Jobs e Steve Wozniak, anche la prima console aveva un case realizzato interamente in legno. Si chiamava Brown Box (scatola marrone, per l'appunto) ed era stata progettata e realizzata nel 1968 da Ralph H. Baer, da tutti conosciuto come il papà dei videogame. La particolarità di questa console è che poteva essere collegata con qualsiasi tipologia di televisore, un risultato straordinario per l'epoca. La console era dotata di 6 semplicissimi giochi: ping pong, pallavolo, tennis, pallamano, uno sparatutto futuristico e un gioco d'inseguimento.
Generazione 1
La prima generazione di console propriamente dette risale agi inizi degli anni '70. L'ideatore di questo nuovo modello è ancora Baer che, invece di continuare a costruire console di legno, optò per la più malleabile plastica. Il nome con il quale Baer battezzò la sua nuova creatura fu Magnavox Odyssey. All'inizio non ebbe un grande successo, ma la situazione migliorò quando sbarcò sul mercato Pong, un videogame che si attavava con una moneta (molto simile a quelli presenti all'interno delle sale gioco) sviluppato da Nolan Bushnell (futuro fondatore di Atari). Magnavox riuscì a cogliere la palla al balzo, vendendo tutte le scorte di magazzino di Odyssey e realizzando, nel giro di un anno o poco più, altri due modelli: l'Odyssey 100 e l'Odyssey 200.
Generazione 2
Queste due console spianarono la strada alle piattaforme da gioco di seconda generazione. E soprattutto spinsero Atari dentro questo mercato che diveniva sempre più ricco. Dopo aver presentato la versione casalinga di pong (una piccolissima console dotata di due controller, per muovere su e giù le barre respingenti) ed altre console mono-gioco, la casa statunitense presentò la Atari 2600 nel settembre 1977. Venduta ad un prezzo iniziale di 199 dollari, venne ritirata dal mercato solamente nel 1992 e ne furono venduti ben 30 milioni di esemplari.
Generazione 3
La terza generazione di console vede lo sbarco nel mercato mondiale delle console giapponesi. Nel 1983 Nintendo presentò in Giappone il Famicom (Family Computer), successivamente esportato negli Stati Uniti e in Europa con il nome di NES (Nintendo Entertainment System). Il NES è attualmente la console di gioco più venduta nel Nord America e Mario, eroe della serie Super Mario Bros., è tuttora l'icona mondiale dei videogame. A differenza delle console della generazione precedente, quelle di terza generazione erano dotate di una grafica ricchissima e ad altissima definizione (per gli standard di inizio anni '80, naturalmente) e un parco giochi dalle dimensioni spropositate. In quegli stessi anni, la giapponese Sega lanciò il Master System, la console antagonista per eccellenza del NES.
Generazione 4
Grazie al Mega Drive (lanciato nel 1988 in Giappone, un anno dopo negli Stati Uniti e un anno dopo ancora in Europa), la Sega riuscì a rosicchiare importanti quote di mercato ai rivali storici di Nintendo. La risposta di quest'ultima venne affidata al Super NES (rilanciato da Nintendo nel 2016 anche con un buon successo), lanciato sul mercato mondiale nel 1992. In questi anni si assiste anche all'incredibile successo del Game Boy, prima console portatile targata Nintendo e lanciato sul mercato nel 1990.
Generazione 5
Con l'approssimarsi al nuovo millennio, si scatenò una vera e propria corsa alla console. Le piattaforme da gioco casalinghe avevano raggiunto ormai un livello di notorietà pari solamente a quello dei computer desktop e il mercato era diventato così ricco che anche i big del mondo dell'elettronica decisero di fare il loro ingresso. Nel 1994 Sony presentò la PlayStation a cui seguì, a stretto giro di posta, il Sega Saturn. Anche in questo caso i riflessi di Nintendo non furono prontissimi e la console di quinta generazione della casa di Super Mario, il Nintendo 64, è datata 1996. Mentre Sega e Sony decisero di distribuire i loro giochi sotto forma di Compact Disc, Nintendo si affidò ancora alle cartucce di plastica tipiche del NES (anche se leggermente riviste), decisione che la casa giapponese pagherà pesantemente negli anni a venire.
Generazione 6
Sega tentò di sparigliare le carte sul tavolo giocando la carta Dreamcast. L'erede della Saturn era la prima console di sesta generazione e doveva riportare la Sega ai fasti di un tempo. Era il 1998 e il mercato delle console era nelle mani di Sony grazie al successo mondiale della Play Station. Il tentativo di Sega, tra le altre cose, venne vanificato dal lancio della PlayStation 2 nel 2000. La nuova console della Sony era quanto di più potente e innovativo si fosse mai visto nel campo delle console da gioco e, in meno di un anno, riuscì a vendere la bellezza di 150 milioni di dispositivi. Un successo nemmeno lontanamente scalfito dal lancio del Nintendo GameCube nel settembre 2001.
Leggermente più preoccupante (per Sony, naturalmente) fu lo sbarco della Microsoft, che con il lancio della Xbox tentava di riportare un'azienda statunitense in vetta al mercato mondiale delle vendite di console. La console di Redmond venne presentata nel novembre 2001 e rappresentò, da subito, un pericolo per il dominio Sony.
Generazione 7
L'avvento della settima generazione segna il ritorno in grande stile di Nintendo. La casa giapponese, stretta nella morsa Sony-Microsoft, decide di cambiare totalmente strategia. Invece di presentare dispositivi sempre più potenti, gioca la carta del divertimento e dell'intrattenimento per famiglie. Nintendo Wii, questo il nome della console lanciata nel dicembre 2006, era dotato di un innovativo sistema di rilevazione dei movimenti basato su sensori a raggi infrarossi che cambiava totalmente il modo in cui i videogamer interagivano con le piattaforme di gioco. Così, nonostante fosse inferiore sotto il punto di vista hardware, la Nintendo Wii riuscì a combattere ad armi pari con la PlayStation 3 (lanciata nello stesso periodo) e la Xbox 360 (lanciata nel novembre 2005). Anzi, per lungo tempo la console di Nintendo fu in testa alle classifiche per numero di dispositivi venduti.
Le console appartenenti a questa generazione sono caratterizzate da una grafica avanzatissima ed un'elevata potenza di calcolo, paragonabili ormai a quelle dei computer casalinghi. Sony, inoltre, introdusse anche il supporto ai dischi Blu-Ray.
Generazione 8
L'ottava generazionedi console è caratterizzata ancora una volta dal trio Sony-Microsoft-Nintendo. Ma rispetto alla generazione passata, questavolta ad avere la meglio è il duo Sony-Microsoft. La Nintendo Wii U, l'evoluzione del modello precedente, non ha avuto lo stesso successo e ha costretto l'azienda di Kyoto a concetrarsi sullo sviluppo di console portatili, tra cui i nuovi modelli di Nintendo DS. Per Microsoft e Sony, invece, è stato un vero e proprio successo. La PlayStation 4 e la Xbox One hanno venduto milioni di copie e permesso al mondo dei videogame di fare un grande passo in avanti, soprattutto sotto il punto di vista della grafica.
La nona generazione di console
Tra la fine del 2016 e la fine del 2017, Sony, Microsoft e Nintendo sono tornate di nuovo a sfidarsi a colpi di console. Sony ha presentato nel giro di un mese due nuovi dispositivi: il PlayStation VR, il primo visore dedicato esclusivamente al mondo dei videogame, e la PlayStation 4 Pro. Nintendo è tornata sul mercato con la Nintendo Switch, una console ibrida che ha ottenuto un successo inatteso, grazie anche ai videogame disponibili nei primi mesi. Microsoft, invece, ha giocato la carta della potenza. La Xbox One X è la console più potente al mondo e l'unica a supportare la risoluzione 4K nativa. Si tratta di quattro dispositivi abbastanza differenti tra di loro, ma che hanno avuto un buon successo soprattutto sotto il punto di vista delle vendite.
9 giugno 2013