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Arrivano gli UHDTV. L'invasione degli ultra-televisori che sconvolge il mondo delle TV OLED

Nel corso del CES 2013 hanno rubato il palcoscenico ai tanto decantati televisori 3D. Si tratta dei televisori a Ultra Alta Definizione (UHDTV), che si preparano a invadere il mercato, anche se non subito

Un televisore UHD nel padiglione Samsung del CES 2013

 

Sono stati loro i veri protagonisti del Consumer Electronics Show di quest’anno. Le diverse migliaia di visitatori che si sono aggirati per i padiglioni della fiera dell’elettronica di Las Vegas non hanno potuto fare a meno di imbattersi in un televisore ad Ultra Alta Definizione. Gli UHDTV (Ultra High Definition Television) hanno scalzato i televisori 3D dalla testa delle preferenze dei consumatori e, ben presto, inizieranno ad affollare gli scaffali delle maggiori catene di elettronica di consumo. Questi televisori, sfruttando la tecnologia OLED, riescono a offrire immagini così nitide e realistiche che ai telespettatori sembrerà di "vivere" all'interno della scena che stanno invece guardando.

 

 

La firma su quest’ultima dichiarazione è stata messa dalla NHK, la televisione pubblica giapponese che, assieme a BBC (il servizio pubblico del Regno Unito), Rai, ORF (servizio radiotelevisivo pubblico austriaco), SRG SSR (l’equivalente svizzero della nostra Rai), ARD (principale gruppo radiotelevisivo pubblico tedesco) e ZDF (televisione pubblica tedesca con sede a Magonza), ha contribuito allo sviluppo di questo nuovo standard televisivo. Secondo la NHK, che propone di chiamare questi nuovi televisori Super Hi-Vision, gli schermi Ultra HD offrono immagini così realistiche che gli spettatori penseranno di trovarsi sul luogo delle riprese e crederanno di poter toccare gli oggetti trasmessi sullo schermo. Sembra, insomma, che questi nuovi televisori possano offrire ai telespettatori un’esperienza visiva più realistica di quella offerta dai già “vetusti” televisori tridimensionali.

I televisori a ultra definizione sfruttano la tecnologia OLED per raggiungere il loro grado di definizione. Insomma, sono bene o male dei TV OLED di cui avevano già parlato in passato (link). Una OLED TV sfrutta dei polimeri organici stimolati elettricamente per formare le immagini trasmesse sullo schermo (sia del computer, che della tv che dello smartphone). A differenza dei normali televisori LCD a tecnologia led, gli OLED TV sono molto più sottili e, soprattutto, richiedono una quantitativo inferiore di energia elettrica per funzionare. Essendo realizzati utilizzando polimeri organici, è possibile realizzare anche schermi curvi, come quelli presentati da Samsung nel corso dell’ultimo CES.

 

Un televisone UHD della Samsung presentato nel corso dell'ultimo CES

 

Attualmente, esistono due differenti formati riconosciuti dallo standard UHDTV. Il primo è chiamato 4K e permette di visualizzare immagini con una risoluzione di 3840x2160, per un totale di 8.3 megapixel (ovvero 8 milioni circa di pixel). Ovvero esattamente quattro volte il numero di pixel totali di un televisore FullHD; da qui deriva quindi il nome di questo primo formato dello standard dell’Ultra alta definizione. Il secondo formato si chiama 8K e, data la spiegazione appena fornita, non ci vuole poi molto ad intuire perché. La risoluzione di questi pannelli è di 7680x4320 per un totale di 33 megapixel (33 milioni di pixel). Dati questi due formati, la Consumer Electronics Association ha stabilito nel febbraio del 2012 che un UHDTV deve avere un aspetto almeno 16:9 e una risoluzione minima di 3840x2160.

Il primo filmato UHDTV è stato presentato dalla NHK nel lontano 2005. Era un filmato di circa 20 minuti appena, ma molto importante: dimostrava l’effettiva possibilità di effettuare filmati a questa risoluzione. Piccola nota: il filmato occupava ben 3.5 TB (terabyte, ovvero 3.5 migliaia di gigabye). Il che vuol dire che per un film di circa 2 ore erano necessari più o meno 20 TB.

 

 

Dal 2005, fortunatamente, la tecnologia ha fatto passi da gigante e la tecnologia dietro gli UHDTV ne ha giovato non poco. Ed è soprattutto negli ultimi 15 mesi che sono stati registrati la maggior parte dei progressi. Messa da parte la tecnologia 3D, i televisori UHD hanno assorbito per intero le attenzioni (e le fatiche) dei maggiori produttori di televisori del mondo. Sono stati presentati nuovi modelli di televisori sia nel formato 4K che nel formato 8K, sono state migliorate le tecniche di ripresa e realizzato un primo sensore CMOS con definizione 8K che permette di registrare immagini a 33 megapixel. LA NHK realizza praticamente ogni mese delle prove di messa in onda di programmi registrati in 4K, mentre alcune piazze della Gran Bretagna hanno ospitato degli schermi giganti ad Ultra Alta Definizione che hanno trasmesso le immagini delle Olimpiadi di Londra. Insomma, come a cavallo tra il XIX e il XX secolo si sviluppò la cosiddetta corsa all’oro, nel mondo televisivo sembra sia appena partita la corsa all’Ultra Alta Definizione.

Com’era semplice immaginare, però, i prezzi dei primi UHDTV sono tutt’altro che popolari. I modelli presentati la scorsa settimana nella Sin City sono almeno a cinque cifre: un modello a 84 pollici presentato da Sony si aggira attorno ai 20.000 dollari, mentre per l’analogo modello della LG non bastano 25.000 dollari.

 

16 gennaio 2013

A cura di Cultur-e
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