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Il futuro delle password: le impronte digitali

Le impronte digitali potranno aumentare la sicurezza delle password, rendendo la vita più difficile ai cracker, sempre pronti a trafugare dati e informazioni importanti

Password sicure

La ricerca di nuovi metodi per la creazione di password sicure potrebbe essere ad un punto di svolta: le impronte digitali. Come spesso accade, la prima azienda a puntare fortemente sull'autentificazione biometrica è stata Apple che ha introdotto il lettore di impronte digitale nell'iPhone 5S. Il nuovo metodo di riconoscimento personale in poco tempo ha convinto gli utenti e le aziende di smartphone che hanno deciso di investire sul lettore biometrico per migliorare la sicurezza password.

Sono molti i vantaggi dell'autentificazione biometrica: il primo, e più ovvio, è la difficoltà di riprodurre e di rubare l'impronta digitale di una persona. Inoltre, mentre le password testuali che si utilizzano durante la registrazione ai siti web possono essere facilmente trafugate dagli hacker, le impronte digitali rimangono nella "memoria" dello scanner biometrico e i dati personali non sono diffusi nella Rete.  

 

impronta digitale

 

Nei prossimi anni sempre più aziende utilizzeranno le impronte digitali per permettere l'accesso ai propri servizi: dalle applicazioni di home-banking fino a Google Play Store e App Store.

Come funziona il lettore di impronte digitali

Il funzionamento di un lettore di impronte digitali è molto semplice: tramite lo scanner biometrico presente, solitamente, nel tasto Home del device mobile, viene acquisita un'immagine molto definita (con una risoluzione che può arrivare fino a 500dpi) degli strati sub-epidermici della pelle: se il software dello smartphone rileva dei punti in comune con la scansione dell'utente, darà il via libera all'utilizzo del dispositivo. Inoltre, per aumentare la sicurezza password, i dati dell'impronta digitale vengono criptati e salvati sulla memoria dello smartphone, per prevenire qualsiasi tipo di furto d'identità.

 

Samsung scanner impronta digitale

 

Livello di sicurezza superiore

Le impronte digitali hanno introdotto un nuovo standard per la sicurezza delle password: se negli ultimi anni in molti hanno provato a sperimentare nuovi metodi (diceware, emoji, passpharse), il lettore biometrico si è rivelato il più affidabile, anche se non privo di pecche. Come evidenziato nell'ultima conferenza Black Hat Security Conference che fa incontrare il mondo della sicurezza e quello degli hacker, i software sviluppati per Android e iOS per l'autentificazione delle impronte digitali  hanno mostrato alcune falle che facilitano il lavoro dei malintenzionati. Gli ultimi aggiornamenti del sistema operativo del robottino verde mirano a rendere più sicuro l'utilizzo delle impronte digitali anche per l'acquisto di applicazioni e musica sullo store online.

Una storia lunga un decennio

La prima azienda a sperimentare l'utilizzo delle impronte digitali non è stata Apple: già nel 2004 IBM tentò di includere uno scanner biometrico all'interno dei propri personal computer, ma con poca fortuna. Sette anni dopo Motorola tentò di riprodurre l'esperimento montando il lettore di impronte digitale su uno smartphone. I sensori sviluppati dalla società statunitense, però, non svolgevano un'analisi accurata e spesso era necessario aspettare qualche minuto prima di poter sbloccare il device. Con il TouchID la società di Cupertino è stata la prima a produrre uno scanner biometrico che abbina sicurezza e facilità d'uso. Infatti i sensori realizzati da AuthenTec, società acquistata da Apple per 360 milioni di dollari, e installati sul tasto home dello smartphone sfruttano un gesto semplicissimo: posizionare il dito sul bottone e aspettare che lo scanner biometrico faccia il suo lavoro.

 

Touch ID

 

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La morte annunciata delle password

L'autentificazione tramite impronte digitali potrebbe ben presto portare al pensionamento delle password. Se negli ultimi due anni sono stati tantissimi i furti d'identità online, nei prossimi anni la situazione potrebbe peggiorare con la scoperta di nuove tecnologie e con il proliferare della compravendita di dati personali nel mercato del Dark Web. Inoltre, anche le passphrase più complicate possono essere decifrate se salvate su qualche servizio di cloud storage o su una applicazione di password manager. Per questo motivo è necessario l'introduzione di nuovi metodi per la sicurezza password.

Il futuro

 

Impronta digitale 2

 

Samsung ha introdotto il proprio scanner biometrico sul Galaxy S6 ed è pronta a investire nei prossimi anni sulla tecnologia delle impronte digitali. Inoltre, in un futuro molto prossimo, molte delle azioni compiute sulla Rete necessiteranno di un'autentificazione tramite le impronte digitali: dall'acquisto sui siti di e-commerce, alle operazioni finanziarie tramite le applicazioni di home-banking fino al salvataggio di documenti sulle applicazioni di cloud storage.

A cura di Cultur-e
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