Non solo fitness tracker e applicazioni per il monitoraggio dei parametri vitali. Dopo la prima fase ha interessato soprattutto il fitness, il rapporto tra salute e tecnologia sta evolvendo e interesserà tutti i vari settori della medicina. Mai come in questi anni, la tecnologia sta vivendo un vero e proprio momento di fibrillazione: realtà virtuale, wearable, big data, nuovi sistemi che stanno cambiando e cambieranno in maniera sostanziale la nostra vita.
Anche la medicina sta iniziando a sfruttare queste nuove tecnologie per migliorare i servizi offerti al paziente nella speranza di trovare nuove miracolose cure contro mali incurabili. Ad esempio, lo studio dei big data potrebbe portare il settore a scoprire nuove tendenze anticipando l'insorgere dei problemi, mentre le stampanti 3D stanno rivelando tutta la loro potenzialità: alcuni ricercatori internazionali stanno iniziando a realizzare alcuni nefroni (una delle parti più importanti del rene) utilizzando la periferica 3D.
Stampanti 3D: l'ultima frontiera della medicina
Plantari su misura. L'ultima sfida della medicina è utilizzare le stampanti 3D per realizzare plantari e protesi che siano perfette per gli utenti. Negli Stati Uniti sono già nate alcune startup che grazie all'utilizzo di un software adatto, del sistema operativo mobile iOS e, logicamente, della stampante 3D stanno cercando di portare avanti questo nuovo settore. Il nuovo metodo utilizzato non solo è più efficiente ma anche più sicuro per i pazienti: infatti, la periferica 3D realizza protesi e plantari che si adattano perfettamente alle esigenze delle persone. Ma non sarà solamente il settore ortopedico a beneficiare delle innovazioni apportate dalle stampanti 3D, anche la nefrologia sta iniziando a sfruttare le stampanti 3D. Infatti, alcuni ricercatori dell'università di Harvard, hanno realizzato dei nefroni (la parte del rene che filtra il sangue e decide quali liquidi deve assorbire il corpo e quali invece deve espellere) utilizzando uno speciale tessuto sviluppato in laboratorio. I nefroni realizzati con la stampante 3D potrebbero dare un aiuto sostanzioso a tutte le persone che ogni giorno si sottopongono alla dialisi. Un altro gruppo di ricercatori, questa volta dell'università di Northwestern, hanno scoperto un nuovo tessuto iperelastico che permetterà di stampare alcuni parti ossee capaci di autogenerarsi.
Utilizzare i big data per prevenire l'insorgere di malattie
La panacea di tutti i mali. I big data, se utilizzati nella giusta maniera, sono uno strumento potentissimo nelle mani dei ricercatori. Infatti, analizzando i dataset è possibile capire i trend e prevenire l'insorgere di alcune malattie. Non è fantascienza e nemmeno la soluzione che risolverà tutti i problemi della medicina, ma un ottimo strumento che può dare un aiuto a medici e ricercatori. Sarà necessario realizzare un'infrastruttura nazionale che riesca a raccogliere i dati dai diversi ospedali, in modo che ogni medico possa analizzare autonomamente i dati.
I wearable saranno sempre più importanti
Solitamente per wearable si intende lo smartwatch o il fitness tracker. Ma non è così. In realtà sono decine e decine i dispositivi indossabili che ogni utente può indossare: una startup statunitense ha sviluppato un paio di tappi per le orecchie 2.0, oltre a cancellare i rumori provenienti dall'esterno, aiutano la persona a dormire attraverso una musica leggera che lo accompagnerà fino alla fase R.E.M. Per la salute, però, i wearable del futuro saranno sempre più importanti: infatti, saranno un'arma fondamentale per prevenire l'insorgere di qualche malattia. Già oggi molti dispositivi indossabili monitorano costantemente le funzioni vitali della persona, ma in futuro sarà totalmente diverso: se il wearable raccoglie qualche dato anomalo, lo invierà direttamente al medico curante. Inoltre, nei prossimi anni, i sensori per la raccolta di dati saranno raccolti non solo all'interno di smartphone e fitness tracker, ma saranno implementati anche nei gioielli. La medicina e il fitness saranno i veri protagonista del settore dei wearable.
La realtà virtuale
Non è fantascienza, ma realtà. La realtà virtuale sta iniziando a essere utilizzata anche nel campo delle medicina. Infatti i visori VR sono un valido supporto al lavoro di medici e infermieri soprattutto durante le operazioni: grazie a speciali applicazioni sarà possibile studiare la situazione prima dell'intervento in modo che non nascano complicazioni che possono mettere in pericolo la vita del paziente.