La programmazione è un gioco da ragazzi. Quando si pensa all'arte del coding solitamente si hanno in mente dei ragazzi di quaranta o cinquanta anni con un'esperienza ventennale nel settore. Persone che si sono formate all'università o autodidatte con la passione per l'informatica. Nei prossimi anni, però, il mondo sarà completamente diverso. La programmazione può essere insegnata fin dalla più tenera età grazie a dei giocattoli che obbligano i bambini a prendere dimestichezza con i linguaggi del coding e con le regole da seguire. Logicamente i bambini non creeranno dei software super complicati, ma i giocattoli "intelligenti" permettono di imparare a programmare o almeno di capire i meccanismi che ci sono dietro l'arte del coding.
A seconda dell'età del bambino sono disponibili diversi giocattoli per insegnare a programmare, dovranno essere i genitori a scegliere quello più adatto al proprio figlio. Si va dai giocattoli a forma di bruco dedicati ai bambini di quattro o cinque anni, fino ai dispositivi più elaborati che possono essere usati dagli adolescenti. La scelta è molto varia e tutto dipende da cosa si sta cercando e dalla disponibilità economica. Ecco i giocattoli per imparare a programmare.
Code-a-Pillar
La soluzione più semplice per insegnare a programmare ai bambini è Code-a-Pillar, un simpatico giocattolo della Fisher Price che permette di imparare le regole base del coding. Code-a-Pillar ha la forma di un bruco e i vari pezzi possono essere collegati tramite una porta USB. Ogni pezzo ha un colore differente e a seconda della disposizione scelta dai bambini il bruco effettuerà un movimento. Il giocattolo è dedicato ai bambini tra i tre e gli otto anni.
Kamibot
Tra i giocattoli da acquistare per insegnare la programmazione ai bambini trovano posto anche dei robot che faranno divertire anche i genitori. Kamibot è uno di questi. Realizzato da un'azienda sudcoreana, il giocattolo necessita di un po' più di esperienza con il mondo dell'informatica per essere utilizzato. Kamibot è dedicato ai bambini dagli 8 ai 17 anni. Il giocattolo può essere controllato tramite l'applicazione per smartphone e tablet: i bambini programmano l'azione e Kamibot la esegue. Inoltre, per personalizzare il proprio robot, sarà possibile stampare delle skin da incollare sul giocattolo.
Proto Max
Proto Max sembra un docile cagnolino, in realtà è un giocattolo pensato per insegnare la programmazione ai bambini. Realizzato da Hasbro, Proto Max può essere controllato tramite l'applicazione per smartphone e tablet e i bambini potranno scegliere quale azione far compiere al cane. Il tutto avviene tramite dei semplici "tap" sullo schermo: i bambini concatenano delle azioni e delle reazioni che il cane effettuerà. Il giocattolo può essere comandato anche attraverso la voce grazie al microfono presente al suo interno. I bambini potranno programmare anche il colore delle luci led presenti all'interno di Proto Max.
Play-i
Yana e Bo sono i due simpatici giocattoli che caratterizzano il progetto Play-i, lanciato su Kickstarter in cerca di fondi. Il funzionamento è molto simile ad altri giocattoli che abbiamo già visto: Yana e Bo possono essere comandati tramite l'applicazione per smartphone e tablet e il bambino dovrà imparare a programmare le loro azioni. Il funzionamento è semplificato grazie a un sistema drag-and-drop che permetterà ai bambini di concatenare le varie azioni. Il robottino è capace di superare gli ostacoli e di suonare alcune melodie tramite lo xilofono.
Cubetto
Cubetto è il progetto portato avanti dalla società inglese Prismo per insegnare ai bambini a programmare. Il funzionamento è abbastanza semplice: i bambini devono inserire dei cubetti di legno colorati all'interno di una scatola e a seconda della sequenza corrisponde a un determinato movimento. Grazie a Cubetto i bambini potranno capire l'importanza delle sequenze e di come poter cambiare le stringhe di codice a seconda delle proprie necessità. Il progetto era stato lanciato su Kickstarter e in pochissimo tempo ha raggiunto l'obiettivo minimo dei centomila dollari. Ora Cubetto è disponibile sul mercato e può essere acquistato da qualsiasi genitore per i propri bambini.
Curious Kit
Curious Kit è un giocattolo sui generis: può essere trasformato in venti dispositivi differenti grazie ai diversi pezzi presenti all'interno della scatola. I bambini potranno programmare le azioni attraverso il tablet o il computer. Curious Kit si trasforma in una macchina, permette di realizzare dei semafori e qualsiasi cosa verrà in mente al bambino.
Osmo Coding
L'azienda che ha realizzato Osmo lo definisce il Lego del coding. E il motivo è abbastanza semplice. Il giocattolo abbina dei mattoncini con l'iPad: i bambini dovranno legare i pezzi per far muovere i personaggi presenti nell'applicazione disponibile per il tablet di casa Apple. Il giocattolo è dedicato ai bambini tra i cinque e dodici anni e permette di scoprire i segreti della programmazione fin dalla più tenera età.