Il Project Glass può dirsi quasi concluso. I primi modelli di Google Glass sono già tra le mani degli sviluppatori (per 1.500 dollari) e presto potranno essere acquistati anche dai “comuni mortali”. Nell’attesa che questo momento arrivi, BigG ha chiesto agli utenti di Google Plus (ma l’iniziativa ha avuto successo anche su Twitter) cosa avrebbero fatto con gli occhiali a realtà aumentata di Mountain View: con l’hashtag #IfIHadGlasses ha permesso agli utenti di fantasticare sulle possibili applicazioni degli occhiali a realtà aumentata.
In attesa che qualche desiderata diventi realtà, ci sono moltissimi altri campi nei quali gli occhiali di BigG possono trovare applicazione immediata.
Uno di questi è la medicina. Sono molti gli esperti che profetizzano una prossima applicazione degli occhiali a realtà aumentata all’interno delle sale operatorie. I Google Glass saranno utilizzati per controllare in tempo reale i parametri vitali del paziente (pressione sanguigna, battito cardiaco, ecc.) e per trasmettere le immagini dell’operazione a un altro chirurgo distante anche migliaia di chilometri. Inoltre, gli occhiali di BigG potrebbero funzionare da telecamera, così da riprendere l’intervento e mostrarlo successivamente in classe a studenti di medicina.
L’istruzione è uno dei settori pronto a essere rivoluzionato dagli occhiali di Google. I professori, ad esempio, potrebbero migliorare l’esperienza di apprendimento dei loro studenti con l’aiuto della realtà aumentata. Se l’argomento dibattuto nel corso di una lezione universitaria dovesse uscire “fuori tema” rispetto al materiale fornito dal docente, questo potrebbe cercare nuove informazioni su Internet e, in pochi istanti, condividerle con i suoi studenti. Non solo. L’uso in classe dei Google Glass sarà portatore di notevoli vantaggi proprio per gli studenti, che potrebbero registrare spezzoni di lezione invece di prendere appunti; seguire le lezioni anche da casa, riuscendo ad interagire ugualmente con il docente e avere accesso immediato alla bibliografia del corso, anche durante le lezioni.
Gli occhiali, inoltre, troveranno applicazione pratica nelle scuole professionali, dove gli studenti potrebbero guardare dei video-tutorial mentre imparano a tornire un pezzo di alluminio o a riparare un laptop.
I Google Glass saranno utilizzati anche per aiutare persone con disabilità fisiche, auditive e visuali. Gli ipovedenti, ad esempio, troveranno molto utile la funzione di navigazione a realtà aumentata, con indicazioni “passo-passo”. Allo stesso tempo, potrebbero essere utilizzati per “sbloccare” il potenziale di apprendimento di molti portatori di handicap.
Gli occhiali a realtà aumentata saranno anche la chiave di volta per rendere più semplice l’osservazione astronomica (amatoriale). Grazie al modulo GPS integrato, basterà alzare lo sguardo al cielo e aspettare pochi attimi per avere tutte le informazioni sulla porzione di cielo che si sta ammirando.
Anche l’archeologia e il turismo storico trarranno giovamento dalla realtà aumentata. Vecchie rovine o città abbandonate potrebbero tornare a nuova vita (virtuale) grazie a precise ricostruzioni tridimensionali proiettate sul piccolo LCD di cui sono dotati i Google Glass. Immaginate, ad esempio, di camminare per le strade romane di Pompei e di poter ammirare l’antica città romana al massimo del suo splendore. Affascinante, no?
Secondo il Financial Times Big G produrrà i project Glass nella Silicon Valley. Google starebbe collaborando con Foxconn per l'assemblaggio degli occhiali nello stabilimento di Santa Clara, in California.
La decisione di Google rappresenta una spinta per il presidente americano Barack Obama che, nel discorso sullo 'Stato dell' Unione', ha assicurato che la ''prossima rivoluzione manifatturiera sarà "Made in America''.
Mountain View ha fatto sapere che gli sviluppatori metteranno con molta probabilità mano ai Google Glass - nell'edizione Explorer preordinata per 1500 dollari - entro la fine di maggio.
Intanto, continua la discussione sulla privacy riguardante gli occhiali, con un elenco in aumento di luoghi che pensano di proibire l'uso dei Glass al loro interno. L'ultimo censore è uno strip club di Las Vegas che ha già annunciato che inviterà i propri ospiti a lasciare all'ingresso i Google Glass e altri tradizionali dispositivi per filmare o fotografare.
23 marzo 2013 (aggiornato l'11 aprile)