La tendenza è ormai acclarata. Il mondo dell'informatica così come lo abbiamo conosciuto nel ventennio a cavallo tra vecchio e nuovo millennio (tra il 1990 e il 2010 per intendersi) è finito. Smartphone e tablet sempre più potenti, dotati di maggiori funzionalità e con un parco-applicazioni sempre più ampio hanno ormai preso il sopravvento su computer desktop e laptop.
Se ancora dovesse servire un prova, basta osservare il comportamento dei giganti dell'hi-tech, sempre più orientati verso il mondo mobile. Qualche settimana fa, ad esempio, Microsoft ha reso disponibile l'intero pacchetto Office per iPad. Una mossa per intercettare quella grossa fetta di utenti – in gran parte professionisti e manager – che utilizzano il tablet al posto del computer portatile. La risposta di Google non si è fatta attendere ed è necessaria una veloce visita al Play Store per capire di cosa si tratta.
Google Documenti e Google Fogli
Lo scorso 30 aprile, con un post sul blog ufficiale della società, Google ha dato il là al rilascio delle applicazioni standalone per Google Fogli e Google Documenti, rispettivamente gli alter ego di Excel e Word. Sia gli utenti Android, sia gli utenti iOS potranno scaricare le due applicazioni dai rispettivi store e iniziare a utilizzarle per modificare documenti o fogli di lavoro senza dover forzatamente utilizzare Google Drive.
Come accennato, la scelta di Google di lanciare queste due nuove applicazioni (con Presentazioni in rampa di lancio) si inserisce nella “guerra” che si sta scatenando attorno ai pacchetti software per la produttività. In pochissimi giorni, infatti, Microsoft Office per iPad aveva scalato le posizioni della classifica per download nell'App Store, costringendo gli avversari a correre ai ripari.
Una rapida occhiata
Analizzando molto velocemente le due applicazioni, si può notare come sia cambiato poco o nulla rispetto alle versioni precedentemente incluse in Google Drive. Identiche l'interfaccia grafica e gran parte delle funzioni di Documenti e Fogli, anche se ci sono alcune novità non di poco conto. Ora, ad esempio, sarà possibile modificare i propri file anche se non si è connessi alla Rete – cosa impossibile sino a pochi giorni fa – e successivamente sincronizzare le modifiche online. Inoltre, gli utenti potranno proteggere i loro documenti di testo o fogli di lavoro con password create appositamente.
Un passo in avanti rispetto a Microsfot Office per iPad, che permette agli utenti solamente di visualizzare e stampare documenti o fogli di lavoro.
Cambio in corsa
Google, però, sembra abbia voluto “strafare” in questa occasione. Come avranno già notato gli utenti iOS – e ben presto noteranno anche gli utenti Android – l'ultimo aggiornamento di Google Drive rimuove alcune delle funzionalità precedentemente presenti. Una su tutte: gli utenti non potranno più modificare i documenti e i fogli di lavoro salvati sul cloud made in Mountain View.
Quando si tenterà di modificare un file accedendo direttamente da Drive, verrà chiesto di scaricare una delle due applicazioni. Una volta effettuato il download l'esperienza utente non cambia: sia l'interfaccia grafica, sia le varie funzionalità di Documenti e Fogli sono le stesse che si trovavano in precedenza nella versione versione online.
Le ragioni del cambio
Quale, ci si potrebbe chiedere, la ratio che ha spinto il gigante di Mountain View a scorporare la funzione di modifica da Google Drive? Semplice: la necessità di semplificare l'applicazione cloud, divenuta con il tempo un coacervo di funzioni. Drive si trasformerà in una “normale” applicazione cloud, grazie alla quale salvare e gestire documenti e altri file sulla nuvola. Dall'altro lato della barricata, invece, ci saranno Documenti, Fogli e (ben presto) Presentazioni cui sarà affidato il compito di combattere ad armi pari con i pacchetti di produttività di Microsoft e Apple. Ma questa è un'altra storia.
4 maggio 2014