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Citizen science, i migliori progetti per contribuire alla ricerca scientifica

La ricerca scientifica non è fatta solo di grandi centri di ricerca e scienziati. Anche gli appassionati possono dare il loro contributo. Ecco come

EyeWire

La scienza non si fa solo nei laboratori di ricerca. E, soprattutto, a farla, non sono solo scienziati dotati di un dottorato di ricerca o di chissà quale altro titolo accademico. Grazie alla proliferazione di applicazioni per smartphone e tablet e alla crescita costante i piattaforme di crowdsourcing online, anche semplici appassionati possono dare il loro contributo alla ricerca scientifica: magari attraverso la raccolta di dati, oppure mettendo semplicemente a disposizione le risorse inutilizzate dei propri dispositivi - computer desktop, laptop, Raspberry Pi, smartphone, tablet) , i cittadini possono dare un contributo fattivo all'avanzamento scientifico e tecnologico dell'umanità.

Il loro ruolo sarà tutt'altro che secondario: gli sicenziati-cittadini spenderanno ore su ore per passare al vaglio dati, organizzare resoconti e analizzare immagini. In questo modo libereranno risorse per gli scienziati - quelli “professionisti” - che, per mancanza di tempo o di finanziamenti, non sarebbero riusciti a scandagliare tutti i set di dati a loro disposizione.

Cos'è la citizen science

Quello appena descritto, seppur a grandi linee, è il fenomeno della citizen science. Traducibile in italiano come scienza dei cittadini, indica quel complesso di attività e progetti di ricerca scientifica condotti parzialmente o totalmente da scienziati non professionisti. In questo modo dei semplici appassionati di scienza aiutano la comunità scientifica internazionale a tracciare comete, identificare nuove specie animali e vegetali, dare nomi a proteine e studiarne la composizione chimica, studiare modelli climatici e molto altro ancora.

Alcuni progetti della citizen science sfruttano le potenzialità della Rete per segnalare, monitorare e catalogare specie biologiche di ogni tipo; altre ancora fanno affidamento sulle risorse computazionali non utilizzate da dispositivi domestici per portare avanti calcoli demandati solitamente a supercomputer.

Grid republic

Il grid computing è uno dei primi progetti di citizen science in assoluto. Il primo, probabilmente, a dimostrare l'efficacia e la bontà di questa pratica scientifica collaborativa. Il grid computing, in particolare, consiste nella creazione di una rete diffusa di calcolatori utilizzati per elaborare una gran mole di dati mediante l'utilizzo di una vasta quantità di risorse. Sfruttando questa particolare tecnica informatica, anche laboratori scientifici di piccole dimensioni e senza grandi risorse economiche, possono portare avanti l'analisi di grandi dataset dividendoli in tanti piccoli pacchetti e distribuendoli a una vasta rete (o griglia, grid in inglese) di collaboratori. Questi ultimi - solitamente semplici appassionati di scienza - mettono a disposizione risorse non utilizzate (di calcolo, come quelle del processore, della GPU o del SoC, ad esempio; di memoria, come lo spazio di archiviazione; di Rete, come la connessione al web) per portare avanti l'analisi dei dati relativi a diversi progetti di ricerca scientifica.

 

Grid Republic

 

Tutto ciò che dovranno fare è scaricare un client e scegliere i progetti con cui collaborare: sarà poi il programma a scaricare i pacchetti di dati, ad analizzarli in background e inviare al “cervellone centrale” i risultati dell'elaborazione. Grid Republic è un consorzio composto da oltre 50 progetti di grid computing, accomunati dagli stessi principi funzionali e dallo stesso client (BOINC, acronimo di Berkeley Open Infrastructure for Network Computing).

Tethys

 

Tethys

 

Impegnato nello studio e nella salvaguardia dei cetacei che abitano le acque del mediterraneo, il Tethys è un'organizzazione di ricerca scientifica no-profit attiva dai primi anni '90. Da tempo ha avviato due progetti di citizen science entrambi volti allo studio dei mammiferi del mare. Il primo, il Cetacean Sanctuary Porject, utilizza i citizen scientist per la raccolta dati sui cetacei che abitano i mari di Sardegna, Corsica, Luguria e costa meridionale della Francia. Gli appassionati trascorreranno una settimana a bordo di una nave, il motorsailer di 18 metri Pelagos, a fotografare esemplari delle varie specie di mammiferi acquatici che popolano il santuario per identificarli e creare un database con dati e foto su ognuno di loro. Il secondo, lo Ionian dolphin project, si svolge nelle acque dello Ionio greco e serve a studiare il comportamento di una colonia di delfini che da decenni abita quei mari.

Old Water

 

 

Lo studio delle condizioni climatiche dei secoli passati è fondamentale per riuscire a comprenderne lo sviluppo e provare a costruire modelli climatici il più possibile accurati. Fondamentali, in questa opera, i diari di bordo dei brigantini e delle navi commerciali del XVIII e XIX secolo, nei quali sono riportate, molto accuratamente, le condizioni meteorologiche dei giorni di viaggio.

 

 

Con il progetto Old water la comunità dei citizen scientist dà il suo contributo alla causa digitalizzando i dati riportati nei diari di bordo e mettendoli a disposizione dei meteorologi. Il funzionamento è semplice: ci si iscrive, si sceglie una nave su cui salire a bordo e si iniziano a spulciare i diari e trascrivere le cifre riportate. Una raccolta dati lunga e certosina, che permette di analizzare l'andamento del mutamento climatico e sfruttare questi risultati per la costruzione di modelli predittivi sempre più accurati.

Encyclopedia of life

 

 

All'intersezione tra ricerca scientifica e social network troviamo Encyclopedia of life, un progetto digitale che sfrutta i contenuti caricati dagli utenti sugli account Flickr, SoundCloud, YouTube e Vimeo dell'iniziativa per creare uno spettro più dettagliato sui quasi 2 milioni di specie di esseri viventi conosciute. Gli utenti caricano i contenuti multimediali sulle varie piattaforme social, aggiungendo titoli, tag e descrizioni: una volta all'interno del database, possono essere utilizzate dagli scienziati nella redazione di articoli scientifici o nella

SOHO comet hunting

 

SOHO comet hunting

 

Da quando il Solar and Heliospheric Observatory (SOHO) è stato creato dalla NASA, più del 95% delle 2.700 comete trovate sono state identificate da astronomi dilettanti. Non appena i dati in arrivo dal satellite vengono caricati online, gli appassionati di osservazione astrale scandagliano le profondità siderali alla ricerca di oggetti celesti non ancora identificati. Trovato, riportano coordinate e descrizione agli scienziati, che possono utilizzare i dati raccolti all'interno delle loro ricerche.

Galaxy Zoo

Lanciato nel 2007dall'Universitò di Oxford, Galaxy Zoo è dedicato agli ammassi di stelle, galassie e altri corpi celesti. Gli utenti sono chiamati a classificare le galassie in base alla loro forma, scegliendo tra ellissi e spirali di vario tipo. L'iniziativa ha avuto un gran successo sin dal primo giorno di lancio, quando vennero raccolte oltre 70.000 segnalazioni ogni ora. Grazie allo zoo siderale, oggi abbiamo una mappa più chiara e dettagliata dell'Universo che ci circonda.

Heatlh map

 

 

Sarà forse il timore di epidemia globale di Ebola, ma nelle ultime settimane i collaboratori di Health map sono aumentati in maniera esponenziale. In questo progetto, i citizen scientis sono chiamati a segnalare focolari di malattie infettive ed epidemali, per segnalarne le evoluzioni, gli sviluppi ed eventuali “degenerazioni”.

EyeWire

Aderendo a EyeWire, i citizen scientist forniranno il loro preziosissimo contributo per creare il connettoma umano, la mappa delle connessioni neuronali del cervello umano. Ideato nei laboratori di ricerca e sviluppo del MIT, EyeWire è un gioco nel quale gli appassionati di neurologia saranno chiamati a ricostruire le connessioni tra neurone e neurone a partire dai neuroni retinali. Come fosse un grande puzzle tridimensionale, gli utenti potranno sfruttare algoritmi di intelligenza artificiale per creare strutture il più possibile veritiere.

A cura di Cultur-e
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