Per lui, che da piccolo non aveva neanche l'energia elettrica in casa e per utilizzare computer doveva collegarli alla batteria dell'automobili, esser diventato un punto di riferimento dell'intera comunità web mondiale e un guru per chi di mestiere fa il social media manager è certamente motivo d'orgoglio. Nonostante la partenza con "handicap", la biografia di Ryan Holmes ci racconta la storia di uno degli imprenditori hi-tech di maggior successo della nostra epoca, capace di innovare e affermarsi in un settore complesso e in continuo mutamento come quello dei social network.
Infanzia e istruzione
Nato il 30 dicembre 1974 a Vernon, piccolo centro rurale del distretto della British Columbia in Canada, Ryan Holmes dimostra sin dai suoi primi anni di vita una certa predilezione verso l'informatica e i computer. Nonostante la sua abitazione non sia dotata di corrente elettrica, all'età di 9 anni (classe quinta della scuola primaria canadese) si aggiudica il primo premio in un concorso di programmazione a livello regionale, portando a casa un Apple IIc (il top di gamma dei personal computer nella prima metà degli Anni '80). Data l'assenza di un impianto di energia elettrica in casa, però, il computer venne modificato per poter essere alimentato da una batteria per automobili.
La passione per l'informatica è pari, però, a quella per l'imprenditoria e l'economia. Così, nonostante Bryan Holmes passi gran parte del suo tempo libero tra computer e programmazione, per il suo percorso accademico sceglie la Facoltà di Economia dell'University of Victoria a Vancouver (Canada). Un amore, però, mai sbocciato: già nel 1997 il futuro ideatore di Hootsuite mette da parte gli studi per diventare imprenditore a tempo pieno.
Una biografia da imprenditore seriale
Appena liceale, Ryan Holmes prova già la strada dell'imprenditoria. Poco più che sedicenne crea un campo per paintball in un terreno di sua proprietà vicino casa, ma le cose non vanno come sperato. Il papà di Hootsuite ci riprova nel 1997, dopo aver messo definitivamente da parte la vita da universitario: torna a Vernon e crea Growlies, una pizzeria molto apprezzata capace di diventare un franchising in quello stesso anno.
La passione di Holmes per l'informatica è troppo forte e nel 1999 non resiste all'ennesimo "richiamo". Cede le quote di Growlies e si trasferisce a Vancouver, dove inizia a lavorare per un'azienda locale attiva nel settore hi-tech e nel frattempo si dedica allo studio della grafica e del web design. A cavallo tra vecchio e nuovo millennio fonda Invoke Media, agenzia digitale e incubatore d'azienda che darà i natali a Hootsuite.
Complice la vertiginosa crescita dei social media, infatti, Ryan Holmes inizia a studiarne dinamiche e funzionamento, con l'obiettivo di creare un tool online capace di aiutare utenti e professionisti nella pubblicazione di aggiornamenti e nuovi post. Per velocizzare la nascita del tool, successivamente chiamato Hootsuite, Holmes impiega sette dei ventuno dipendenti di Invoke nello sviluppo della piattaforma. Nel 2008 il lavoro di "preparazione" può dirsi concluso e Ryan Holmes dà il via ai round di investimenti che gli consentiranno di racimolare la ragguardevole cifra di 200 milioni di dollari circa.
Nel giro di pochi anni Hootsuite diventa uno tra gli strumenti più apprezzati e utilizzati dai social media manager di tutto il mondo. Oggi conta un team di sviluppo composto da circa 300 persone e oltre 7 milioni di utenti sparsi ai quattro angoli della Terra.