Non è più il calcio dei nostri padri. È evidente che rispetto a trenta anni fa è cambiato tutto: il gioco è molto più veloce, sono migliorate le tecnologie di trasmissione e le televisioni dedicate allo sport raccontano il calcio ventiquattro ore al giorno sviscerando ogni suo aspetto. Ma il cambiamento non è legato solamente all'espetto televisivo, sono cambiati metodi d'allenamento e la tecnologia ha fatto il suo ingresso sul rettangolo verde. Dalla stagione 2015/2016 è stata introdotta la goal line technology che aiuta l'arbitro a decidere sui gol fantasma, mentre nel 2016 partiranno i primi esperimenti sulla moviola in campo, ma ci vorrà ancora qualche anno per vederla operativa.
La differenza non la fanno solamente i campioni, l'aspetto fisico sta assumendo sempre più importanza. I preparatori atletici analizzano i dati degli allenamenti per costruire delle tabelle di lavoro personalizzate a ogni calciatore. I big data hanno fatto il loro ingresso nel calcio dalla porta principale e coadiuvano l'allenatore nelle scelte tecniche. Sono molte le società che sono offrono i propri servizi alle società: l'azienda SAP è stata fondamentale per la vittoria della nazionale tedesca nel mondiale del Brasile del 2014.
Sports One, il super software sviluppato da SAP
I big data possono essere utilizzati in tanti settori diversi: il calcio e il miglioramento delle proprie capacità fisiche è solamente uno di questi. SAP, colosso tedesco specializzata nel fornire servizi per il business, ha deciso di investire pesantemente nel settore dello sport e dell'intrattenimento sviluppando un software che raccoglie e analizza i dati degli atleti. Con oltre cinquecento clienti in tutto il mondo proveniente dagli sport più disparati (basket, cricket, tennis, golf) ha da poco iniziato a collaborare anche con i maggior club del calcio mondiale. Bayern Monaco e la nazionale tedesca son ostati tra i primi a sperimentare i software della SAP e i risultati sono stati ottimi: la Germania, infatti, anche grazie all'aiuto dei dati, ha vinto l'edizione dei Mondiali disputata in Brasile nel 2014. L'ultima partnership, invece, è stata firmata con il City Football Group, la società che detiene le quote di maggioranza del Manchester City, New York City, Melbourne City e Yokohama Marinos.
Grazie alla miniaturizzazione dei dispositivi indossabili, raccogliere i dati delle performance non è stato mai così semplice: basta una semplice canotta o un activity tracker. Al momento, però, le leggi della FIFA, l'ente che governa il calcio mondiale, non permette l'utilizzo di wearable durante le partite ufficiali, quindi tutti i dati raccolti dalle società provengono dagli allenamenti quotidiani.
Sports One è il software sviluppato da SAP e che aiuta allenatori e i fisioterapisti nella preparazione del lavoro settimanale. I giocatori e lo staff hanno un accesso separato all'applicazione: ognuno potrà controllare i dati che più gli interessano e analizzarli per migliorare le performance. I calciatori potranno consultare i suggerimenti dell'allenatore e seguire una dieta personalizzata per entrare subito in forma. Gli allenatori, invece, potranno utilizzare i video messi a disposizione dal software per "scoutizzare" gli avversari e mandare i filmati ai propri difensori o attaccanti. La match analysis sta avendo un ruolo sempre più importante nel lavoro quotidiano dell'allenatore.
Goal-line technology
Il goal fantasma è sicuramente una delle azioni più difficili da valutare nel calcio moderno: la velocità dei palloni è cresciuta enormemente e per l'occhio umano non è facile capire se la linea della porta è stata superata dalla palla. Dalla stagione 2015/2016 è stata introdotta la goal-line technology che supporta l'arbitro nella scelta giusta da prendere nelle situazioni di gol-non gol. La tecnologia Occhio di falco già utilizzata in altri sport come il tennis, utilizza sette telecamere che triangolano il movimento della palla: le immagini sono spedite a un computer collegato alla porta, che le scannerizza e ricostruisce la posizione del pallone. Nel caso in cui abbia varcato completamente la linea porta, un messaggio avviserà l'arbitro di convalidare il gol.
I droni per l'allenamento
Il primo a utilizzare i droni in Serie A, nel 2013, è stato Delio Rossi, all'epoca allenatore della Sampdoria: i piccoli quadricotteri hanno portato una ventata di freschezza nei metodi di allenamento. Grazie alle riprese dall'alto, gli allenatori possono analizzare i movimenti dei giocatori e capire gli errori commessi. Durante le riunioni tattiche le immagini sono mostrate ai calciatori affinché ogni movimento venga compreso e applicato sul campo.
Wyscout: l'applicazione per scoprire i talenti
Una volta esistevano gli osservatori, oggi per scoprire i giovani talenti basta utilizzare Wyscout, un'applicazione sviluppata da un gruppo di ragazzi italiani che offre un database aggiornato quotidianamente su oltre 330.000 giocatori sparsi per tutto il mondo. Tutti i maggiori club del mondo hanno affidato la prima fase di scouting ai servizi dell'applicazione: per quasi tutti i giocatori è possibile monitorare le statistiche principali con alcuni KPI sulle performance e i video delle gare. Il costo varia a seconda dell'utilizzo: parte da un mino di 10 euro al mese fino ad oltre 1000 euro. In Italia sono tantissime le società che lo utilizzano, partendo dalla Juventus e Roma che ogni anno "scoutizzano" migliaia di giocatori.