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Android M, le dieci caratteristiche da conoscere

Molte le novità introdotte da Google per il suo sistema operativo mobile. Ecco quelle più interessanti

Android M

Tra le tante novità attese e presentante nel corso del Google I/O 2015 era, probabilmente, quella che destava maggiore curiosità nella community di sviluppatori ed esperti del settore seduti nella platea del Moscone Center di San Francisco. Android M, nuova realease del sistema operativo mobile di Google, è una sorta di secondo step verso la creazione di un ecosistema operativo all'interno del quale possano coesistere non solo smartphone e tablet, ma wearable device, dispositivi connessi all'Internet delle cose e finanche automobili. E se con Android 5.0 Lollipop la casa di Mountain View ha impreso questa nuova strada, il sistema operativo presentato il 27 e 28 maggio 2015 dovrebbe offrire agli sviluppatori una base più stabile – e con caratteristiche più avanzate – sulla quale costruire il futuro.

 

Android M

 

Permessi app

Una delle novità più attese – e tra le caratteristiche del nuovo sistema operativo del robottino verde che gli utenti apprezzeranno maggiormente – riguardava la gestione dei permessi delle app. Da tempo, ormai, si lamentava una scarsa attenzione alla privacy e ai dati personali causata anche da una gestione degli accessi ormai sorpassata. Con Android M il sistema di gestione si avvicina molto a quello già utilizzato da iOS: anziché concedere tutte le autorizzazioni in un solo colpo al momento dell'installazione, si dovranno accettare delle richieste specifiche quando l'applicazione ne avrà bisogno.

 

Permessi app

 

Se, ad esempio, si installa un nuovo navigatore sul proprio smartphone, l'utente dovrà concedere l'accesso alla rete dati e l'accesso alla posizione GPS con due autorizzazioni separate e nel momento in cui l'applicazione ne avrà effettivamente bisogno.

App predefinite

Chiunque ha avuto modo di utilizzare uno smartphone Android sa che, nel caso di conflittualità di due applicazioni, l'apertura di un file o un qualunque contenuto sarà piuttosto problematica. Infatti, a meno che non si opti inizialmente per l'una o per l'altra, verrà chiesto ogni volta quale delle applicazioni dovrà aprire e visualizzare il contenuto. Con Android M le cose dovrebbero cambiare: sarà il sistema operativo a verificare se un link dovrà aprirsi con il browser, con un'applicazione già installato o se si dovrà installarne una ex novo.

Now on Tap

L'evoluzione di Google Now è, per molti addetti ai lavori, il più grande e importante sviluppo che Big G ha presentato nel corso del Google I/O 2015. L'assistente virtuale della casa di Mountain View esce dal suo recinto per sconfinare, di fatto, in qualunque ambito operativo dello smartphone o del tablet. Now on Tap – questo il nome dato alla nuova funzionalità – fornirà assistenza e informazioni su qualunque applicazione o contenuto si stia visualizzando sul dispositivo.

 

Now on Tap

 

Se, ad esempio, si sta guardando un video su YouTube, sarà sufficiente tenere premuto il pulsante Home per ottenere maggiori informazioni sui protagonisti del video. Oppure, se in una conversazione si stanno cercando dei ristoranti per uscire a cena, sarà sufficiente ricorrere a Now on Tap per conoscere le migliori opzioni nelle vicinanze.

Pagamenti mobili

Da tempo si parlava di un sistema di pagamento mobile sviluppato da Google e alternativo ad Apple Pay. L'ufficialità arriva al Google I/O 2015. Google Pay sarà compatibile con tutti i dispositivi su cui gira almeno Android KitKat e permetterà di pagare sfruttando la Near field communication, mentre i dati delle carte di credito e delle carte fedeltà saranno al sicuro all'interno della memoria del dispositivo. Per rendere ancora più sicura la procedura di pagamento, Google Pay genererà per ogni pagamento un numero di carta diverso e virtuale: in questo modo le cifre originali non saranno mai esposte e l'utente avrà la certezza che nessuno potrà rubare i dati più importanti della sua carta di credito.

Supporto alle impronte digitali

 

Scansione delle impronte

 

Con Android M arriva anche il supporto alla scansione delle impronte digitali. La funzione biometrica, presente sui dispositivi mobili Apple dal 2013, si palesa sotto forma di API che gli sviluppatori potranno integrare nelle loro app, andando così ad arricchire le caratteristiche e le funzionalità di sicurezza dell'intero dispositivo. Se integrato in Google Pay, ad esempio, sarà sufficiente la scansione dell'impronta digitale per autorizzare il pagamento: in questo modo non ci sarà più bisogno (o quasi) di PIN e password per accedere ai propri account di qualunque genere.

Gestione della carica

L'anno scorso era stata la volta... del Project Volta. Quest'anno, invece, Google ha presentato Doze, nuova caratteristica che, nei piani di Big G, dovrebbe permettere una migliore gestione della carica residua della batteria. Sfruttando i sensori di movimento dello smartphone, Android M sarà in grado di valutare se il dispositivo sia (o possa essere) utilizzato o meno: in quest'ultimo caso, il sistema operativo disabiliterà alcune funzionalità dello smartphone o del tablet (come l'accesso ai dati in background, ad esempio) così da evitare di scaricare inutilmente la batteria.

 

Gestione della batteria

 

Gestione della RAM

Android M porta con sé anche una nuova gestione della RAM. Grazie alla nuova caratteristica, gli utenti potranno valutare le prestazioni di ogni singola app accedendo allo storico del consumo di RAM per ognuna di esse e fornendo una valutazione sul comportamento del dispositivo. Gli utenti potranno così riconoscere quali applicazioni sono più esigenti dal punto di vista della RAM e cercare delle contromisure adeguate.

Nuovo app drawer

Novità in arrivo anche per l'app drwaer, ovvero il menu tipico di Android che dà modo all'utente di ritrovare tutte le applicazioni installate sul proprio dispositivo. Le app continueranno ad essere organizzate alfabeticamente, ma la navigazione non sarà più laterale (da destra a sinistra e viceversa) ma verticale (dall'alto in basso e viceversa)

Backup automatico

Android M dovrebbe finalmente porre fine alle tribolazioni di tutti quegli utenti che, per un motivo o un altro, sono soliti cambiare dispositivo (o formattarlo) frequentemente. La nuova versione del sistema operativo, infatti, permetterà di effettuare il backup del dispositivo in automatico e salvare i dati di ogni singola app all'interno del proprio spazio Google Drive. Il backup del dispositivo avverrà ogni 24 ore (in modo che nessuna informazione andrà persa) e sarà caricata sulla nuvola solo dopo esser stata crittografata.

Supporto USB type-C

 

USB type-C

 

Android M offrir pieno supporto e compatibilità allo standard USB type-C. Ciò permetterà di aggiungere nuove caratteristiche ai dispositivi mobili, in grado di trasferire dati multimediali (audio e video in particolare) in maniera più veloce e sicura.

A cura di Cultur-e
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