Gli ultimi antenati conosciuti (nonché unici) sono le Connect Card, quelle periferiche informatiche dotate di una SIM estraibile che andavano inserite all’interno del pc da una porta apposita. Avevano la forma di una carta di credito, anche se erano un po’ più lunghe, e permettevano ai computer portatili di connettersi ad Internet tramite la linea mobile. Ma erano piuttosto scomode da portarsi in giro e, soprattutto, costavano parecchio. Per questo sono state costrette a cedere il passo alle cosiddette chiavette Internet.
Gli eredi delle Connect Card sono in tutto e per tutto identici a delle semplici pennette USB, almeno nella forma. Esattamente come le pen drive utilizzano le porte USB per comunicare con il computerperò, a differenza di quelle, non servono per immagazzinare datima a connettersi a Internet. In gergo tecnico, sia le Connect Card sia le chiavette internet, sono Broadband Mobile modem, ovvero modem che sfruttano la copertura della rete GSM e UMTS per permettere all’utente che le utilizza la connessione alla Rete di navigare. Grazie all’esistenza di diversi piani tariffari, le Internet Key oggi riescono ad adattarsi alle esigenze più disparate. I piani tariffari a consumo, ad esempio, si adattano alla perfezione a chi naviga raramente e per brevi periodi, mentre i piani che prevedono unicamente un tetto massimo di traffico mensile sono più adatti a chi ne fa un uso continuo. Le chiavette internet più moderne, sul piano delle prestazioni, hanno davvero poco da invidiare a qualsiasi tipo di connessione, garantendo ottime velocità in download e in upload.
Utili per chi è sempre in giro ma ha allo stesso tempo la necessità di connettersi a Internet - grazie alle dimensioni ridotte sono molto facili da trasportare e utilizzare - negli ultimi anni le Internet Key sono state “adottate” anche da quegli utenti le cui abitazioni non sono coperte dalla linea ADSL.
Oltre ad essere comode, le Internet Key sono anche molto performanti. Certo, molto dipende dalla tipologia di rete a cui ci connettiamo, ma in condizioni “ottimali”, le prestazioni di una chiavetta Internet possono essere superiori anche a quelle di una linea ADSL 7 Mega.
Le primissime chiavette Internet, lanciate sul mercato oltre un decennio fa, utilizzavano ancora la rete GSM per la connessione dati. Offrivano, quindi, sì delle connessioni digitali, ma con velocità che non superavano i 14.4 kbps. Con l’avvento della rete UMTS, invece, le prestazioni subiscono un notevole miglioramento con picchi teorici di 300 kbps in download. Ma la tecnologia fa costantemente passi da gigante, così dalla tecnologia 3G si passa alla cosiddetta tecnologia 3.5G.
Il primo passaggio evolutivo è rappresentato dal protocollo HSDPA (High Speed Downlink Packet Access), grazie al quale si può raggiungere teoricamente la velocità di 42 Mbit al secondo in download e 5,76 Mbit al secondo in upload. Tanto per fare un rapido confronto, le linee ADSL domestiche più diffuse sul territorio nazionale (la cosiddetta ADSL 7 mega) garantiscono, per l’appunto, una velocità teorica in download di 7 Mbit al secondo. Ma c’è addirittura una seconda fase evolutiva all’interno della tecnologia 3.5G ed è rappresentata dal protocollo HSPA+ o Evolved HSPA, dove HSPA sta per High Speed Packet Access, e garantisce velocità teoriche di 168 Mbit al secondo in download e 22 Mbit al secondo in upload. Come più volte ripetuto, sono velocità teoriche, dato che dipendono dalla potenza e dalla qualità del segnale e dalla “capacità” di ricezione della chiavetta utilizzata.
Gli step evolutivi, comunque, non sono finiti qui. Con la tecnologia LTE 4G (Long Term Evolution) i limiti per il download e l’upload sono stati spostati ulteriormente verso l’alto: 300 Mbit al secondo per il primo e 75.4 Mbit al secondo per il secondo. Una veloce comparazione anche qui: la velocità teoricamente raggiungibile attraverso una connessione via fibra ottica è di 100 Mbit al secondo, ovvero un terzo rispetto alla velocità massima ipoteticamente raggiungibile attraverso una connessione LTE.
Sul versante dei Broadband Mobile modem, invece, un ulteriore passo in avanti è rappresentato da quelle chiavette che integrano dei router wifi al loro interno. Non hanno bisogno di essere collegate al computer tramite la porta USB per garantire la connessione ad Internet, ma agiscono da veri e propri hotspot wifi, e possono pertanto essere utilizzate da due o più dispositivi contemporaneamente.