L'obiettivo, bisogna ammetterlo, è di quelli piuttosto ambiziosi: creare un prodotto che sia per i video a 360 gradi e per la realtà virtuale quello che le GoPro hanno rappresentato – e continuano a rappresentare – per l'universo delle action cam. Un'impresa che avrebbe spaventato i più, ma non Peter Adderton, imprenditore seriale e tra gli investitori più conosciuti nell'ambiente della Silicon Valley. Anche per questo motivo in molti ritengono che, alla fine, 360Fly sia un'idea vincente, di quelle capaci di cambiare il corso della storia (della tecnologia, ovviamente).
Video a 360 gradi
Da Google a Facebook, tutti i big del mondo dell'hi-tech sono in qualche modo interessati alla realizzazione di video a 360 gradi. Il social network, ad esempio, sta da tempo lavorando su una tecnologia che permetta di caricare filmati di questo genere direttamente sulla bacheca personale, mentre YouTube ha già aggiunto il supporto per video a 360 gradi nella sua applicazione Android e per Chrome. L'azienda di Mountain View, comunque, non si è limitata al solo aspetto software: nel frattempo ha dato vita al Jump project, un supporto ultratecnologico capace di ospitare fino a 16 GoPro contemporaneamente e montare i video risultati in un unico filmato.
La vita senza tagli
Con 360Fly sarà possibile ottenere risultati similari utilizzando un'unica fotocamera digitale appositamente progettata. Nata nei laboratori di robotica dell'università statunitense di Carnegie Mellon, 360Fly è una telecamera di forma sferica grande poco meno di una palla da tennis, dotata di un obiettivo con apertura da 2.4/f e capace di effettuare riprese in ogni direzione. I video risultanti avranno una risoluzione di 1504x1504 pixel con una frequenza di 30 frame al secondo. La batteria da 1600 mAh assicura fino a due ore di riprese continuative, mentre la connettività con lo smartphone (o computer) è assicurata dai moduli Wi-Fi e Bluetooth 4.0.
Come ogni action camera che si rispetti, inoltre, il dispositivo per video a 360 gradi è impermeabile sino a cinque metri (circa) di profondità. Il segreto di 360Fly, però, sta nell'angolo di ripresa: 240 gradi sul piano verticale, 360 gradi sul piano orizzontale. Insomma, l'action cam per una "vita senza tagli".
Editing al volo
Le riprese a tutto tondo, però, sono solo una parte dell'equazione. Per completarla, è necessario aggiungere degli strumenti per il video editing in grado di essere "al passo con i tempi". Così, nonostante 360Fly sia dotata anche di software per computer, gran parte delle modifiche potranno essere apportate direttamente dallo smartphone. Grazie alle app per piattaforma iOS e Android, gli utenti saranno in grado di scegliere le migliori angolazioni per i loro filmati direttamente dal loro telefonino e pubblicare i video a 360 gradi su Facebook, Twitter e gli altri profili social nel giro di pochissimi minuti.
L'applicazione, ovviamente, lavorerà su file ottimizzati per essere trattati dai dispositivi mobili: un algoritmo ad hoc si occuperà di dividerli in spezzoni "salienti" dai quali poi ricavare gli istanti più interessanti e realizzare un unico video a 360 gradi.
Con i piedi per terra
Il grande vantaggio di 360Fly rispetto alle altre action camera per video a 360 gradi, però, non è tanto nelle funzionalità quanto nel prezzo. Il dispositivo – al momento disponibile in preordine solo negli Stati Uniti – ha un costo di poco inferiore ai 400 dollari: un'inezia se confrontata con le migliaia di dollari necessari ad acquistare un supporto come quello realizzato da Google con il Jump project. Inoltre, non richiede supporti ultratecnologici per visualizzare i video a 360 gradi.
Per simulare la realtà virtuale, infatti, sarà sufficiente un Google Cardboard (un supporto di cartone per il visore per la realtà virtuale) e uno smartphone compatibile con il sistema. Una volta indossato, i video a 360 gradi girati con 360Fly potranno essere esplorati in tutta la loro estensione direttamente dalla piattaforma video della action camera o su YouTube.