Lo SPID fa parte di un progetto di transizione digitale e di innovazione tecnologica molto più vasto. Da anni infatti l’Italia è al lavoro per semplificare l’accesso al mondo della pubblica amministrazione, in modo tale da ridurre al minimo la necessità di spostamento fisico.
In tal senso, la creazione di un Sistema Pubblico per l’Identità Digitale rappresentava uno step semplicemente necessario: un passaggio obbligato in modo tale da garantire in maniera univoca l’identità di cittadini e/o imprese.
Non a caso, oggi la registrazione dello SPID mette l’utente nella condizione di avere delle credenziali definite spesso e volentieri come “pigliatutto”. Un nome utente e una password certificati, con cui diventa possibile accedere a tantissimi servizi differenti.
Imparare come fare lo SPID online permette di pagare multe, di visionare documenti, di scaricare certificazioni, ma anche di ricevere notifiche e/o aggiornamenti in tempo reale: da quelli relativi al pagamento del bollo a quelli dedicati a nuove iniziative statali.
A ciò si aggiunga che il sito www.spid.gov.it fornisce delle indicazioni molto chiare, pensate appositamente per insegnare come fare lo SPID da casa a tutti coloro che ancora non si siano messi al passo coi tempi. I siti ufficiali rappresentano infatti una fonte accreditata e autorevole. Consultarli dunque è decisamente più sicuro che affidarsi a una ricerca su Google del tipo: “richiedi SPID”.
- Cos’è lo SPID
- Come funziona lo SPID
- Cosa si può fare con lo SPID
- SPID registrazione: come fare lo SPID da casa
- Come accedere allo SPID e come annullarlo
- SPID per i minorenni, come si richiede e a cosa serve
- Come attivare SPID livello 2
- Come attivare SPID livello 3
- Come effettuare un pagamento con l'app IO
- SPID con Aruba, come ottenerlo
- Come recuperare SPID
- App IO, come funziona cosa si può fare
- Carta del docente, come funziona il bonus
- Come accedere a SPID
- Come annullare lo SPID
- Come attivare SPID con la tessere sanitaria
- SPID con Tim, come ottenerlo
- SPID con Namirial, come ottenerlo
- SPID con Poste Italiane, come ottenerlo
- SPID con Register, come ottenerlo
- SPID con Sielte, come ottenerlo
- Identità Digitale, cos’è
- 18app, cos'è come si ottiene cosa si può fare
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0. Cos’è lo SPID
L’acronimo SPID sta per “Sistema Pubblico di Identità Digitale” e rappresenta il principale sistema di accesso con identità digitale certificata del nostro paese: per quello che riguarda la pubblica amministrazione, ma anche per quello che riguarda diversi privati aderenti.
Lo SPID si è reso necessario col moltiplicarsi dei servizi online a disposizione del cittadino, che si trovava costretto a ricordare sempre più credenziali di accesso. L’idea alla base era dunque quella di creare un sistema semplice e normalizzato a livello italiano.
Si tratta di un sistema che si declina con tre differenti livelli di sicurezza delle proprie credenziali, in base al tipo di servizio richiesto. Per il resto, la procedura di registrazione è piuttosto intuitiva.
L’utente deve innanzitutto registrarsi presso un identity provider, ovvero un gestore dell’identità digitale tra quelli autorizzati dall’AgID (Agenzia per l’Italia Digitale): l’agenzia pubblica istituita dal governo Monti, che accredita e/o autorizza diverse attività in ambito digitale.
Per il resto, spesso è sufficiente effettuare una ricerca tipo “richiedi SPID” e seguire, passo dopo passo, le procedure indicate dal singolo gestore.
L’identità digitale SPID rientra all’interno dei sistemi definiti dal regolamento eIDAS dell’Unione Europea. L’acronimo eIDAS sta per “electronic IDentification, Authentication and trust Services” e fa riferimento al regolamento europeo per quanto concerne l’identificazione elettronica e i servizi fiduciari per transazioni elettroniche nel mercato europeo comune.
I lavori per la creazione del sistema SPID sono iniziati con una proposta parlamentare datata marzo del 2013. Tre anni dopo, più precisamente il 15 marzo del 2016, sono state rilasciate le prime identità digitali SPID.
Nel giro di pochi mesi, diverse amministrazioni pilota avrebbero aderito al sistema: da Agenzia delle Entrate a INPS, da INAIL all’ormai ex Equitalia. A queste si sarebbero, via via, aggiunti sia singoli comuni che intere regioni: Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lazio, Piemonte e così via.
Stando alla reportistica fornita dall’AgID, nel 20217.653 amministrazioni attive avevano aderito allo SPID, assieme a 39 fornitori di servizi privati e 9 gestori di identità digitale.
Piuttosto significativo anche il numero di persone che, ad oggi, ha aderito al Sistema Pubblico di Identità Digitale. Infatti, sempre secondo AgID, nel 2021 sono state registrate 21.966.299 identità SPID.
Ciò vuol dire che quasi un cittadino su due ormai si è adattato alla digitalizzazione nazionale, se si considera che il nostro paese conta poco più di 59,5 milioni di abitanti. Un ottimo risultato, visto che moltissime persone, fino a qualche tempo fa, non avevano idea di come fare lo SPID online.
Per altro i numeri di cui sopra sono destinati a crescere, viste le nuove politiche relative allo SPID per minorenni. A partire dal marzo 2022 infatti, AgID ha pubblicato delle nuove linee guida che forniscono indicazioni in merito all’utilizzo del Sistema Pubblico di Identità Digitale e ai servizi disponibili per cittadini a partire dai 5 anni di età.
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1. Come funziona lo SPID
Come già anticipato nel capoverso precedente, lo SPID è un codice univoco che permette ai cittadini e alle imprese di autenticare la propria identità digitale. Grazie allo SPID è quindi possibile accedere in maniera veloce e sicura a tutta una serie di servizi digitali della pubblica amministrazione e/o di enti privati selezionati.
Da un punto di vista pratico, una volta effettuata una registrazione dello SPID, il cittadino o l’impresa si trovano quindi in possesso di semplici credenziali di accesso: un nome utente e una password, simili in tutto e per tutto a quelli con cui si accede alla posta elettronica, piuttosto che alla propria piattaforma di streaming on demand preferita.
La differenza rispetto ad altri servizi, consiste nel fatto che l’identità digitale è certificata e tutelata da diversi livelli di sicurezza, che si attivano in base alla tipologia di accesso. Il primo livello si limita a chiedere un nome utente e una password.
Il secondo livello di sicurezza SPID permette invece di autenticare gli accessi attraverso l’invio di una one-time password: un codice temporaneo che può venire erogato all’utente tramite diverse modalità di invio.
Alcuni fornitori tendono a erogare la OTP (“One-Time Password”, ovvero “password valida per una volta”) attraverso un semplice SMS, che viene inviato a un numero di telefono registrato precedentemente. Altri invece la fanno visualizzare all’interno di app fornite direttamente dal gestore dell’identità digitale. In questo caso però è importante ricordare che l’utente, per visualizzare la sua OTP, avrà sempre e comunque bisogno di una connessione a Internet.
Infine, il terzo livello di sicurezza SPID prevede un ulteriore passaggio di verifica, che coinvolge addirittura un dispositivo fisico. In questo caso infatti il cittadino (o l’impresa), oltre a nome utente, password e codice temporaneo, potrebbe dover utilizzare un device in stile smart card per autenticare la propria utenza.
Esistono tre tipologie di credenziali SPID: quella per persone fisiche, quella per professionisti e ditte individuali, quella per persone giuridiche
Per registrare la propria identità digitale bisogna selezionare uno dei fornitori possibili e cercare un banner, un pulsante o un link che presenti una dicitura tipo “richiedi SPID”. Non tutti i fornitori forniscono tutti e tre i livelli di sicurezza esposti in precedenza.
A ciò si aggiunga che SPID supporta anche l’autenticazione unica SSO: un acronimo che sta per “single sign-on” e che, per l’appunto, viene generalmente tradotto con “autenticazione unica” o “identificazione unica”.
Come è facile intuire, l’autenticazione SSO permette all’utente di effettuare una sola autenticazione valida per accedere a diversi sistemi software e/o a diverse risorse informatiche a cui sia abilitato. Questa funzione però è attiva soltanto nel caso in cui l’utente utilizzi il primo livello di sicurezza.
Un altro aspetto importante da sottolineare quando si parla di SPID è quello relativo alle tipologie di credenziali. Anche perché, prima di imparare come fare lo SPID da casa, è fondamentale capire di quale tipo di credenziale si abbia effettivamente bisogno.
In tal senso, esistono tre macro-categorie di credenziali SPID a uso professionale: la prima è quella delle credenziali SPID a uso professionale di persone fisiche. La seconda è quella delle credenziali SPID per liberi professionisti e ditte individuali. La terza infine è quella delle credenziali SPID a uso professionale di persone giuridiche.
Le credenziali SPID per persone fisiche sono pensate per tutti coloro che svolgano un’attività professionale e che non siano dotati di una Partita IVA: si pensi, in tal senso, agli impiegati della pubblica amministrazione, ma anche ai dipendenti del settore privato. Le credenziali SPID per liberi professionisti e ditte individuali sono invece pensate per tutti i soggetti con Partita IVA.
Le credenziali SPID per persone giuridiche sono invece pensate per soggetti autorizzati ad agire per conto di persone giuridiche. Devono essere richieste esclusivamente dai rappresentanti legali delle società, che poi potranno richiedere delle credenziali aggiuntive, a uso professionale per altri soggetti autorizzati a operare per conto dell’azienda.
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2. Cosa si può fare con lo SPID
L’obiettivo dichiarato di SPID è quello di diventare una vera e propria “password pigliatutto”. Dunque, imparando come fare lo SPID online, l’utente sarà presto in grado di accedere alla stragrande maggioranza dei servizi messi a disposizione dalla pubblica amministrazione e/o dalle imprese private.
Non a caso, già ad oggi sono davvero tante le amministrazioni, le regioni e i comuni con cui è possibile interagire grazie allo SPID. Dicasi lo stesso per i servizi privati, con protagonisti eccellenti tra cui Lottomatica, Unico, eVoloweb, Infocert, Namiral, Acquirente e tanti altri ancora.
Alla lista di cui sopra vanno poi aggiunte le iniziative statali disponibili soltanto per i titolari di identità digitale certificata. Si pensi, in tal senso, al celebre reddito di cittadinanza: il sussidio istituito a partire dal gennaio 2019 durante il primo Governo Conte.
Ebbene, i cittadini hanno potuto fare richiesta del reddito di cittadinanza solo a fronte di una registrazione dello SPID: senza le credenziali certificate infatti non era possibile ricevere questa particolare forma di assistenzialismo condizionato.
Un altro esempio di iniziativa che ha permesso una crescita degli utenti SPID è rappresentato dal programma 18app: un’iniziativa che offre un bonus cultura ai neo diciottenni, da spendere in beni e servizi vari.
Il bonus di 18app corrisponde a 500 euro che possono essere utilizzati in musica, libri e abbonamenti a giornali o riviste; ma anche in corsi artistici, corsi di lingua straniera e, più in generale, biglietti per cinema, teatri, musei, parchi archeologici, concerti ed eventi vari.
Anche per richiedere il bonus 18app è necessario imparare come fare lo SPID online. Lo stesso discorso riguarda poi il bonus docenti: un altro contributo economico, sempre di 500 euro, destinato al personale scolastico.
E, ancora, lo SPID è stato l’unico strumento che ha permesso di richiedere il bonus baby sitter e il bonus vacanze, ma anche il cosiddetto “Cashback”: un’iniziativa che permetteva ai cittadini di recuperare il 10% di diverse spese effettuate attraverso carta di credito, carta di debito e bancomat.
Oggi lo SPID permette di accedere ai servizi delle principali realtà della pubblica amministrazione: l’Agenzia delle Entrate, l’ente pubblico assicurativo INAIL, l’ente previdenziale del sistema pensionistico INPS e via dicendo.
Non a caso le credenziali SPID possono essere utilizzate per accedere ad IO: l’applicazione mobile voluta dal Dipartimento per la Trasformazione Digitale per riunire i servizi delle diverse pubblica amministrazioni all’interno della medesima piattaforma.
La app IO viene quotidianamente utilizzata per gli scopi più disparati: è il canale attraverso cui accedere ai bonus e alle iniziative di cui sopra, ma permette anche di pagareelettronicamente bolli, multe, tasse ecc.
La app IO viene utilizzata per scaricare la Certificazione Verde Covid-19, anche nota col nome di Green Pass. Inoltre consente di ricevere molteplici notifiche specifiche: dall’emissione di nuovi documenti disponibili alle allerte da parte della Protezione Civile.
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3. SPID registrazione: come fare lo SPID da casa
Chiunque non sappia come fare lo SPID online deve innanzitutto segnarsi l’indirizzo www.spid.gov.it: il sito ufficiale del Sistema Pubblico di Identità Digitale. Qui infatti è possibile trovare tutte le informazioni relative a come fare lo SPID da casa: dalla richiesta fino all’accesso vero e proprio.
Fino a qualche tempo fa il requisito necessario per effettuare una registrazione per avere lo SPID era avere compiuto 18 anni di età. Detto questo, in data 3 marzo 2022 è stato certificato l’inizio di un nuovo periodo sperimentale che permetterà anche ai minori di ottenere un’identità digitale certificata.
Comunque, a prescindere dalla propria età, per richiedere lo SPID è necessario innanzitutto preparare quanto segue: un documento di riconoscimento valido in Italia, il proprio codice fiscale, un indirizzo email valido e un numero di cellulare. Senza questi dati non sarà infatti possibile portare a termine la registrazione.
Una volta inserite le informazioni di cui sopra, l’utente accede al registro degli identity provider: i fornitori e i gestori di identità digitale certificati e vigilati dalla stessa AgID. L’elenco di questi provider è in aggiornamento continuo, quindi il suggerimento è quello di fare riferimento sempre e soltanto alle informazioni interne al sito ufficiale www.spid.gov.it.
Detto questo, al momento della stesura di questo articolo gli identity provider disponibili erano nove: Tim, Register, Sielte, Poste Italiane, Namirial, Lepida, Intesa, InfoCert e Aruba. I diversi fornitori di credenziali SPID si distinguono in base a caratteristiche specifiche: ad esempio garantiscono un’identità digitale riconosciuta a livello italiano, europeo o addirittura in paesi extra UE.
I vari fornitori di identità digitale si distinguono in base a modalità di registrazione, costi e livelli di sicurezza differenti
Per il resto, scegliere un provider piuttosto che un altro potrebbe portare a disporre di diversi livelli di sicurezza. Allo stesso modo, la procedura di registrazione potrebbe svilupparsi in step differenti e potrebbe richiedere costi differenti.
Inoltre, soltanto alcuni dei fornitori garantiscono il RAO, ovvero il Registration Authority Officer: un incaricato alla verifica dell’identità personale di tutti gli utenti che vogliano dotarsi dell’identità digitale SPID.
Infine, i vari provider si distinguono in base alle varie modalità di riconoscimento messe a disposizione per ottenere l’assegnazione dello SPID. Si va infatti dal riconoscimento di persona a quello tramite webcam. E, ancora, si va dal riconoscimento con carta di identità elettronica CIE a quello con carta nazionale dei servizi CNS e a quello con firma digitale.
Proprio la fase di riconoscimento rappresenta il passaggio obbligatorio successivo alla scelta del proprio gestore di identità digitale. Superata questa fase, non resterà che aspettare la tempistica prevista dal singolo provider per ottenere le proprie credenziali SPID.
Una volta ottenuto l’accesso allo SPID, il suo utilizzo è sempre e comunque gratuito. Lo SPID è a disposizione degli italiani residenti all’estero, a patto che optino per un gestore contrassegnato dal simbolo dell’Unione Europea (UE) o da quello dei paesi extra UE (un globo).
I cittadini stranieri residenti in Italia non possono richiedere lo SPID utilizzando il permesso di soggiorno. Questo però può essere utilizzato per richiedere una carta di identità, con cui poi sarà possibile ottenere la propria identità digitale.
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4. Come accedere allo SPID e come annullarlo
La stragrande maggioranza delle ricerche a tema “identità digitale” si muove in due direzioni principali: la prima è quella del “richiedi SPID”, ovvero quella legata a tutte le pratiche necessarie per registrarsi.
La seconda è invece quella relativa a domande sull’accesso allo SPID, al suo utilizzo, alla possibilità di annullarlo in caso di bisogno. In tal senso la prima cosa da fare è fornire un chiarimento di concetto, legato al senso e al ruolo dello SPID.
Lo SPID infatti è un Sistema Pubblico di Identità Digitale che serve a certificare l’utente quando accede a servizi esterni. Dunque non si accede allo SPID in quanto tale. Piuttosto si accede a un qualunque servizio utilizzando le credenziali SPID.
Ad esempio, per accedere all’app dei servizi pubblici IO, di cui si è già parlato nei capoversi precedenti, è possibile utilizzare le proprie credenziali SPID. In questo caso l’app richiederà una procedura non troppo diversa da quella di registrazione iniziale.
L’utente infatti verrà chiamato a indicare il suo identity provider, ovvero il suo personale fornitore di identità digitale. Dopodiché dovrà inserire nome utente e password, per poi verificare queste informazioni in base al livello di sicurezza previsto. Ciò vuol dire che dovrebbe poter confermare le proprie operazioni attraverso un codice OTP o una smart card.
Detto questo, la app IO è pensata per rendere gli accessi semplici e veloci. Non a caso, una volta registrate le proprie informazioni, è possibile entrare molto piùrapidamente con il semplice utilizzo della propria impronta digitale. Il tutto, a patto che il proprio smartphone sia dotato della tecnologia necessaria a questo genere di riconoscimento.
Allo stesso tempo, non va mai dimenticato che il sistema SPID richiede una modifica della password ogni 180 giorni. Si tratta di una disposizione prevista dal Codice in materia di protezione dei dati personali: ciò vuol dire che, superati i 180 giorni, la propria vecchia password scade e diventa inutilizzabile.
Una volta capito come fare lo SPID online e come concludere correttamente le diverse fasi della registrazione dello SPID, non resta che scoprire quali siano le procedure da seguire in caso si vogliano annullare le proprie credenziali.
Anche in questo caso però, le indicazioni, le procedure e gli step potrebbero variare in base all’identity provider selezionato in fase di registrazione. In alcuni casi è possibile contattare un numero di telefono (spesso gratuito), per farsi assistere durante la fase di revoca. In altri ci sono dei moduli o dei form da compilare, mentre in altri ancora è possibile ricorrere a un’assistenza online.
La cosa importante da sottolineare in tal senso è che l’utente ha sempre la possibilità di revocare il proprio account SPID, ma non solo. Certi gestori infatti permettono anche di sospenderlo, per poi riattivarlo in un secondo momento.
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5. SPID per i minorenni, come si richiede e a cosa serve
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Il possesso dello SPID, diventato ormai fondamentale per accedere a tantissimi servizi digitali. Quando è stato introdotto in Italia, lo Spid era concepito esclusivamente per i maggiorenni. Le cose sono cambiate nel marzo del 2022, quando l’Agenzia per l’Italia Digitale ha condiviso delle linee guida che illustrano come richiedere lo Spid anche per i minorenni.
La prima distinzione fatta dall’AgID è tra i minorenni under 14 e over 14. Gli under 14 possono utilizzare lo Spid solo per accedere ad alcuni servizi online offerti dalla propria scuola. Per quanto riguarda gli over 14, possono utilizzare lo SPID anche per accedere all’Istituto Nazionale Previdenza Sociale, al proprio Fascicolo Sanitario Elettronico, oltre a verificare i punti sulla patente per ciclomotori, se in possesso.
Nonostante le modalità di utilizzo siano diverse, la richiesta dello SPID avviene per entrambi i gruppi allo stesso modo, ossia sotto la responsabilità di un genitore. I genitori dovranno fare richiesta dello SPID per i propri figli e potranno anche revocare singole autorizzazioni all’accesso di determinati servizi. Per accertarsi che il dichiarante sia effettivamente il genitore del minorenne, l’identity provider presso il quale l’utente decide di creare lo SPID deve verificare la genitorialità o il rapporto di tutela, analizzando la carta d’identità.
Una volta raggiunta la maggiore età, l’utente può mantenere la propria identità digitale o crearne una nuova, in ogni caso svincolata da quella del genitore
Per richiedere lo SPID per un minorenne, il genitore o chi ne fa le veci deve scegliere un identity provider e accedere con credenziali di secondo livello. Dovrà poi inserire i dati relativi al minorenne, comprensivi di nome, cognome, data di nascita e codice fiscale.
Dopo aver accettato le condizioni, l’IdP fornirà un codice genitore e un codice verifica, che il genitore deve necessariamente comunicare al minorenne. Infine, se over 14, l’utente dovrà dare anche il consenso al trattamento dei dati personali per la gestione dello SPID.
Una volta concluso l’iter, il gestore scelto invierà al genitore una comunicazione tramite email, dando un’effettiva conferma della creazione dell’identità digitale.
Ogni volta che un minorenne utilizza il proprio SPID, verrà inviata una notifica a conoscenza del genitore, che sarà così in grado di autorizzare o meno l’attività.
Per approfondimento: SPID per i minorenni, come si richiede e a cosa serve
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6. Come attivare SPID livello 2
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Oggi lo SPID (o Sistema Pubblico di Identità Digitale) consente di disporre di credenziali uniche e riconducibili in maniera univoca alla persona o all’azienda che le possiede, con cui accedere ai servizi telematici di amministrazioni, regioni e comuni, ma anche privati come Lottomatica, Unico, eVoloweb, Infocert, Namiral, Acquirente ecc.
Nello SPID l’identità digitale è certificata da tre diversi livelli di sicurezza che si differenziano per tipologia di accesso
Lo SPID livello 1 si limita a chiedere un nome utente e una password: è il più “semplice” da usare, ma anche il “meno consigliato” in termini di sicurezza. Il secondo livello di sicurezza SPID aggiunge l’invio di una OTP (one-time password): un codice monouso temporaneo generato mediante app, dispositivo dedicato oppure SMS.
Lo SPID livello 2 è quello più diffuso e rappresenta un ottimo compromesso tra sicurezza e semplicità
Il terzo livello di sicurezza SPID prevede un ulteriore passaggio di verifica, che coinvolge un dispositivo fisico in stile smart card. Si tratta del sistema di autenticazione più sicuro ma è impiegato soprattutto dalle aziende.
Per ottenere lo SPID livello 2: scegliere uno degli identity provider tra quelli accreditati dal Governo, registrarsi sul sito Web del gestore ed effettuare la verifica della identità. Ultimata registrazione e verifica dei dati personali, l’ente certificatore analizzerà la richiesta e, in caso di esito positivo, spiegherà come abilitare lo SPID livello 2.
Il costo della procedura di verifica della identità varia in base all’identity provider e al sistema scelto
Salvo eccezioni, tutti i metodi di verifica online (TS-CNS/CIE, CIE 3,0, firma digitale e registrazione del video) sono gratuiti; la validazione che coinvolge un operatore umano (tramite Webcam, di persona o a domicilio) può prevedere un costo aggiuntivo tra i 10€ e i 30€, in soluzione unica, da aggiungere all’importo per l’ottenimento delle credenziali SPID.
Per approfondimento: Come attivare SPID livello 2 -
7. Come attivare SPID livello 3
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Lo SPID o “Sistema Pubblico di Identità Digitale” rappresenta il principale sistema di autenticazione dell’identità digitale certificata del nostro paese che permette di accedere in maniera veloce e sicura a tutta una serie di servizi telematici della pubblica amministrazione e/o di enti privati selezionati.
Una volta ottenuto lo SPID tramite la registrazione presso un identity provider, ovvero un gestore dell’identità digitale tra quelli autorizzati dall’AgID (Agenzia per l’Italia Digitale), il cittadino o l’impresa si trovano in possesso di semplici credenziali di accesso: in pratica, un nome utente e una password.
Normalmente, è lo SPID livello 1 a essere richiesto e permette di accedere alla maggior parte dei servizi online degli enti pubblici. Tuttavia, alcuni servizi della PA richiedono un maggiore livello di sicurezza: è in questi casi che dovresti munirti di SPID livello 2 oppure di SPID livello 3.
Lo SPID livello 3 è il sistema di autenticazione più sicuro, ma resta poco diffuso ed è impiegato soprattutto dalle aziende
Lo SPID livello 3 corrisponde al livello di garanzia maggiore ed è associato ai servizi che possono subire un danno serio in caso di utilizzo indebito dell’identità digitale. Può essere necessario in casi molto particolari, come la sottoscrizione di contratti con la PA o servizi che richiedono il trattamento di dati molto sensibili. Attualmente gli enti certificatori che mettono a disposizione il servizio per attivarlo sono Poste Italiane, Aruba, Sielte e Register.
Lo SPID livello 3 prevede un sistema di autenticazione informatica basata su certificati digitali le cui chiavi private sono custodite su dispositivi fisici sicuri in stile smart cardcome la Carta Nazionale dei Servizi (CNS) e quella della firma digitale. Prima di richiedere lo SPID livello 3 sarà comunque necessario che aver già attivato le credenziali SPID.
Per approfondimento: SPID livello 3: cos’è e come ottenerlo
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8. Come effettuare un pagamento con l'app IO
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Presentata al ForumPA 2018 dal Dipartimento per la Trasformazione Digitale in collaborazione con AgID, IO è l’applicazione nata per snellire il rapporto degli utenti - cittadini e imprese - con la pubblica amministrazione. Man mano che gli enti pubblici si aggiungono alla lunga lista di quelli aderenti al servizio, richiedere un certificato anagrafico, cambiare il domicilio o pagare una multa diventa sempre più facile, evitando le lunghe file agli uffici, e gestendo tutto tramite lo smartphone.
Per usare l’app IO, scaricabile gratuitamente su iOS e Android, occorre autenticarsi con le credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) o, in alternativa, con la Carta d’Identità Elettronica (CIE)
IO raccoglie in un unico punto di accesso i servizi delle PA italiane, sia a livello locale che nazionale: consente ai cittadini di ricevere messaggi e comunicazioni inviate dagli enti pubblici, consultare documentazioni personali grazie all’integrazione con l’anagrafe unica ANPR ed effettuare pagamenti attraverso il sistema PagoPA. Inoltre, è possibile impostare dei promemoria nel proprio calendario personale per ricevere notifiche in merito alle scadenze.
E poi, grazie all’integrazione del servizio PagoPA nell’app IO, non sarà più necessario recarsi presso gli sportelli pubblici per pagare multe, bolli e tasse
IO consente di ricevere avvisi di pagamento direttamente nella propria utenza, pagare tributi e servizi direttamente dall’app sfruttando le indicazioni presenti nei messaggi di pagamento oeffettuando la scansione del QR code sull’avviso cartaceo. A questo, si aggiunge la possibilità di tenere traccia di tutti i versamenti effettuati verso la PA grazie alla visualizzazione dello storico delle operazioni compiute. A questo proposito, l’app IO assicura il pieno rispetto del Regolamento Generale sulla protezione dei dati (GDPR).
Per approfondimento: App IO e i pagamenti verso la PA
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9. SPID con Aruba, come ottenerlo
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Lo SPID consente di disporre di credenziali uniche e riconducibili in maniera univoca alla persona o all’azienda che le possiede, con cui accedere ai servizi telematici di amministrazioni, regioni e comuni, ma anche privati. Aruba, nota società italiana che opera nei settori del web hosting, del cloud e delle pratiche online è uno dei vari identity provider accreditati dall’AgID che offre un servizio (Aruba ID)per ottenere lo SPID.
Puoi attivare lo SPID Aruba scegliendo tra diverse modalità di riconoscimento, in base alle quali cambiano i tempi di attivazione. Puoi scegliere tra firma digitale o firma remota, CIE (Carta d'Identità Elettronica) o TS-CNS (Tessera Sanitaria con Carta Nazionale dei Servizi) a patto di avere un lettore di smart card per PC compatibile, oppure tramite videochiamata con webcam.
Di solito, l’attesa è inferiore ai 30 minuti.
– possibile attivare lo SPID Aruba ID nelle vesti di cittadino, professionista o azienda e in base a questa scelta, variano i costi del servizio
Il privato cittadino può accedere al servizio solo se maggiorenne e in possesso di carta di identità o codice fiscale italiano.Il servizio di base è gratuito se si sceglie come opzione di riconoscimento: firma digitale o remota, TS-CNS o CIE. Se si opta per la videochiamata tramite webcam, il costo è di 19,90 euro + IVA.
Per liberi professionisti o ditte individuali il servizio di attivazione SPID costa 22 euro + IVA per il 1° anno e al rinnovo 30 euro + IVA all’anno: i due profili vengono associati a quello del privato cittadino. Rimane la necessità di avere la CIE o il CF italiani, stessa cosa per le opzioni di riconoscimento.
Attualmente Aruba non prevede la modalità di riconoscimento di persona. Le modalità che descriveremo più avanti sono quelle attive e utilizzabili sul sito
Aziende e organizzazioni possono attivare lo SPID scegliendo le stesse modalità di riconoscimento, ma il costo del servizio parte da una base di 35 euro + IVA all’anno. Tuttavia, ad oggi, i servizi che richiedono l'identità digitale per la persona giuridica sono molto limitati.
Per approfondimento: SPID con Aruba, come ottenerlo
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10. Come recuperare SPID
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SPID, acronimo di Sistema Pubblico di Identità Digitale, è lo strumento attraverso il quale il cittadino può accedere a servizi digitali della Pubblica Amministrazione e di alcuni privati in totale sicurezza e in maniera veloce e semplice. Consiste in un’unica credenziale che rappresenta l’identità dell’individuo: è univoco e associato in maniera imprescindibile al proprietario.
È necessario per poter effettuare delle richieste, inviare delle domande e avviare delle pratiche online. Per questo sono sempre di più i cittadini che ne richiedono l’attivazione. Per procedere alla registrazione si deve scegliere un gestore d’identità digitale (identity provider), presentare i documenti richiesti e seguire il procedimento indicato.
Al termine della registrazione, al cittadino verranno fornite le credenziali SPID con le quali accedere ai portali della Pubblica Amministrazione e di altri enti. Si tratta di dati che devono essere conservati con estrema cura. In caso di smarrimento, si può procedere ad un recupero che cambia in base all’identity provider.
I principali idendity provider in Italia sono Poste Italiane, Aruba, Tim, InfoCert, Namirial, Lepida, Register e Sielte. Ci sono anche altri gestori del servizio
Per recuperare le credenziali di Aruba SPID si può procedere da desktop o dall’app per dispositivi mobili. A seconda della credenziale dimenticata (nome utente, codice d’emergenza o password) occorrerà effettuare percorsi diversi, inserendo i dati richiesti dal provider.
Le credenziali di Poste SPID si possono recuperare dal sito ufficiale o dall’app mobile. Si può procedere ad un recupero del nome utente o reimpostare la password attraverso l’utilizzo del codice identificativo (fornito al momento della richiesta di attivazione) e del codice di sicurezza (generato al momento).
Per il recupero delle credenziali di Tim SPID e SPID Register si deve partire dai rispettivi siti ufficiali. Anche gli altri provider forniscono la possibilità di ottenere i dati smarriti, seguendo delle procedure simili, semplici e sicure.
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11. App IO, come funziona cosa si può fare
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Sulla scia di una spinta all’innovazione digitale anche per la Pubblica Amministrazione e nei rapporti tra cittadino e PA, è stata sviluppata l’App IO, un prezioso strumento che permette di risparmiare tempo e di accedere velocemente ad un gran numero di servizi pubblici.
L’obiettivo che si vuole raggiungere attraverso la diffusione e l’utilizzo dell’App IO è quello di semplificare l’accesso per i cittadini alle attività degli Enti Pubblici. I vantaggi a cui si va incontro sono diversi: un’interazione facilitata e più rapida, pagamenti più veloci, personalizzazione dei servizi e un archivio sicuro di tutte le comunicazioni tra cittadino e Pubblica Amministrazione.
I servizi di cui si può usufruire con l’App IO sono distinti in nazionali e locali e possono cambiare in base alla propria regione di provenienza. Tutti i cittadini, indistintamente, attraverso la soluzione, possono ricevere notifiche e avvisi da parte della PA per ciò che concerne le scadenze importanti. Con l’App Io si può accedere ai pagamenti pagoPA, senza dover fare lunghe file.
All’interno dell’App IO possono essere archiviati tutti i documenti più importanti e utilizzati esattamente come la loro versione cartacea. Tra questi vi sono la Carta d’identità elettronica (CIE), la Patente digitale, il Codice Fiscale e la Tessera Sanitaria
Per poter utilizzare l’App Io bisogna essere in possesso delle credenziali dell’identità digitale SPID o di una carta d’identità elettronica. Occorre scaricare l’applicazione ufficiale su un dispositivo mobile ed effettuare l’accesso con il metodo che si preferisce.
Nell’App è possibile vedere i messaggi ricevuti della PA e quelli archiviati. Nell’area portafoglio si può inserire il proprio IBAN, i metodi di pagamento e visualizzare buoni e sconti. In Servizi viene presentata la lista di quelli nazionali e locali a cui si può accedere. Infine, in profilo si possono gestire le preferenze, ciò che concerne l’accesso biometrico, il codice di sblocco e rivedere le proprie informazioni.
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12. Carta del docente, come funziona il bonus
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La Carta del Docente è un’iniziativa voluta dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, attuata con legge 107 del 13 luglio 2015, e che ha riscosso molti apprezzamenti fin dal suo esordio. Consiste in un contributo di 500 euro destinato agli insegnanti per permettergli di aggiornarsi e di svolgere al meglio il loro lavoro.
La carta del docente non può essere richiesta da tutti, ma spetta solo ai docenti di ruolo, in possesso di un contratto a tempo indeterminato, sia full time che part time. Possono altresì accedervi anche altre categorie, tra cui coloro che che stanno effettuando un periodo di prova/formazione, dichiarati non idonei per motivi di salute, in posizione di comando, di distacco, fuori ruolo e chi opera nelle scuole all’estero e nelle scuole militari.
Per poter partecipare all’iniziativa ed ottenere il contributo bisogna registrarsi sul portale ufficiale attraverso le credenziali dell’identità digitale SPID. All’interno dell’area personale sarà possibile monitorare il beneficio, le spese effettuate, la somma a propria disposizione e generare e annullare buoni per gli acquisti.
Il contributo non può essere utilizzato a propria discrezione, ma bisogna seguire delle regole e rispettare dei limiti
Con i 500 euro della Carta del docente si possono acquistare solo determinate tipologie di beni e servizi. Vi rientrano, ad esempio, corsi di formazione, corsi di laurea, biglietti e carnet d’ingresso a musei, teatri, cinema e per la partecipazione a spettacoli dal vivo, libri, cd, dvd musicali, vinili, riviste e tanto altro ancora.
Il contributo non può essere trasformato in nessun caso in denaro. Potranno essere effettuati molteplici acquisti finché non si raggiunge il tetto massimo a propria disposizione. Se l’intero importo non viene completamente consumato, quello residuo andrà ad incrementare il beneficio dell’anno scolastico successivo.
Per approfondimento: Carta del docente, come funziona il bonus
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13. Come accedere a SPID
Lo SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) nasce con l’obiettivo di semplificare l’utilizzo di molteplici servizi online. A partire da quelli della Pubblica Amministrazione, fino ad arrivare a quelli di enti privati accreditati.
Grazie allo SPID il cittadino può accedere a più portali utilizzando un’unica identità digitale. Per ottenerlo deve necessariamente rivolgersi a uno dei provider autorizzati dall’AgID (Agenzia per l’Italia Digitale).
Per imparare come accedere a SPID bisogna tenere conto sia del provider indicato, sia dei livelli di sicurezza disponibili. Le singole procedure possono variare se si sceglie lo SPID di Aruba piuttosto che quello di Poste Italiane.
Lo stesso discorso vale per i vari livelli di sicurezza spesso proposto dallo stesso fornitore d’identità digitale. SPID 1, SPID 2 e SPID 3 infatti si legano a procedure di verifica sempre più accurate.
Nello specifico SPID 1 richiede semplicemente l’utilizzo di uno username e di una password. SPID 2 aggiunge l’utilizzo di un OTP (One Time Password), che viene inviato all’utente tramite SMS o tramite app specifica. SPID 3 di solito ricorre a dispositivi fisici di verifica: uno su tutti il lettore di smart card.
Lo SPID è il Sistema Pubblico d’Identità Digitale. Presenta livelli di sicurezza e sistemi di riconoscimento diversi in base al provider scelto
Bisogna poi tenere conto anche del tipo di dispositivo con cui si effettuano la richiesta o l’accesso. In questo caso i passaggi da seguire saranno grossomodo gli stessi, ma potrebbe variare la posizione dei pulsanti o delle voci cui fare riferimento step dopo step.
L’ultimo elemento da tenere in considerazione per imparare come accedere allo SPID è il sistema di riconoscimento richiesto. Tutti i provider permettono all’utente di scegliere tra diverse modalità: dal riconoscimento di persona a quello tramite webcam.
Merita un passaggio ulteriore il riconoscimento per mezzo di Firma Digitale, Carta Nazionale dei Servizi o Carta d’Identità Elettronica. In questo caso l’utente potrebbe dover ricorrere al PIN a 8 cifre legato a questi dispositivi e a un device dotato di chip NFC.
Per approfondimento: Come accedere a SPID
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14. Come annullare lo SPID
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Lo SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) ha sicuramente semplificato l’accesso dei cittadini ai servizi della Pubblica Amministrazione. Detto questo, può comunque capitare che un utente abbia bisogno di annullarlo.
Nella maggior parte dei casi l’annullamento SPID è semplicemente figlio della volontà di cambiare provider. I fornitori abilitati dall’AgID (Agenzia per l’Italia Digitale) presentano offerte sempre nuove e può capitare che gli utenti ne vogliano approfittare.
Detto ciò è anche possibile che un cittadino voglia semplicemente annullare la propria iscrizione al Sistema Pubblico di Identità Digitale. Un diritto che deve essere garantito sempre e comunque e che è non richiede mai alcun genere di pagamento.
La procedura di annullamento dello SPID varia di provider in provider, ma i passaggi sono grosso modo simili. Di solito la prima cosa da fare è individuare la voce che cita direttamente la possibilità di cancellare la propria identità digitale.
Dopodiché si passa alla compilazione di un modulo o di un form, che andrà poi inviato all’indirizzo email indicato. Questo vale tanto per lo SPID di Infocert quanto per lo SPID di Sielte. Tanto per lo SPID Namirial quanto per lo SPID Lepida o per lo SPID Intesa San Paolo.
Per annullare l’iscrizione allo SPID bisogna seguire i vari passaggi forniti dal proprio provider: il fornitore d’identità digitale autorizzato dall’AgID
Volendo fare riferimento ad alcuni step più specifici, lo SPID di Aruba fa riferimento alla possibilità di annullamento con la voce Revoca. I suoi moduli possono venire scaricati all’interno della sezione di nome Selfcare.
Per rimuovere uno SPID con Poste Italiane bisogna innanzitutto accedere a PosteID e poi cercare la voce di nome Richiedi codice di sospensione immediata.
In tutti i casi di cui sopra l’utente potrebbe dover fornire la motivazione che lo ha spinto a fare richiesta di annullamento. Inoltre gli verrà probabilmente richiesto di confermare la propria identità.
Per questo è sempre consigliabile avere a disposizione una copia di un documento d’identità valido e in corso e del proprio Codice Fiscale o della propria Tessera Sanitaria.
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15. Come attivare SPID con la tessere sanitaria
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La Tessera Sanitaria è un documento fondamentale per il cittadino: soprattutto da quando ha incorporato e sostituito il tesserino del Codice Fiscale.
La Tessera Sanitaria permette innanzitutto di accedere alle prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale. Inoltre in certi casi svolge anche le funzioni di Carta Nazionale dei Servizi.
Un aspetto che molte persone ignorano, è che la Tessera Sanitaria permette anche di attivare lo SPID. Accedere al Sistema Pubblico d'Identità Digitale permette di usufruire di importantissimi servizi della PA (Pubblica Amministrazione).
La prima cosa da fare per ottenere lo SPID con la Tessera Sanitaria è una particolare procedura di attivazione. Il documento deve essere portato presso un’Azienda Sanitaria locale o anche presso una farmacia abilitata.
In questi luoghi è possibile attivare la Tessera Sanitaria, dotandola di un codice PIN, un codice PUK e un codice CIP. A questo punto il documento può essere utilizzato proprio come se fosse un’identità digitale.
Per attivare lo SPID con la Tessera Sanitaria bisogna scegliere il riconoscimento con Carta Nazionale dei Servizi
L’ultima operazione preliminare per richiedere lo SPID con la Tessera Sanitaria consiste nel dotarsi di un lettore di smart card. Dopodiché è possibile registrare il documento come mezzo di accesso direttamente sul sito dei Servizi al Cittadino.
Per attivare lo SPID bisogna scegliere un provider: un fornitore di identità digitale abilitato dall’AgID (Agenzia per l’Italia Digitale). Ad esempio Aruba, Poste Italiane, Infocert, Sielte o Namirial.
Per attivare lo SPID con uno di questi provider è sufficiente seguire le varie procedure presenti all’interno dei siti di riferimento. Lo step più importante riguarda la selezione delle modalità di riconoscimento.
I fornitori ne offrono diverse: ad esempio quella di persona o quella via webcam. Per ottenere lo SPID con la Tessera Sanitaria bisogna selezionare il riconoscimento con Carta Nazionale dei Servizi.
A questo punto sarà sufficiente utilizzare i dati della propria Tessera Sanitaria attivata e verificare le credenziali richieste. In questa fase potrebbe essere necessario collegare al proprio computer il lettore smartcard cui si accennava in precedenza.
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16. SPID con Tim, come ottenerlo
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TIM è uno degli identity provider accreditati dall’AgID a cui rivolgersi per ottenere lo SPID: il Sistema Pubblico di Identità Digitale per usufruire dei servizi online della PA in modo semplice e veloce. Lo SPID TIM può essere richiesto gratuitamente dai cittadini privati. Ditte individuali, liberi professionisti e persone giuridiche possono attivare TIM id Azienda aun costo di 36 euro/anno (iva esclusa).
In entrambi i casi, è possibile richiedere e ottenere SPID TIM online, in completa autonomia e senza costi aggiuntivi. Se si sceglie di effettuare il riconoscimento a distanza tramite webcam per la verifica della identità, è previsto un contributo di attivazione pari a 24,28 euro (iva inclusa) per i privati e 19,80 euro (iva esclusa) per le aziende.
TIM fornisce sia SPID livello 1 che SPID livello 2. Al momento non è stato implementato lo SPID livello 3 che richiede l’autenticazione tramite dispositivi fisici sicuri in stile smart card
È possibile richiedere SPID TIM online scegliendo una delle modalità di riconoscimento tra: Carta Nazionale Servizi (CNS) o Tessera Sanitaria con CNS (TS/CNS) e un lettore di smart card, firma qualificata, o webcam.
In alternativa, una volta inviata la richiesta online, fissare un appuntamento presso una delle sedi disponibili per il riconoscimento di persona (servizio gratuito). Un'altra opzione è ottenere TIM id presso un Punto Vendita TIM a 14,99 euro. Un operatore sarà a disposizione per l'inserimento e l'approvazione in tempo reale della richiesta.
TIM id viene normalmente attivata entro 24 ore dal completamento della richiesta online. Nel caso di identificazione "de visu", le credenziali SPID TIM vengono fornite contestualmente al termine dell'identificazione. Negli altri casi, laddove siano necessari ulteriori controlli sui dati del richiedente, lo SPID TIM verrà comunque rilasciato entro il termine massimo di 5 giorni lavorativi dalla richiesta.
Per approfondimento: Come richiedere lo SPID con TIM
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17. SPID con Namirial, come ottenerlo
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Namirial è una società specializzata in servizi fiduciari digitali e software. Inoltre è uno dei fornitori di SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) autorizzati dall’AgID (Agenzia per l’Italia Digitale).
Grazie allo SPID Namirial l’utente può accedere ai portali online della Pubblica Amministrazione e di enti privati selezionati. Ad esempio può usufruire dei servizi dell’INPS e dell’Agenzia delle Entrate. Inoltre può richiedere bonus quali Cashback e Supercashback, oltre che di accedere ad IO: l’app di stato che necessita di un’identità digitale certificata.
A tutto questo si aggiunge un altro vantaggio molto apprezzato di Namirial SPID: che è gratis. Chiaramente l’assenza totale di costi è legata alla scelta di opzioni e di piani specifici.
Per richiedere lo SPID con Namirial bisogna essere in possesso della cittadinanza italiana, del permesso di soggiorno o della residenza in Italia. Bisogna essere preparati a fornire un documento di identità italiano valido e in corso. Infine bisogna fornire il proprio Codice Fiscale, il proprio indirizzo email e il proprio numero di telefono cellulare.
L’offerta Namirial SPID si divide innanzitutto in due piani diversi: da una parte quello Personale, dall’altra quello Professionale
L’attivazione di Namirial SPID passa innanzitutto per la scelta di uno dei piani disponibili. Il primo si chiama SPID Personale e prevede, tra le altre cose, l’attivazione di una casella PEC gratuita.
Il secondo piano si chiama SPID Professionale ed aggiunge vantaggi e servizi dedicati: dalla gestione semplificata dei rapporti con la PA alla possibilità di accedere a code prioritarie.
Una volta indicato il piano non resta che scegliere il metodo di riconoscimento che si preferisce, al fine di verificare la propria identità. Lo SPID con Namirial permette di scegliere tra riconoscimento tramite Carta di Identità Elettronica o Carta Nazionale dei Servizi.
Scegliendo una di queste opzioni potrebbe essere necessario disporre di un dispositivo hardware tipo lettore smart card. Scegliendo il riconoscimento via webcam sarà sufficiente utilizzare il proprio smartphone.
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18. SPID con Poste Italiane, come ottenerlo
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Attivare lo SPID significa poter accedere a tanti servizi digitali della Pubblica Amministrazione e degli enti privati accreditati in maniera veloce e sicura. Avere le proprie credenziali SPID significa avere un’identità digitale di cui stanno usufruendo sempre più italiani e che, ormai, è largamente diffusa.
Tra i tanti provider accreditati dall’AgID (Agenzia per l’Italia Digitale) a cui ci si può rivolgere per attivare lo SPID, c’è Poste Italiane, che ha strutturato attentamente il servizio per l’ottenimento e la gestione dello SPID. Vi possono accedere tutti i cittadini maggiorenni che sono in possesso di un documento di identità valido.
Per iniziare ad ottenere il proprio SPID occorre recarsi sul sito ufficiale di Poste Italiane e individuare la sezione dedicata. È necessario selezionare uno strumento di identificazione, che può avvenire tramite SMS su cellulare certificato, tramite Carta Nazionale dei Servizi e o firma digitale. Può essere effettuata anche attraverso uno Sportello Pubblico, il Passaporto Elettronico o la Carta d'Identità Elettronica e altre modalità elencate sul sito.
Prima di iniziare la richiesta dello SPID è bene assicurarsi di avere a portata di mano il proprio Codice Fiscale, un indirizzo email, un numero di telefono cellulare e il codice di attivazione ricevuto durante la prima parte della procedura
Poste Italiane ha ideato un’apposita applicazione per dispositivi mobili dedicata al servizio, chiamata PosteID, che potrebbe rendersi necessaria durante il procedimento di richiesta dello SPID. Sarà richiesto di registrare dei contenuti video e audio per confermare la propria volontà ad ottenere l’identità digitale.
Lo SPID di Poste Italiane è estremamente sicuro. Prima di rilasciarlo, vengono controllati e verificati tutti i dati inseriti dall’utente. Con le credenziali si potrà accedere anche a tutti i servizi del Gruppo attraverso MyPoste: l’interfaccia online delle Poste Italiane.
Per approfondimento: SPID con Poste Italiane, come ottenerlo
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19. SPID con Register, come ottenerlo
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SPID significa Sistema Pubblico di Identità Digitale. Si tratta di una chiave di accesso semplice, veloce e sicura ai servizi digitali della Pubblica Amministrazione, degli enti locali e centrali e di tutte le organizzazioni private accreditate.
Per ottenere le proprie credenziali SPID è necessario rivolgersi ad uno dei gestori di identità digitale abilitati da AgID (Agenzia per l’Italia Digitale). Tra questi vi è Register, selezionato dall’ente a partire dal 2013 e che ha sviluppato accuratamente dei servizi per permettere agli utenti del web di ottenere un’identità digitale velocemente e di gestirla facilmente.
Tutte le informazioni necessarie per ottenere lo SPID con Register sono presenti sul sito ufficiale del provider. Sono stati strutturati due tipi di servizi: SPID Power e SPID Professionale. Il primo è pensato per i privati cittadini, offre la possibilità di accedere ad un’area di servizio esclusiva e assistenza dedicata tramite WhatsApp.
Register.it ha dato all’identità digitale il nome di SPIDitalia, che non va confuso con il nome dei servizi offerti: SPID Power e SPID Professionale
SPID Professionale è pensato per i professionisti e tutti gli utenti che vogliono utilizzarlo per le proprie attività di business. Oltre all’area di servizio, prevede un servizio di assistenza dedicata su tutti i prodotti SPID.
Per richiedere le credenziali per la propria identità digitale con Register occorre essere maggiorenni ed essere in possesso di un documento di identità in corso di validità o, se stranieri, con un permesso di soggiorno.
Verrà richiesto di fornire un indirizzo email, un numero di telefono cellulare, il Codice Fiscale e i dati di un documento a scelta tra Carta di Identità, Passaporto, Patente e Permesso di Soggiorno. Il riconoscimento può essere effettuato tramite Firma Digitale, Carta Nazionale dei Servizi o via webcam, prendendo un appuntamento con un operatore di Register. Infine, occorre effettuare la procedura di attivazione.
Per approfondimento: SPID con Register, come ottenerlo
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20. SPID con Sielte, come ottenerlo
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Sempre più cittadini attivano la propria Identità Digitale richiedendo, attraverso gli appositivi servizi, lo SPID, che permette di accedere ai principali portali della Pubblica Amministrazione, gestire pratiche burocratiche e fare richieste ufficiali agli enti pubblici.
Per ottenere lo SPID ci si deve rivolgere ad un Identity Provider. Tra questi, per sicurezza, semplicità e velocità, spicca la società Sielte, che mette a disposizione il servizio SielteID, elaborato con cura per soddisfare tutte le esigenze dei cittadini.
SielteID è disponibile sia per privati che per le imprese, ed è basato su tre livelli di sicurezza, che corrispondono a tre fasi di autenticazione. In quella di primo livello viene richiesto solo l’uso del nome utente e della password personale. Si arriva fino al terzo, in cui viene richiesto l’utilizzo di un device tipo smart card.
Tutte le azioni, anche quelle apparentemente più complesse, sono rese facili dall’attenta guida di Sielte
Per ottenere lo SPID con Sielte occorre recarsi sul sito ufficiale dell’Identity Provider. In seguito, selezionare la voce Registrazione e indicare che tipo di utente vuole ottenere l’identità digitale (cittadino o libero professionista). Proseguire selezionando la modalità di riconoscimento ritenuta più semplice.
Sono disponibili ben cinque modi per procedere al riconoscimento. Quelli più utilizzati sono quello attraverso Carta d’Identità Elettronica CIE 3.0 o quello di persona, che si può effettuare presso gli Sportelli Pubblici dei Comuni abilitati. Nel primo caso è necessario disporre di uno smartphone dotato di tecnologia NFC.
Vi è, poi, il riconoscimento attraverso la Firma Digitale o la Carta Nazionale dei Servizi, con il supporto di un lettore di smart card. In tutti casi l’utente non deve effettuare nessun pagamento per ottenere le credenziali SPID. Il versamento di una somma di denaro è previsto esclusivamente per il riconoscimento tramite webcam, che può essere eseguito prenotando un appuntamento sul sito di Sielte.
Per approfondimento: SPID con Sielte, come ottenerlo
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21. Identità Digitale, cos’è
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L’Identità Digitale è ormai una realtà che fa parte della vita di sempre più persone in Italia e nel mondo. Si intendono tutte quelle risorse, credenziali, dati e informazioni verificate che vengono associate in maniera univoca ad una persona fisica.
Attraverso l’Identità Digitale l’individuo può accedere a numerosi servizi erogati dalla Pubblica Amministrazione e non solo, senza doversi recare negli uffici proposti, ma eseguendo le pratiche richieste attraverso i propri dispositivi digitali supportati da una connessione ad Internet.
In Italia ci sono due sistemi per accedere all’Identità Digitale. Il primo è SPID, Sistema Pubblico di Identità Digitale, che è composto da una coppia di credenziali, username e password, da utilizzare per accedere ai servizi pubblici e a quelli erogati da enti privati.
L’Identità Digitale con SPID può essere attivata gratuitamente o a pagamento, a seconda dell’identity provider prescelto
L’altro sistema per ottenere l’Identità Digitale è avere una Carta di Identità Elettronica (CIE), un documento di riconoscimento personale, al pari della tradizionale versione cartacea, che permette di accertare l’identità del proprietario. Possiede un microchip, all’interno del quale sono presenti tutte le informazioni sull’individuo.
Per ottenere delle credenziali SPID ci si deve rivolgere ad uno dei gestori dell’Identità Digitale autorizzati dall’Agenzia per l’Italia digitale (AgID) e seguire le procedure indicate e, se previsti, effettuare i pagamenti richiesti. Generalmente, la registrazione richiede circa tre passaggi in cui vengono indicati
La Carta d’Identità Elettronica (CIE) deve essere richiesta al proprio comune di residenza a partire da 180 giorni prima della scadenza del proprio documento di riconoscimento o in seguito a furto, smarrimento o deterioramento. Il rilascio può essere effettuato anche all’estero se si è cittadini iscritti all’AIRE (Anagrafe dei Residenti Italiani all’Estero).
Per approfondimento: Identità Digitale, cos’è
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22. 18app, cos'è come si ottiene cosa si può fare
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I neo-maggiorenni, per un’iniziativa del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e della Presidenza del Consiglio dei Ministri, possono richiedere il Bonus Cultura, uno speciale contribuito di 500 euro da sfruttare per fare esperienze stimolanti, imparare cose nuove e partecipare ad eventi culturali che si svolgono in tutto il Paese.
Per utilizzare il Bonus Cultura, occorre fare richiesta attraverso il portale appositamente realizzato. È necessario registrarsi al sito www.18app.italia.it o scaricare 18app, l’applicazione mobile semplice da utilizzare.
Il download dell’applicazione è effettuabile solo tramite il sito ufficiale dell’iniziativa: non è presente su Play Store e su App Store. La registrazione può essere effettuata in maniera rapida se si è in possesso di una Carta di identità elettronica o delle credenziali SPID.
Attraverso l’applicazione, il beneficiario può usufruire del contributo di 500 euro, monitorare le spese, emettere ed annullare i buoni per l’acquisto di beni e servizi.
Il beneficio messo a disposizione dei neo-maggiorenni non può essere speso a propria totale discrezione, ma ci sono dei limiti e delle regole da rispettare. Si possono acquistare solo determinate categorie di prodotti, che afferiscono all’ambito culturale. Vi rientrano, tra le altre cose, biglietti per spettacoli dal vico, cinema, teatri, libri, cd, dvd musicali, vinili, abbonamento a Spotify.
Non si possono comprare due o più beni uguali, come, ad esempio, più biglietti per lo stesso concerto. Il beneficio può essere speso facendo più acquisti o comprando un solo prodotto/servizio. Se si supera il limite di 500 euro, sarà necessario coprire la differenza attraverso i metodi di pagamento accettati dal negozio scelto.
Gli acquisti possono essere fatti online o negli store fisici, presso tutti quegli esercenti che hanno aderito all’iniziativa. Il contributo non può in nessun caso essere trasformato in denaro e deve essere richiesto e speso entro le date indicate dal bando.
Per approfondimento: 18app, cos'è come si ottiene cosa si può fare